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Lia è la quarta figlia di Bastianazzo e della
Longa. Inizialmente nella descrizione del
primo capitolo, il narratore non esprime
giudizi su di lei, definendola né carne né
pesce, cioè ancora troppo piccola. Lia cresce
velocemente e presto inizia a prendere
coscienza del suo stato di ragazza povera
ma, essendo bella, si compiace di essere
corteggiata. Ha un carattere debole ed è
questo una caratteristica inaccettabile per
una Malavoglia: la sua debolezza si mostra
nell’incapacità di ubbidire in silenzio.
Successivamente abbandona la casa e cade
nel mondo del malcostume cittadino. Infine è
vista per l’ultima volta da Alfio Mosca davanti
ad una casa che non nomina neanche.
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