Mi
chiamo Loris Francoletti, ed ho avuto la fortuna di passare un po' di tempo
con Max Gazzè e la sua band prima di
un concerto quest'estate in Ancona. Volevo
regalargli un po' di foto fatte un mese prima
a Senigallia (al Mamamia)
e grazie al tour manager ho avuto l'accesso al camerino prima dello spettacolo.
Entrato nel camerino ho subito notato... tre ragazze del video "l'uomo
più furbo del mondo" in costume e tacchi vertiginosi; una massaggiava
le spalle del bassista-cantante, un'altra gli leggeva delle poesie di Pessoa
mentre la terza preparava una spremuta. Ho poi notato una bellissima mulatta
che stava pulendo ed accordando le chitarre di Giorgio
e Cristiano nel retropalco.
Mi ha colpito
molto l'atmosfera rilassata, nessuno con gli strumenti in mano a fare esercizi
per scaldarsi i muscoli e le dita. Tranquillamente i membri della band
parlavano di com'era l'acustica, di dove sarebbero andati in vacanza.
Suonando anch'io
la chitarra incomincio a parlare con Giorgio delle sue chitarre e della
strumentazione che usa, allora mi porta sul palco e mi mostra il tutto.
Un po' d'invidia quando mi ha detto "l'annata" della sua Stratocaster.
Intravedo dei tatuaggi uscire dalla maglietta di Cristiano e gli chiedo
di farmeli vedere e guarda caso anch'io porto un po' d'inchiostro sulla
pelle e così iniziamo a parlare dei vari stili, di idee per i prossimi
tattoo...
Il concerto
tardava ad iniziare perché i proprietari avevano deciso di far suonare
alla fine di una partita degli europei (e pensare che l'Italia neanche
giocava). Il pubblico delle prime file ignaro dell'importanza della partita
teletrasmessa ogni tanto rumoreggiava al mitico urlo "Fuori!! Fuori!!"
Finalmente
il concerto e qui non vi racconto niente perché se avete visto un
concerto di Max Gazzè sapete l'atmosfera che si crea. Se non siete
mai stati ad un concerto del nostro spero che lo farete quando si esibirà
dalle vostre parti.
Dopo il concerto
in camerino si parla della serata, di come sono venuti i pezzi, gli stacchi,
di come era il pubblico, si beve e si mangia frutta e stuzzichini. Il batterista
ed il tecnico del suono subito con le cuffie per riascoltare alcuni momenti
dello spettacolo. Gli altri più rilassati. Fuori dalla porta delle
ragazze con il biglietto del concerto o la copertina di uno dei CD pronte
per conquistare un autografo.
Dopo un'oretta
nel locale sono rimaste poche persone e Max esce tranquillo dal camerino,
si concede per foto ed autografi, la gente gli fa i complimenti per le
canzoni e il concerto, io saluto tutti e torno a casa... |
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Ho rivisto
Max e la sua band dopo circa un mese, per il concerto
di Macerata, nell'Arena
Sferisterio (un tempio della lirica), il 27 agosto. Pur avendo studiato
per anni a Macerata io (come molti miei coetanei) non c'ero mai entrato,
perché la musica lirica non mi piace. Ho potuto assistere anche
al souncheck del pomeriggio, quasi al tramonto, in quella incredibile cornice,
ed è stata proprio una bella esperienza. Per finire... mi sono rimasti
impressi gli "addetti" dello Sferisterio in completo nero, camicia bianca
e cravatta... e pensare che è solo rock'n'roll (but I like it).
Loris F.
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