HellingenMa se il mondo degli amici di Zagor è così variegato e pittoresco, lo è ancora di più quello dei suoi nemici, tutti characters straordinari che definiscono il genere avventuroso della storia.
Il nemico numero uno è sicuramente lo scenziato pazzo professor Hellingen, protagonista di alcuni bellissimi episodi come, "Sulle orme di Titan" quando costruisce un gigantesco robot, "Minaccia dallo spazio" quando minaccia la terra con dei missili nucleari e "Terrore dal sesto pianeta" quando si allea con gli extraterrestri Akkroniani. Le storie con Hellingen hanno tutte un taglio avventuroso-fantascientifico e dimostrano come l'intuito e la furbizia di Zagor possano da sole sopraffare la grandiosa e malvagia tecnologia di Hellingen.
Altro genere prediletto da Nolitta è l'horror prima maniera, quello dei films anni '40 e '50 ed infatti, nei primi cento numeri, vediamo Zagor alle prese con tutti i personaggi tipici di questo genere: Il Vampiro, l'Uomo Lupo, Molok (una sorta di Frankistein), il mostro del Dark Canal, zombi ecc..., tutte storie sceneggiate in maniera perfetta (Molok è stato sceneggiato da Alfredo Castelli).il vampiro Bela Rakosi "Zagor contro il Vampiro" è ormai un cult per tutti i fans dello "spirito con la scure". Ma le storie del Barone Rakosi continuano ancora oggi e questo personaggio ha ritrovato la verve di un tempo grazie alle sceneggiature di Mauro Boselli, vedi il bellissimo episodio "Vampyr" (n.397).
Anche Kandrax il mago è stato un personaggio che ha riacquistato il suo fascino misterioso, grazie a Boselli. Nei numeri 129-133 (180-184 della serie zenith), Nolitta lo presenta come un druido celtico che si fa rinchiudere in una teca di cristallo, carica di un gas capace di conservare il suo corpo a distanza di secoli. Viene risvegliato dal maldestro Digging Bill, che sfonda il sarcofago nel tentativo di prendere il tesoro, in questo viene coadiuvato dai suoi aiutanti Bat Batterton e Cico. Ben presto questo mago dagli straordinari poteri, semina il terrore presso la casa dei Coleman, rapendo la bellissima M
Kandraxargie per sacrificarla alle sue divinità. In questa storia Zagor mostrerà non solo le sue straordinarie capacità fisico-atletiche, ma sopratutto la sua grande forza di volontà, capace di sconfiggere l'ipnosi del mago. Nella storia di Boselli, dalla bellissima ambientazione fantasy, le divinità celtiche verranno richiamate da Kandrax per poter regnare su tutta la terra.
Ma la storia di Zagor che più di tutte rappresenta il genere fantasy è quella contro il Signore Nero dei numeri 194-196. In questo episodio Zagor e Cico, vengono catapultati, tramite un libro magico, nella terra di Golnor situata in un'altra dimensione. Qui partecipano alla sconfitta del terribile Signore Nero ad opera del guerriero Galad, del mago Elchin e del popolo Parvol. Questa storia, scritta da Tiziano Sclavi (l'autore di Dylan Dog) è chiaramente ispirata al capolavoro di Tolkien, "Il Signore degli Anelli", il fantasy per eccellenza.
In alcuni casi le storie di Zagor hanno anche valicato i confini della magia nera e delle scienze occulte.
Zagor contro l'uomo tigre E' il caso degli episodi "Dharma la strega" e "L'orrenda magia", qui l'atmosfera orientale e esotismo indiano contribuiscono ad amplificare l'alone di mistero e di drammaticità che si respira leggendo questo racconto. Zagor e Cico dovranno vedersela con Wilfred Kellog, trasformato in un mostruoso uomo-tigre, dalla strega Dharma, su commissione del rajah Kubal Singh. Questa fù una diretta conseguenza della bramosia di ambiti trofei da parte di Wilferd, che entrò nel territorio del rajah e uccise la rarissima e protetta tigre bianca, il rajah per punirlo decise si trasformarlo da cacciatore in preda. Ma ci sono stati episodi come "Vudu" o "La laguna dei morti viventi" nei quali Zago si è scontrato con la magia Vudu e ha lottato contro gli zombi.
