Bacone dà sistematicità al metodo scientifico.
Bacone tratta del metodo scientifico nell’opera intitolata "Nuovo organo",
riferendosi all'Organon aristotelico. Bacone è un assertore della
tecnica, che vede il mondo come una realtà esclusivamente tecnica. Per accedere
alla tecnica, l’uomo deve sgombrare la mente dalle anticipazioni, che fanno sì
che l’uomo voglia comprendere la natura senza osservarla.
Interpretare la
natura, vuol dire leggerne tutti i suoi cambiamenti, e analizzarli uno per uno,
arrivando infine alla formulazione di leggi. I pregiudizi sono definiti da
Bacone con il termine idola, ovvero false credenze, che provengono dal
mondo dell’umanità (idola
tribus) e dal mondo del singolo
individuo (idola specus). Altri pregiudizi sono gli idola fori,
legati al linguaggio, e provenienti dai discorsi fra uomini di piazza, e gli
idola teatri, che derivano dalle dottrine filosofiche del passato. Questi
pregiudizi possono essere superati tramite esperimenti.
Il metodo logico cui
ricorre Bacone è il metodo induttivo, che invece di descrivere una realtà a
partire da una verità più generale, compone attraverso l'intelletto le
esperienze dei sensi in una legge generale. Per dare sistematicità e generalità
alle leggi induttive, Bacone utilizza le cosiddette tavole induttive. Ve ne sono
quattro tipi: presenza, assenza, gradi ed esclusiva. Ogni fenomeno, va segnato
sulle tavole, se si presenta, e con quale intensità. Questo ci aiuta a capire
qual è la causa vera dell’esperimento, e a formulare un’ipotesi, avuta l’ipotesi
si cerca nelle tavole l’istanza cruciale, arrivati all’istanza si osserva
l’unica connessione valida che può collegare direttamente due
fenomeni.