CAMPO-SCUOLA 2007

MONTEGIORGIO

24-31 AGOSTO

 

Il campo-scuola è stato organizzato secondo la seguente giornata tipo:

ore 08:30  Sveglia

ore 09:00  Colazione

ore 10:00  Lodi e spiegazione attività

ore 10:30  Inizio attività del mattino

ore 13:00  Pranzo

ore 14:00  Turni di pulizia

ore 16:00  Attività del pomeriggio

ore 19:00  Santa messa

ore 20:30  Cena

ore 22:00  Attività serale

 

 

I giorni trascorsi insieme ai giovani bulgari hanno visto alternarsi giornate di campo-scuola ad altri momenti di condivisione.

Ecco il programma giorno per giorno:

24/08 Venerdì        Arrivo e cena insieme

25/08 Sabato         Prima giornata di campo sul tema "L'essere cristiani nella propria terra"

26/08 Domenica   Messa con la comunità di Montegiorgio e pomeriggio di festa insieme

27/08 Lunedì        Seconda giornata di campo sul tema"L'essenziale è invisibile agli occhi"

28/08 Martedì       Uscita a Roma e San Gabriele

29/08 Mercoledì   Terza giornata di campo sul tema "Sogno-progetto-impegno"

30/08 Giovedì       Attività con i giovani ospiti a Montegiorgio e giochi a Torresanpatrizio

31/08 Venerdì       Incontro diocesano con il vescovo a Fermo in preparazione all'Agorà

01/09 Sabato        Veglia con Papa Benedetto XVI a Montorso

02/09 Domenica   Messa a Montorso

 

Ogni giornata è stata organizzata e sviluppata dai giovani di Fermo. I diversi temi sono stati affrontati suddividendo l'attività in due parti: la prima consiste in una attività specifica scelta al fine di provocare e stimolare alla riflessione sul tema proposto; dopo un momento di condivisione su quanto provato durante l'attività, la seconda parte prevede una breve catechesi (se così la si vuole chiamare) con la quale veniva approfondito il significato del tema della giornata, spiegando a posteriori l'attività del mattino e sottolineandone gli obiettivi.

Questa modo di organizzare la giornata è stato una scelta fondamentale di impostazione del campo-scuola. Infatti, i temi delle giornate, non vogliono essere argomenti trattati al fine di insegnare; piuttosto, lo scopo del campo è quello di condividere esperienze e crescere insieme nella fede. Da qui la scelta di non introdurre il tema della giornata con una vera e propria catechesi, altresì la giornata veniva introdotta da una attività provocatoria, che avrebbe dovuto suscitare sentimenti e pensieri sinceri in quanto inconsapevoli del motivo per cui si sta facendo l'attività proposta. Solo successivamente, durante il momento di riflessione, la spiegazione dell'attività innescava la condivisione sincera della propria esperienza personale. Così, a conclusione della giorno, la catechesi sul tema della giornata vuole solo essere un momento per fissare le idee e per tirare le somme di quanto sperimentato durante la giornata, piuttosto che un monologo attraverso il quale imporre il proprio pensiero e influenzare quello degli altri.

 

Di seguito lo schema delle giornate del campo.

 

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PRIMA GIORNATA

 

L'essere cristiani in Italia e in Bulgaria

 

OBIETTIVI:

- capire la bellezza, le difficoltà dell’essere cristiano nella propria terra

- capire che nonostante le molte differenze siamo uniti da un'unica fede

- essere testimoni della propria fede nella propria terra

 

CERCHIO DEL MATTINO

- preghiera sul libretto del campo

 

ATTIVITÀ DEL MATTINO (divisi per gruppi)

 

- carta d'identità

in un momento di deserto personale i ragazzi compilano una carta d'identità, non solo con nome e cognome, ma rispondendo a domande personali e di riflessione su come ci si sente cristiani nella propria terra (elenco dati della carta d'identità disponibile cliccando qui)

 

- momento di confronto

dopo la compilazione personale della carta d'identità, ha luogo un momento di confronto nel proprio gruppo che si conclude con la realizzazione di un cartellone nel quale riassumere, in cinque punti generali, quanto emerso dalla discussione: vantaggi, differenze, difficoltà, bellezze e paure; seguirà la presentazione di ciascun cartellone agli altri gruppi.

 

ATTIVITÀ DEL POMERIGGIO

 

- culture a confronto

l’attività proposta mira a far rappresentare tramite cartelloni, mimi, scenette, canti ect. alcuni aspetti differenti tra la cultura italiana e bulgara, alcuni seri come la programmazione degli educatori, come si trascorre il Natale, le differenze culinarie..., altri più divertenti come le frasi fatte, le canzoni tipiche, i differenti approcci amorosi, le scuse inventate quando non si ha studiato.

