Dov'è
andato
a
nascondersi
il
sole,
in
questo tardo
meriggio
autunnale?
Su
che ramo
saltella
felice
il
passero
amico
vivace di casa?
Sono
rigati di gocce di pioggia
i
vetri già chiusi
sulla
bruma già scura
del
cielo imbronciato.
Guardo
nel vuoto
a
cercare qualcosa
che
non posso trovare:
dov'è
finita oramai
la
luce dorata
delle
chiare
giornate
solari?
Sulla
cima del ramo
più
alto io cerco
un
bocciolo rosa.
Non
illuderti ancora:
mai
più ci saranno
nell'anno
che muore
né
boccioli rosa, né boccioli gialli.
E'
morta la bella
stagione
dai mille colori diversi.
Come
da sempre è avvenuto
di
nuovo tornerà
primavera.
Me
vedranno
il
sole e la luna
vagare
irrequieto
e pensoso
nelle
viuzze deserte,
mi
vedranno spiare,
nel
vecchio cortile del Frà,
le
ombre beate del babbo felice
e
della cara mammina.
Amica,
non senti
la
voce che chiama?
"Mario,
corri che è l'ora:
la
minestra
si
fredda nel piatto.
Vieni,
figliolo!"
O
mamma,
non
dovevi morire.