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Meno male che c'è Magda. Che punta tutto sul lavoro

 

Aldo Grasso lo ha sottolineato per primo: «Piero Chiambretti si ripete. E il terzo anno consecutivo di Markette mentre, quando era in Rai, a ogni stagione s'inventava un nuovo programma». A seguire, parecchi altri critici tv. Meno male che, a risollevare il morale di Pierino, c'è Magda Gomes, statuaria valletta muta di Markette. Lo slogan «meno male che c'è Magda» è il più gettonato tra i recensori televisivi. «Sono lusingata, non pensavo, faccio solo delle piccole apparizioni», si schermisce la modella brasiliana. «Forse piaccio perché non sono una bambolina ma una donna in carne e ossa, provocante e sensuale». Cosa di cui il pubblico non dubita. Nemmeno Chiambretti: «Mi ha scelto al casting perché non sono volgare. Tra noi è scattata subito una buona intesa». In che senso? «Un'intesa di testa». Cioè intellettuale? «Professionale. Per come ragiona, Piero potrebbe essere il mio uomo ideale. Fisicamente, invece... sa una cosa?». Dica. «Mi piace giocare con gli uomini. Purtroppo li spavento».

Forse perché sono tanta e so farmi rispettare». Magda Gomes, afferrata al volo l'inaspettata popolarità, non si accontenta del ruolo di spalla di Chiambretti. Reclama spazio e anche qualcosa di più: «A Markette mi sentirete presto parlare di arte, la mia grande passione». Insieme alla radio: «Ho dei piccoli spazi a Radio 105 dove, final­mente, posso liberarmi del mio corpo e far conoscere la mia vera personalità». Ma il sogno è un altro: «Condurre un talk-show sul sesso alla brasiliana». Sarebbe? «Una tavola rotonda di sole donne che chiacchierano di uomini in totale libertà».

Articolo di Simone Barbieri in “Corriere della Sera Magazine” del 3/11/2005