 

CELEBRAZIONE

- omelia: breve catechesi fatta dai giovani italiani per riassumere cioè che è emerso dalle attività della giornata  (disponibile cliccando qui)

- segno: ogni ragazzo sarà chiamato a legare un pezzetto di spago fino a formare un'unica rete

 

DOPO CENA

- caccia al tesoro

 

PREGHIERA SERALE

- preghiera sul libretto del campo

 

 

MATERIALE PER LA GIORNATA

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ATTIVITA' DEL MATTINO - Dati della carta d'identità

 

- Mi sento chiamato a vivere il mio essere cristiano nella mia realtà?

- Quali sono le difficoltà che incontro ogni giorno nel mio essere cristiano?

- Mi pesa essere cristiano nella mia terra?

- Penso mai che sarebbe più facile essere cristiani in un'altra parte del mondo? Quali differenze ci sarebbero?

- La mi missione è...

- Nome e Cognome

 

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ATTIVITA' DEL POMERIGGIO - Catechesi su "L'essere cristiani nella propria terra"

 

Durante questa giornata abbiamo voluto riflettere sulle differenze che ci sono tra di noi e sugli aspetti che invece ci accomunano..la domanda iniziale nasce dunque naturale…ma Dio ci vuole diversi?!e perché?!le risposte alle nostre domande ovviamente ,come cristiani, le troviamo nella Bibbia ed è questo lo strumento che vogliamo usare. Il primo episodio biblico che mi viene in mente è quello della torre di Babele (Gen 11,1-9) in cui è Dio stesso che crea la diversità ma una diversità che ovviamente non è fatta per dividere ma piuttosto per evitare che l’uomo confonda l’unione (in fondo erano tutti un unico popolo, dice la scrittura) con l’omogeneità…il conformismo diremmo oggi…di fronte a questo gesto del Signore la risposta naturale dell’uomo è la diffidenza, la paura…sentimenti che oggi proviamo sempre di fronte al diverso…che poi è diverso solo rispetto a noi. L’anti-Babele è la Chiesa, nel senso che sotto diverse lingue, dietro diverse culture con abiti e modi di fare diversi siamo tutti fratelli-cristiani…siamo tutti fedeli allo stesso DIO. Molte volte , colpiti forse dal nostro provincialismo e dal pensare che la realtà si possa riassumere solo in quello che noi vediamo ci siamo e mi sono costruito una Chiesa fatta solo di quel poco che vedevo in parrocchia. Poi Dio mi ha fatto il dono di conoscere voi, con tutto ciò che questo può voler dire, di vivere un’ esperienza in Libano, di parlare con gente che è stata in Africa ed è così che ho aperto un po’ gli occhi..vedendo quanto grande e differenziata al suo interno sia la famiglia di cui facciamo parte ( a partire dai riti eucaristici) ma quanto ognuna sia una componente essenziale, unica e che può portare un’esperienza fondamentale per la vita della Chiesa tutta. Ecco allora che è illuminante il passo degli At 2,1-3 che descrive la Pentecoste. Dio stesso invia lo Spirito Santo sugli apostoli ed essi dopo questo evento iniziano ad annunciare il Vangelo in lingue diverse…segno concreto appunto di quello che si diceva prima: il Vangelo non omologa ma armonizza le diversità ed ognuno facendo tesoro delle proprie caratteristiche può e deve annunciare la Buona Novella.