Forse però, il nemico che più di tutti ha messo alla prova il nostro caro Zagor, sopratutto per quanto riguarda il prestigio e la stima che questi si è faticosamente conquistato in tutti questi anni nel territorio di Darkwood è "Supermike" alias Mike Gordon. Uno spaccone, megalomane dotato di straordinarie qualità. Basta che questi si cimenti in qualsiasi attività, che presto ne diventa il numero uno, il più bravo: boxe, flauto traverso, poker e perfino uncinetto. Non è affatto modesto nelle sue qualità e pertanto non perde occasione per metterle in mostra, conquistandosi l'antipatia da parte di Zagor, che ben presto lo umilia rifilandoli delle sonore sventole, in seguito all'omicidio di un noto pistolero. Supermike per vendicarsi si trasforma in un anti-zagor. Indossa un costume simile al suo, ma di colore giallo e si fà chiamare dai pellerossa "Lo spirito giallo". Organizza diverse situazioni dove, sotto gli occhi degli amici di Zagor, indiani, trappers e soldati mette in ridicolo in nostro eroe, che rimedia delle umilianti sconfitte. Zagor decide quindi di sfidare Supermike in una sorta di olimpiade, con sette prove da superare, il perdente avrebbe dovuto abbandonare l'intero territorio del Nord-Est per sempre. Zagor vince, ma dopo una gara entusiasmante e ricca di colpi di scena, nella quale Supermike in molte circostanze dimostra la sua superiorità nei confronti dello spirito con la scure.
Ma sarebbe assurdo riassumere qui i tantissimi characters che hanno coinvolto Zagor e Cico in avventure mozzafiato ed entusiasmanti, i numeri a nostro giudizio più belli sono sicuramente quelli della "golden age", l'età d'oro che và dai numeri 30 fino al numero 182, scritti quasi tutti da Guido Nolitta che ci ha regalato dei veri capolavori fumettistici e disegnati da un Gallieno Ferri in forma smagliate, aiutato in questo lavoro da un altrettanto bravo Franco Donatelli (suoi i disegni dei bellissimi episodi "Spedizione punitiva", "Il palo della tortura" e "Il giorno della giustizia").
GambitUltimamente la gestione Boselli-Burattini ha rilanciato e recuperato questo personaggio, dopo che Sergio Bonelli per motivi editoriali, aveva smesso di scrivere per Zagor a partire dal n.182. Dal n.345 "L'esploratore scomparso" in poi, il duo ha sfornato tutta una serie di avventure bellissime, dove sono stati recuperati molti personaggi Nolittiani e ne sono entrati di nuovi, ricordiamo Andrew Cain, che uccide mostri e stregoni, recitando versetti bibblici, oppure la bella giocatrice d'azzardo Gambit, protagonista di un piccolo flirt con Zagor o Marie Laveau, una bellissima strega vudù dal fisico di Naomi Cambell (splendidamente disegnata da Mauro Laurenti) Marie Laveauche ha l'ambizione di ricostruire l'impero africano nel territorio della Louisiana. Ma questi non sono gli unici personaggi femminili presenti nelle storie di Zagor, ricordiamo la nobile Frida Lang (comparsa di recente nella storia sui vampiri "Vampyr") è il primo amore di Zagor, una ragazza coraggiosa e determinata, protagonista di uno dei capolavori delle saga zagoriana "La marcia della disperazione". Ricordiamo anche la bellissima Virginia, nipote di Capitan FishlegVirginia (vedi "Delitto a bordo", "Il sigillo dell'imperatore" e "Kraken!") e la già citata Margie Coleman che dopo essere stata salvata, ringrazia Zagor con un bacio molto passionale.

Zagor è un personaggio che in se contiene una perfetta miscela di tutti gli ingredienti fantastico-avventurosi caratteristici del fumetto e del cinema del '900. Come Tarzan, è agile, forte e attraversa la foresta passando da una liana (o da un ramo) all'altra. Ha il carisma dell'Uomo Mascherato, capace di essere considerato dagli indigeni, come un fantomatico semi-dio. Indossa un costume che per certi versi ricorda Superman o i classici superoi americani in calzamaglia, che andavano di moda in quegli anni. Per non parlare delle avventure, che come si è detto attraversano tanti generi letterari e cinematografici. Insomma in poche parole Zagor più che un fumetto western, và considerato come un fumetto d'avventura, capace di entusiasmare anche le nuove generazioni cresciute a pane e cartoni animati giapponesi, basta semplicemente fare un pò più di attenzione ad un personaggio del nostro fumetto italiano capace ancora, a distanza di oltre quarant'anni, di regalarci quelle emozioni e quell'amore per l'avventura, che ormai molti stereotipi cinematografici non riescono più a trasmetterci.

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