Ritagli di giornale...

Repubblica 3/11/99
Piano europeo contro l'ecstasy killer 
Controlli in mezza Italia: 5 arresti. I vescovi: "Chiese aperte di notte" 
Le misure annunciate dal ministro Turco dopo la morte del ragazzo di Brescia. Appello al popolo della discoteca 
di LUCA FAZZO 

MILANO - Sono ancora senza volto gli spacciatori di ecstasy che hanno fornito la dose mortale a J. B., il diciannovenne stroncato sabato sera dopo una serata trascorsa in una discoteca di Cortefranca, il "Number One". Ma l' "allarme ecstasy" seguito alla morte del giovane bresciano e all' intossicazione di tre coetanei si sta comunque traducendo in queste ore in una serie di operazioni delle forze dell'ordine contro i fornitori e i trafficanti delle pasticche a base di anfetamine spacciate nei locali notturni della Penisola. 
Appelli al "popolo delle discoteche" - con lo slogan ''non fatevi ingannare, l'ecstasy uccide'' - vengono da beniamini dei giovani come Natalia Estrada, Max Pezzali e Francesco Baccini. Le droghe sintetiche fanno davvero paura e se il mercato del "fai da te" diventa sempre più agguerrito mettendo a grave rischio la vita di tanti giovani, dall'Olanda, il paese in cui sarebbe stata fabbricata la cosidetta "nuova ecstasy" arriva anche il rimedio: un kit semplice in grado di riconoscere le sostanze all'interno della pastiglia, così da controllare la qualità del prodotto. E l'Italia? Una parola di rassicurazione arriva dal ministro Livia Turco che annuncia l'arrivo di un "sistama di allerta rapido" contro le nuove droghe. "Parte del fondo nazionale petr la lotta alla droga - spiega il ministro Turco - andrà a finanziare la creazione di un sistema di collegamento tra forze di polizia e laboratori di analisi per l'identificazione, la schedatura, l'allerta e la proibizione delle nuove sostanze che via via si producono". 
Dai vescovi italiani arriva una proposta in controtendenza per offire alternative allo sballo del sabato sera: aprire di notte chiese e conventi. 
Sul fronte delle operazioni di polizia, tra i primi a partire all'attacco sono stati i carabinieri del Comando provinciale di Brescia, gli stessi che indagano sulla morte del ragazzo di Brescia. Una serie di controlli a tappeto ha portato all'arresto di cinque persone trovate in possesso di sostanze stupefacenti e di somme rilevanti di denaro. Gli arresti compiuti dai carabinieri bresciani confermano che lo spaccio al minuto è gestito da giovani e giovanissimi: gli arrestati sono tutti di età compresa tra i 17 e i 22 anni. Le pasticche di ecstasy sequestrate ai cinque giovani sono state inviate al laboratorio tossicologico dell' ospedale civile di Brescia per essere analizzate e raffrontate con le sostanza che hanno provocato le intossicazioni dei giorni scorsi e la morte di J.B. 
L'ipotesi è che possa esistere una centrale unica di smistamento delle pasticche nella zona del Bresciano, ma le indagini proseguono con difficoltà, tanto che i carabinieri hanno lanciato l'appello: chi è "a conoscenza di eventuali utili indicazioni alle indagini" si rivolga al 112. 
In provincia di Bergamo, nel parcheggio di una discoteca di Orio al Serio, sono stati i "baschi verdi" della Guardia di Finanza a intervenire sequestrando hascisc e 200 pastiglie di ecstasy, in parte abbandonate a terra e in parte in tasca ad alcuni frequentatori del locale. La polizia stradale è invece intervenuta nel Lazio, sequestrando un grosso quantitativo di sostanze stupefacenti, tra cui ecstasy ed Lsd, destinato a discoteche e locali notturni di Roma e del Sud Italia. E' stato arrestato un uomo di 35 anni, che, secondo la polizia, proveniva dal litorale adriatico ed era diretto in locali da ballo. 
Un duro colpo alla produzione e al traffico di ecstasy in Olanda: le forze dell'ordine hanno individuato quattro laboratori che fabbricavano ecstasy e smantellato una rete internazionale di trafficanti di cui facevano parte olandesi, russi e canadesi. Sono finiti in manette 23 sospetti, e sono state sequestrate 200.000 pillole e 200 chili di materia prima destinata alla produzione di oltre 500.000 pasticche.  
Repubblica 3/11/99
 
"Una pasticca 
così potente 
che uccide" 
Il tossicologo: "Arriva dall'Olanda" 

MILANO (m.m.) - I poliziotti olandesi, che di ragazzi "scoppiati" se ne intendono, raccontano di gente che dopo una dose di "Flatliner" aveva gli occhi completamente rovesciati e continuava a vomitare. Spiega il professor Franco Lodi, direttore dell'istituto di Tossicologia forense di Milano: "È una droga potentissma. Quattro volte l'ecstasy. L'episodio di Brescia potrebbe segnare ufficialmente il suo arrivo in Italia". 
Eppure il 4MTA, questo il nome della Flatliner, non è una novità neanche per l'Italia. 
"No, non lo è. Ma fino ad oggi non c'erano stati episodi così evidenti. Anche se prima di dire con certezza che si è trattato di 4MTA, bisogna aspettare i risultati delle analisi". 
Da dove arriva, e che cos'è? 
"È una droga sintetica messa a punto in Olanda e che da qualche mese è stata portata in Italia. È così potente e pericolosa che i coffee shop, anche se in regime di liberalizzazione, si rifiutano di venderla". 
Potrebbe essere prodotta anche in Italia? 
"Sicuramente sì, tuttavia la maggior parte delle pillole continua a venire dall'Olanda". 
Ha fatto altre vittime? 
"Ci sono stati tre morti in Olanda e tre in Gran Bretagna". 
Come si può combattere il diffondersi in Italia di sostanze del genere? 
"Per prima cosa bisogna aggiornare la legge. In maniera tale che tutte le nuove sostanze di sintesi finiscano automaticamente col far parte della prima tabella. Quella delle droghe. Con la legge in vigore, invece, siamo in una situazione paradossale, in cui molte delle più note sostanze stupefacenti, tra cui il Popper, non sono nell'elenco. Il che è assurdo se si pensa che tutto potrebbe essere ovviato soltanto modificando una frase della legge 685".  
Repubblica 3/11/99
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