Vi è mai capitato di pensare,alla luce del fatto che Dio ci ha creato “diversi”, che Dio vi abbia voluto cristiani Cattolici in terra bulgara?!perchè proprio voi?!non era scontato, potevate anche nascere qui a montegiorgio… e lo stesso vale per noi italiani…io non ho mai pensato che c’entrasse il caso..piuttosto c’ho visto sempre una chiamata ad essere cristiani nella propria terra, nella propria città, nella propria parrocchia…una sorta di missione più o meno lunga, diversa per ognuno perché diverso ed unico è il luogo dove Dio ti ha chiamato a vivere. Ebbene noi abbiamo un nostro grande compito da svolgere nella nostra terra senza tante volte cadere nei facili commenti tipo “ma lì è meglio”,”in quella parrocchia o in quel paese va tutto bene invece qui no”…Gesù ti incontra, sconvolge e cambia la tua vita se tu glielo permetti e poi fa come con Zaccheo (in Lc 19,1-10) quando dopo aver chiamato Zaccheo ed essere andato a pranzo da lui gli dice “oggi la salvezza è entrata in questa casa” e lì attraverso la conversione di Zaccheo deve portare frutti. Oppure in Lc 8,26-38 quando Gesù all’indemoniato che ha appena liberato e che chiede di rimanere con Lui gli dice “torna a casa tua e racconta quello che Dio ti ha fatto”. Questo non vuol dire che Dio non possa chiamarti ad uscire dalla tua terra (non si pongono limiti al disegno che Dio ha su di noi) né che non possiamo vivere quelle esperienze che solo da giovani si fanno (come può essere il viaggio )ovvio che questa Parola va vista e vissuta alla luce della realtà di oggi, degli eventi che ci circondano e delle motivazioni, a volte effimere purtroppo, che spingono realmente tanti giovani a vagare senza meta. Nel Vangelo si trovano due episodi fondamentali a riguardo, il primo (Lc 10,1-20) vede Gesù che invia 72 discepoli ad annunciare il Vangelo nel mondo e dopo che questa missione è stata compiuta (versetto 17) essi tornano per raccontare tutto a Gesù..ecco il ritorno come tappa fondamentale nella missione del cristiano. Anche negli At 13,1-3 viene presentata una piccola comunità, quella di Antiochia, comunque molto fedele al Signore in cui lo Spirito scende e anche qui chiama tre uomini a partire..anche qui Dio chiama ad uscire dalla propria terra ma alla conclusione del loro viaggio (At 14,19-28) essi tornano nelle loro comunità per far fruttare lì i doni ricevuti durante il viaggio intrapreso(versetto 27). Alla luce di questa parola noi come viviamo la nostra vita?!i nostri spostamenti?!cosa ricerchiamo nel partire?!

Sicuramente abbiamo visto che la diversità che incontriamo nella nostra vita sotto tante forme non è nemica del cristiano…anzi Dio stesso l’ha voluta..il rapporto con chi è diverso da noi deve però essere per noi motivo di crescita, di fortificazione nella fede…anzi bisogna ricercare il confronto con il diverso perché specialmente qui in Italia si tende molto a rimanere chiusi nelle proprie stanze,i locali parrocchiali senza riuscire a confrontare la propria fede con il mondo che ci circonda, cosa che invece potrebbe realmente farci capire quanto la nostra fede sia vera e matura.(in fondo nelle nostre terre ci sentiamo forse un po’ tutti “diversi” rispetto agli altri giovani proprio perché credenti)

Sicuramente la diversità che Dio ha creato deve essere sfruttata tanto rimaniamo comunque fratelli nel Signore..ma non ci lasciamo appiattire dal mondo d’oggi che tende invece a creare un tutt’uno anche nella religione….perchè come ogni membra è indispensabile alla vita del corpo così ogni cultura e ogni aspetto che vive nella Chiesa va difeso…so che per voi è più difficile perché la realtà bulgara ha molte più difficoltà (sia come Chiesa cattolica, che a livello di vita, lavoro) però come giovani italiani vi chiediamo di far sentire forte la voce della Bulgaria all’interno della Chiesa basando la vostra vita e le vostre azioni sul Vangelo.

Vorrei concludere con una parola di esortazione, di incoraggiamento come fa San Pietro nella sua prima lettera rivolgendosi ad alcune piccole comunità…e noi tutti ,sia italiani che bulgari possiamo sperimentare le difficoltà e la stanchezza che a volte si prova nel vivere la fede in piccole realtà…ebbene sono bellissime le parole con cui Pietro rincuora i fratelli e li esorta a gustare la bellezza della grazia che abbiamo ricevuto in quanto cristiani….ovunque il Signore abbia deciso di farci nascere.(1 Pt 1,3-9/13-23)

 

 

 

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SECONDA GIORNATA

 

L'essenziale è invisibile agli occhi

 

OBIETTIVI:

- scoprire che ogni uomo ha qualità e caratteristiche uniche e indispensabili per gli altri

- riconoscere le difficoltà e i propri limiti

- riscoprire i veri valori

 

CERCHIO DEL MATTINO

- preghiera sul libretto del campo

 

ATTIVITÀ DEL MATTINO (divisi per gruppi)

 

- caccia al “TUO” tesoro

ad gruppo è chiamato ad affrontare un percorso di quattro tappe; ciascuna ha lo scopo di far scoprire alcuni valori, ma anche le difficoltà che si possono incontrare nel raggiungerli (elenco delle tappe disponibile cliccando qui). Alla termine di ogni tappa, i ragazzi di ciascun gruppo rifletteranno su quanto fatto e scriveranno gli aspetti negativi (cioè le difficoltà provate) e gli aspetti positivi (cioè i valori vissuti)

 

- momento di confronto

al termine delle quattro tappe, i componenti del gruppo si confrontano ripercorrendo le esperienze appena vissute cercando di riassumere tutti i valori vissuti; questi, riportati in un cartellone, costituiranno il tesoro che ciascun gruppo ha trovato.

