Storia di tradimenti, vendette e amori impossibili magistralmente diretta da Sammo Hung. La trama, poco più di un pretesto per mostrare scene di combattimento a dir poco esaltanti, riesce però ad amalgamare l'azione con i sentimenti, l'epicità con l'umanità dei personaggi, senza nulla togliere alla coerenza e omogeneità del risultato. I combattimenti e le scene d'azione sono quanto di meglio si possa sperare, con movimenti di camera rapidissimi, "balletti di morte" precisi al millimetro e coreografati alla perfezione, oltretutto ambientati in scenari tra i più disparati (un bosco, il villaggio di pescatori, una grotta sotterranea, a cielo aperto, etc.).
Attenzione particolare merita infine il personaggio di Maggie Cheung, lacerato tra l'amore e il dovere, il tradimento e la fedeltà, anche se purtroppo i tratti non sono marcati con decisione e il carattere non viene messo in luce in tutte le sue possibili sfumature.