Iceman Cometh


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Il duello infinito tra la guardia imperiale Ah Ching (Yuen Biao) e il rinnegato San (Yuen Wah), un tempo anch'egli soldato ma ora dedito alla violenza e all'arrichimento personale, dall'epoca Ming travalica i secoli per continuare nella Hong Kong contemporanea, dove i due si risvegliano, spaesati e fuori dal loro tempo, ma decisi a proseguire la loro lotta. San entra subito nel giro della malavita organizzata, mentre Ah Ching viene aiutato da una ammaliante adescatrice che si spaccia per modella, Polla (Maggie Cheung), a sopravvivere nell'incomprensibile metropoli moderna.
I momenti d'azione (con gustosi duelli stilisticamente interessanti) si sommano a quelli più in tono da commedia (indimenticabile la scena in cui Yuen Biao si lava la faccia nel water, spiato da un'allibita Maggie!), mentre l'intreccio principale è tutto sommato assente.

"Iceman Cometh", diretto da quello stesso Clarence Fok che l'hanno successivo dirigerà quel capolavoro-exploitation che va sotto il nome di "Naked Killer", è infatti un film abbastanza piatto, privo di attrattiva. Certo, è pieno di buoni momenti, ma il tutto non è sorretto da una buona idea strutturale e sembra solo un susseguirsi di scenette pre-comandate. I combattimenti con spade si susseguono ad altri a mani nude, e da questo punto di vista non ci si può lamentare, vista la perizia di Fok, ed anche il lato comico non è da sottovalutare, ma c'è qualcosa che non va, a partire dai personaggi. Il cattivo Yuen Wah è monodimensionato e incomprensibile nella sua cattiveria. Yuen Biao, a parte la solita patina di ingenuità, non ha tratti di rilievo. Persino Maggie Cheung pare essere sotto-utilizzata e i rari momenti in cui appare non sono in grado di risollevare le sorti del film.


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