Nasce a Neuilly-sur-Seine nel
1900 ed è uno dei poeti francesi più popolari del XX
secolo. Giovanissimo conosce André Breton, Raymond
Queneau e i surrealisti ed entra a far parte di questo
gruppo, interessato dall'arte populista. Nel 1928 si
discosta da questi e frequenta il Groupe Octobre, una
compagnia teatrale di sinistra.
La sua fama è però dovuta alla
produzione poetica, dove Prévert dà libero corso
all'immaginazione insolita in uno stile vicino alla
lingua parlata e alla vita quotidiana. I suoi temi
preferiti sono l'amore, la libertà, il sogno e la
fantasia, la compassione, l'umorismo, la satira contro i
potenti, l'avversità per l'oppressione sociale.
Tra le sue raccolte di versi di
maggiore successo, Parole (1945), La
pioggia e il bel tempo (1955), Alberi
(1976); in Italia sono state pubblicate, oltre a queste,
varie antologie come Le foglie morte (dal
titolo di una sua celebre poesia), Poesie d'amore
e Poesie.
Muore a Parigi nel 1977.
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