 

ATTIVITÀ DEL POMERIGGIO

 

- breve catechesi sul tema della giornata  (disponibile cliccando qui)

 

- condivisione insieme

in questo momento ogni gruppo condividerà i valori che ha sperimentato con l'attività del mattino e da questo si avvia una discussione.

 

CELEBRAZIONE

- segno: i gruppi mettono insieme i fogli, consegnati al mattino, in cui è scritta una parte delle parole di una canzone; insieme, i fogli completeranno il puzzle del testo completo della canzone.

 

PREGHIERA SERALE

- preghiera sul libretto del campo

 

 

MATERIALE PER LA GIORNATA

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ATTIVITA' DEL MATTINO - Tappe dell'attività

 

- Tappa 1: percorso bendato. Scopo: far capire il valore della fiducia, dell’ascolto dell’altro. Difficoltà: paura di fidarsi.

- Tappa 2: mimo. Ogni gruppo dovrà mettere in atto una rappresentazione su un tema dato usando il linguaggio del corpo senza la parola. Valori: collaborazione, adattamento. Difficoltà: il proprio egocentrismo, il voler prevaricare qualcun altro, il non sapersi adeguare.

- Tappa 3: disegno. Ciascun componente del gruppo deve fare un disegno che rappresenti come lui/lei si dona agli altri. Valori: conoscere se stessi. Difficoltà: paura di essere giudicati, paura di guardarsi dentro.

- Tappa 4: fazzoletto figurato. Valori: partecipazione, collaborazione, voglia di vincere ma in maniera corretta. Difficoltà: alcuni potrebbero mettersi più in vista, altri non essere partecipi.

 

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ATTIVITA' DEL POMERIGGIO - Catechesi su "L'essenziale è invisibile agli occhi"

 

xxx

 

 

 

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TERZA GIORNATA

 

Sogno-Progetto-Impegno

 

OBIETTIVI:

- ognuno scopre di avere un piano nella sua vita che intende realizzare

- il raggiungimento di un determinato obiettivo presuppone di impegnarsi e perseverare, in quanto il successo gratuito non esiste

- tutti gli impegni visti e vissuti nella fede hanno grande valore e portano frutti

 

CERCHIO DEL MATTINO

- canto

- salmo 100

- lettura breve: Pr 16, 1-3

- orazione e benedizione

- canto

 

ATTIVITÀ DEL MATTINO (divisi per gruppi)

 

- la pista dei sogni

i ragazzi fanno un elenco dei loro sogni e nel corso della mattinata ne scarteranno pochi alla volta in quattro tappe, alla luce dei brani di vangelo proposti, facendo scontrare i sogni in contrasto tra loro e portando avanti quelli veri (foglio per la riflessione disponibile cliccando qui)

 

- breve riflessione di gruppo sulla bellezza connessa alla verità

dall'attività dovrebbe risultare un solo sogno che ha prevalso sugli altri sogni; questo perché la selezione alla luce del vangelo ha portato a galla il sogno più bello, bello in quanto vero, sincero, che viene dal cuore.

 

ATTIVITÀ DEL POMERIGGIO

 

- breve catechesi sul tema della giornata  (disponibile cliccando qui)

tutti insieme. Poi ci si divide nei gruppi e ogni gruppo individua due sottogruppi:

 1- rappresentazione/espressione con le arti (parola, musica, corpo = poesia, balletti, scenette, etc...) di un sogno particolare scelto dal gruppo o di un concetto venuto fuori durante l'attività del mattino

 2- riassunto scritto (10-15 righe) del pensiero del gruppo espresso nei momenti di riflessione e condivisione dell'attività del mattino

 

CELEBRAZIONE

- canto

- introduzione

- lettura dei riassunti dei gruppi

- salmo 126

- canto: alleluia

- vangelo: Lc 19, 1-10

- omelia (riflessione del sacerdote che rivela l'unica verità dedotta dal vangelo in confronto con il pensiero dei giovani esposto nei riassunti)

