Zorg, giovanotto con ambizioni letterarie, lavora come factotum in un villaggio balneare. Betty è bella e matta come un purosangue. Amore a prima vista e sesso a volontà. Una mancata maternità scatena una follia distruttiva nella ragazza. È un cocktail di vizi e virtù, presumibilmente ereditati dal romanzo di Philippe Dijan. All'attivo: la coppia dei protagonisti, l'immaginoso senso del colore, l'umorismo agrodolce. Al passivo: incapacità di raccontare con semplicità, gusto dell'eccesso, mancanza di modestia, estetismo della bella immagine che scade nel cromatismo da spot. Il tecnico soffoca il narratore: il virtuosismo non è una virtù. Nel 1991 uscì a Parigi l'edizione integrale di 185 minuti. di Laura, Luisa e Morando Morandini