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San Valentino, nato a Terni intorno al 175 d.C, diviene il primo vescovo della città nel 197 d.C. per l'investitura di Papa Feliciano.
E' l'autore di numerosi miracoli ma soprattutto si guadagna l'appellativo di Santo protettore degli innamorati quando celebra il matrimonio fra il legionario romano Sabino ed la giovane cristiana Serapia.
San Valentino muore lapidato e poi decapitato il 14 febbraio 273 per ordine del prefetto romano Placido Furio durante le persecuzioni ordinate dall'imperatore Aurelio.
La sua colpa è quella di non aver rinunciato alla sua Fede e di aver sostituito con un sacramento religioso cristiano l'antico rito pagano della festa della fertilità, i Lupercalia, consacrato al dio Lupercus.
La sua vita dedita all'apostolato, e nobilitata dal martirio, indusse nel 1644 i cittadini di Terni a proclamarlo Patrono della Città.
Ma la notorietà internazionale di San Valentino si deve alla leggenda, nata nei paesi anglosassoni, secondo la quale egli era solito donare ai giovani suoi visitatori un fiore del suo giardino.
Tra due di questi giovani nacque un amore che portò ad un unione tanto felice che molte altre coppie seguirono il loro esempio, a tal punto da indurre il Santo a dedicare un giorno dell'anno ad una benedizione nuziale generale.
Ancora oggi nella Festa della Promessa prima i fidanzati giunti a Terni da mezzo mondo si scambiano un voto d'amore, poi gli sposi che hanno raggiunto il venticinquesimo o il cinquantesimo anno di matrimonio possono rinnovare l'impegno del loro legame.
Buon San Valentino a Tutti gli innamorati e alle persone che si vogliono bene !!!
Jacques Prévert "Quest'Amore"
Questo amore Questo amore Così violento Così fragile Così tenero Così disperato Questo amore Bello come il giorno E cattivo come il tempo Quando il tempo è cattivo Questo amore così vero Questo amore cosí bello Così felice Così gaio E così beffardo Tremante di paura come un bambino al buio E così sicuro di sé Come un uomo tranquillo nel cuore della notte Questo amore che impauriva gli altri Che li faceva parlare Che li faceva impallidire Questo amore spiato Perché noi lo spiavamo Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato Questo amore tutto intero Ancora così vivo E tutto soleggiato E' tuo E' mio E' stato quel che è stato Questa cosa sempre nuova E che non è mai cambiata Vera come una pianta Tremante come un uccello Calda e viva come l'estate Noi possiamo tutti e due Andare e ritornare Noi possiamo dimenticare E quindi riaddormentarci Risvegliarci soffrire invecchiare Addormentarci ancora Sognare la morte Svegliarci sorridere e ridere E ringiovanire il nostro amore è là Testardo come un asino Vivo come il desiderio Crudele come la memoria Sciocco come i rimpianti Tenero come il ricordo Freddo come il marmo Bello come il giorno Fragile come un bambino Ci guarda sorridendo E ci parla senza dir nulla E io tremante l'ascolto E grido Grido per te Grido per me Ti supplico Per te per me per tutti coloro che si amano E che si sono amati Sì io gli grido Per te per me e per tutti gli altri Che non conosco Fermati là Là dove sei Là dove sei stato altre volte Fermati Non muoverti Non andartene Noi che siamo amati Noi ti abbiamo dimenticato Tu non dimenticarci Non avevamo che te sulla terra Non lasciarci diventare gelidi Anche se molto lontano sempre E non importa dove Dacci un segno di vita Molto più tardi ai margini di un bosco Nella foresta della memoria Alzati subito Tendici la mano E salvaci.
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