- segno: ognuno scrive un proprio sogno-impegno su un foglietto e lo porta all'altare (canto di sottofondo)

- padre nostro

- benedizione

- canto finale

 

DOPO CENA

- rappresentazioni delle attività del pomeriggio

 

PREGHIERA SERALE

- canto

- preghiere normali o compieta

- segno: in mezzo al cerchio della preghiera vengono bruciati i foglietti contenenti i sogni-impegno scritti durante la celebrazione come preghiera personale di impegno che viene offerta al Signore (canto di sottofondo)

- orazione e benedizione

- canto finale

 

 

MATERIALE PER LA GIORNATA

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ATTIVITA' DEL MATTINO - Foglio per la riflessione personale

 

Sale e lievito (Mt 5, 13-16)

Gesù ci educa nella fede e mette in noi tutta la sua fiducia. Le Sue parole ci preparano ad affrontare le prove della vita. Sta a noi impegnarci per essere sale e luce del mondo. Spendersi e "consumarsi" per fare la Sua volontà

 

Discussione sul più grande (Mc 9, 33-37)

I discepoli non si rendono conto che la loro domanda non è un progetto di vita. L'ambizione e l'orgoglio offusca le loro menti e li rende incapaci di sognare. Gesù prende un bambino come esempio di purezza e semplicità perché crescendo si dimenticano certi valori che però fanno parte di ogni essere umano.

 

Domanda della madre dei figli di Zebedeo (Mc 10, 35-45)

Gesù ascolta il desiderio che una madre ha per i suoi figli. In questo caso si tratta della madre di Giacomo e Giovanni. Lei ha ben chiaro il progetto che ha esposto. Non ha compreso le parole di Gesù, cioè che i nostri progetti terreni non si sposano con il progetto di Dio.

 

Il giovane ricco (Mt 19, 16-22)

Il giovane si affida a Gesù per la risposta alla sua domanda di vita piena e bella. Solo poi non riesce ad andare fino in fondo.

 

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ATTIVITA' DEL POMERIGGIO - Catechesi su "Sogno-progetto-impegno"

 

Questa mattina abbiamo parlato dei nostri sogni andando alla ricerca del sogno più vero ed è proprio questo che il Siracide ci invita a fare.

 

Lettura Sir 34, 1-2.6-8

 

La lettura di questi versetti ci può aiutare a riflettere su quale sia il sogno più vero per evitare di inseguire speranze vane e cadere facilmente in errore. “I falsi sogni danno le ali agli stolti”; questo non significa che non dobbiamo sognare, anzi il Signore ci invita a sognare alto, a volare come le aquile e non a razzolare come le galline.

Nella vita ognuno di noi ha molti sogni e, come abbiamo visto questa mattina, è difficile portarli avanti tutti insieme, perciò è necessaria una scelta. Questo significa volare come le aquile, cioè spendersi al massimo per ciò che abbia un senso profondo, un valore tale per cui valga la pena costruirci un progetto di vita concreto.

Non scegliere, lasciarsi travolgere da più sogni contemporaneamente, porta soltanto a razzolare come le galline, a correre dietro alle illusioni.

Dal SI della scelta nasce subito un altro SI: quello dell’impegno nel realizzare il progetto di cui diventiamo responsabili in prima persona. Il successo gratuito non esiste! Il successo si fonda sulla volontà: volontà di intraprendere, applicarsi e perseverare senza arrendersi di fronte alle tante difficoltà (al contrario del giovane ricco che di fronte alla proposta di Gesù si arrende e se ne va triste).

Ma il valore dell’impegno non sta nel semplice fare pratica, quanto nella disponibilità e nella quantità di amore che si mette nell’impegno.

L’unico Uomo che ha veramente tanto amato e si è impegnato fino in fondo è stato Gesù che, nel realizzare il progetto del Padre, è stato come il sale e il lievito, consumandosi e spendendosi per fare la sua volontà.

Il sogno più alto è quello illuminato dalla fede, infiammato dall’amore e che si sposa con il piano che il Padre ha per ognuno di noi.

Tre, dunque, sono le parole chiave di questa giornata:

SOGNO – PROGETTO – IMPEGNO!!!

Queste parole non sono scollegate ed hanno questa sequenza per un motivo preciso: l’uomo per sua natura è portato a sognare, a fantasticare su progetti e idee. Un primo SI trasforma il sogno in progetto; ci si propone cioè di attuare concretamente il sogno. Questo comporta un altro SI, quello della responsabilità e dell’impegno affinché si possa raggiungere un obbiettivo.

 

 

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