Vegezio - Versioni varie

Abilità militare dei romani

In tutte le battaglie non tanto la moltitudine di soldati e l'abilità naturale quanto l'arte e l'esercizio abitudinario assicurano la vittoria. Infatti vediamo che il popolo romano per nessun altra cosa sottomettesse il mondo se non per l'esercizio delle armi la disciplina degli accampamenti e per l'uso e l'esperienza nell'attività militare. Infatti, che cosa un esiguo numero di romani avrebbe potuto valere contro una moltitudine di Galli, quando quelli invasero il Lazio dalla Transpadania e irruppero nella città stessa? Che cosa la bassezza dei Romani avrebbe potuto osare contro l'altezza dei Germani? Ma contro tutte le cose (per ogni evenienza) giovò scelgliere reclute abili, fortificare i cittadini con l'esercizio quotidiano, prevedere qualunque cosa potesse succedere nel combattimento, punire severamente i pigri. Inoltre la conoscenza dell'arte militare nutre il coraggio. Nessuno ha paura di fare ciò che ha fiducia di aver bene imparato. E infatti nelle battaglie l'esercito, per quanto piccolo, facilmente arriva alla vittoria: l'inesperta e ignorante moltitudine è sempre esposta al massacro. Meno numerosi e con forze inferiori, facendo irruzioni e imboscate sotto buoni comandanti, (i Romani) spesso riportarono la vittoria. Infatti giova più il coraggio che il numero.