Il pezzo esce in singolo, accompagnato da un altro brano del prossimo album.
Il video è, ancora una volta, molto originale: Max, ripreso solo
alla luce debole ed intermittente di alcuni fiammiferi, accesi uno dopo
l'altro, canta la canzone, invecchiando sempre più ad ogni "intervallo
di oscurità". (il trucco è opera dello stesso truccatore
che trasforma Sabina Guzzanti in D'Alema)
L'album esce il 13 marzo. Annunciato inizialmente dalla Virgin con il
titolo di "Poeta minore", brano d'apertura,
doveva intitolarsi, nelle intenzioni di Max, "Gadzilla",
con il gioco di parole motivato dalla presenza in copertina del primo piano
del muso di un cammello con la bocca storta in modo grottesco. Su pressioni
della casa discografica il titolo viene infine omesso: dunque "Max
Gazzè": album omonimo.
Undici nuovi brani più una 'ghost track'
strumentale, derivata apparentemente da "Raduni Ovali", con qualche reminiscenza
gabrieliana. Ad un primo ascolto l'album appare più omogeneo del
precedente, soprattutto a livello di suoni, meno ardito nelle soluzioni.
In effetti ad un ascolto più attento emergono elementi più
coraggiosi, soprattutto nella seconda parte dell'album. I testi sono splendidi
come sempre, le melodie varie e originali. L' album è prodotto da
Max insieme al fido chitarrista Giorgio Baldi, che a volte dà anche
un prezioso contributo compositivo. Max si accolla anche le parti di tastiera;
direttamente dalla nuova band troviamo Micalizzi e Ferrari rispettivamente
alla batteria e al pianoforte. Ma compaiono anche il grande batterista
Lele
Melotti, gli archi abilmente arrangiati dal Maestro
Vesicchio, una collaborazione con Ginevra
Di Marco e Francesco Magnelli dei CSI.
Le liriche sono quasi tutte firmate dai due fratelli Gazzè;
uniche eccezioni una collaborazione con Antonella
Ponziani ("L' uomo più furbo del mondo")
ed una poesia di Mallarmé, poeta prediletto
da Max (insieme a Montale, Zanzotto, Verlaine) da lui musicata.("Elemosina").
L' album ottiene immediatamente un buon successo, stazionando a lungo
nelle zone alte della classifica.
Ai primi di aprile Max e la band si ritrovano per le prove del nuovo
tour al "Locale", in presenza di amici e fans...
Poi l'appuntamento imperdibile del concerto del I° Maggio, al quale
propone, tra l'altro, un pezzo dei Police:
"Driven to tears".
Infine, al preceduto dal debutto al "Lottolive",
live in studio per RadioDue.
Il secondo singolo ad essere estratto è "L'uomo
più furbo del mondo", accompagnato da un video esilarante,
con Max naufrago che viene raccolto da uno Yacht di belle ragazze pronte
a prendersi cura di lui.
Il "Gadzilla Tour" inizia di fatto a giugno,
con una novità nell'organico: Francesco De Nigris lascia il posto
al nuovo chitarrista Cristiano Grillo (già
nei "Tiromancino" e amico e collaboratore
di Daniele Silvestri).
Sotto: L'Aquila - (da sin.
a ds.) Clemente Ferrari, Cristiano Grillo, Max Gazzè, Giorgio Baldi,
Cristiano Micalizzi a inizio Tour
Il Tour è lunghissimo e si articola in oltre cinquanta date attraverso
tutta l'estate. La scaletta tipica prevede ancora "Quel che fa paura" e
"Il bagliore.." dal primo album, tutti gli 'hit' del precedente più
la sempre splendida "Autoironia" e una buona
metà del nuovo album: oltre ai due singoli anche "Poeta
minore", "Sul cilegio esterno", "La
tua realtà", "Se piove", la
toccante ed autobiografica "Preferisco così".
A settembre un nuovo cambiamento: Cristiano Micalizzi è sostituito
da Piero Monterisi (nella foto sotto insieme
a Gazzè, Baldi, Grillo e a destra il fonico (nonché produttore
degli "Otto Ohm") Fabrizio
Bacherini)
Il tour si chiude infine il 30 settembre a Roma, come serata conclusiva
della manifestazione culturale "Enzimi".Ginevra
Di Marco apre con un pugno di brani tra cui "Neretva",
cantato in coppia con Max, come già era accaduto al Lottolive.
Il concerto di Max sembra una riunione di vecchi amici che prelude,
presumibilmente, ad un periodo di meritato riposo. |