Nato nel 1948 da Gianluigi Bonelli (per i testi) e Aurelio Galleppini
(per i disegni)
è il personaggio del fumetto western, più famoso
d'Italia. Ancora oggi, a distanza di oltre cinquant'anni, trova
tantissimi estimatori anche tra i giovanissimi. Infatti, molto
spesso, le raccolte si tramandano di padre in figlio, coprendo
diverse generazioni. Nato in un epoca in cui i "buoni"
erano i bianchi e i "cattivi" gli indiani, Tex è
stato un eroe che, anticipando i tempi, si è integrato
con la vita dei pellerossa, in particolare con i Navajos, tanto
da diventarne il capo e prendere il nome di "Aquila della
Notte". In ogni caso, da buon Ranger, il suo princìpio
è quello di combattere le ingiustizie, da qualsiasi parte
esse si trovino. Nelle sue avventure si accompagna spesso con
altri tre pards eccezzionali.
Kit Carson, l'amico inseparabile di Tex, che nonostante non sia
un giovanotto (oltre la sulla sessantina) č
ancora abilissimo a sparare e a dare filo da torcere ai banditi;
per via dei capelli brizzolati, gli indiani lo chiamano "Capelli
d'Argento". E' sicuramente il più divertente del gruppo,
con il suo pessimismo e le sue battute riesce a colorare di comicità
anche le situazioni più disperate.
Kit Willer è il figlio di Tex e buon sangue non
mente. Nato da madre Navajos (la squaw Lilith),
Kit ("Piccolo Falco" per i Navajos) è un robusto
ventenne che usa la pistola quasi come il padre e sa cavalcare
benissimo, alla maniera indiana, in quanto è nato e vissuto
in mezzo a loro. Tiger
Jack č un Navajo, taciturno e fedele. abilissimo nel seguire le
piste o pedinare le persone sospette, sa sparare e usare le armi
tipicamente indiane, come frecce, tomahawk e lance, ma abitualmente
usa il fucile. Abile nella lotta è l'amico inseparabile
di Tex e in particolare di Kit Willer.
Ci
si è spesso chiesti il perchè del successo di Tex,
addirittura scomodando le correnti politiche (ci si domanda se
sia di destra o di sinistra), ma molto probabilmente il motivo
stà nella caratteristiche del personaggio,
ironico, grintoso, onesto, nemico degli oppressi e delle ingiustizie,
nemico
giurato della burocrazia e dei potenti senza scrupoli,
risolve i problemi con le maniere forti, senza tanti giri di parole
con scazzottate e del "piombo caldo", ma anche con grande
intuizioni. Nonostante tutto, Tex uccide solo per legittima difesa
è famosa la frase che dice a un fuorilegge:"Hai mai
inteso parlare di Tex Willer?" disse Tex al riparo, dietro
le rocce "Tex Willer, il giustiziere solitario?" Rispose
il bandito "Proprio io, e se hai sentito parlare di me, saprai
anche che io uccido solo chi merita di essere ucciso". La
prima avventura, "Il totem misterioso", si svolgeva
in un Canyon dell'Arizzona, regione che sarà il teatro
più frequete delle avventure del nostro eroe.
Tex si presentò sin dalla prima striscia a cavallo del
suo bellissimo purosangue "Dinamite" e armato della
sua Colt 45 e in lotta contro il cattivo Coffin.
"Per
tutti i diavoli, che mi siano ancora alle costole?"
fù questa la sua prima frase. Tex
iniziamente č stato un fuorilegge, ma dopo
aver conosciuto Kit Carson č entrato nel corpo dei rangers.
Ha
combattuto la Guerra Civile con i nordisti, nonostante sia un
texano, in quanto difensore dei diritti degli schavi.
Ha lottato
per la libertą del Messico. Tex è diventato capo dei Navajos
dopo aver sposato la figlia del gran capo Lilith, che però
morì molto giovane, a causa di una malattia trasmessa da
dalle coperte infette, ad opera di una banda di mercanti criminali.
Tex riuscirà in seguito, a vendicarla. Lilith è
ststa l'unica donna che Tex ha amato, infatti non si è
più legato a nessun'altra e le poche figure femminili che
compaiono negli episodi, sono spesso, belle, ciniche
e malvage.
Nonostante le sue avventure siano ambientate con tematiche e luoghi
reali ( trafficanti d'armi, tagliagole, banditi, indiani ribelli,
politici corrotti ecc..) alcuni episodi si spostano nel soprannaturale
e non a caso, i suoi nemici per eccellenza
sono Mefisto, il mago e suo figlio Yama. Inizialmente Mefisto
era soltanto un'ipnotizzatore, solo in seguito è diventato
un grande mago dopo essere stato iniziato dal monaco tibetano
Padma.
Con Yama invece ricordiamo il bellissimo episodio intitolato appunto
"Yama". Ad aiutare Tex e i suoi pards contro le arti
magiche di Mefisto, spesso ci pensa El
Morisco,
un grande studioso di scienze occulte e magia nera.
Fra
i tanti nemici ricordiamo "El Muerto", un pistolero
sfigurato in viso in seguito ad un incendio (da cui il nome "Il
morto" in spagnolo). Questi si vuole vendicare i suoi fratelli
rapinatori, uccisi da Tex. La storia di "El Muerto"
è una delle più belle e avvincente degli albi di
Tex e tempo fa è stato fatto anche un cartone animato in
semianimazione. Uno che ha dato tanto filo da torcere a i nostri
protagonisti
(Tex e Kit Carson ne sanno qualcosa) è stata la Tigre Nera,
un principe malese che ha giurato vendetta contro gli americani,
la causa della perdita delle sue ric
chezze.
Gli fanno da guardia del corpo due giganteschi energumeni contro
i quali Tex e Kit non possono nulla sul piano fisico.
Tex
è anche entrato più volte nel genere fantascientifico,
infatti si è imbattuto in alieni umanoidi e creature vegetali.
Le storie di Tex sono state scritte da Gianluigi Bonelli sino
alla metà degli anni ottanta, in seguito è stato
succeduto da Claudio Nizzi. Gianluigi Bonelli è considerato
a ragion veduta, il "patriarca" del fumetto italiano
in quanto, oltre a Tex, ha scritto tante di quelle storie a fumetti
che mi sembra inopportuno citarle tutte in queste pagine, ricordiamo
almeno "Furio", "I tre Bill" e "Yuma
Kid" . Pare che molti lati della personalità di Tex
siano gli stessi dell'autore. Nato nel 1908 a Milano è
scomparso
ad Alessandria, il 12 Gennaio
2001.
Aurelio Galeppini (in arte Galep), il
creatore grafico di Tex, continua la sua attività sino
al numero 400 di Tex (disegnando la copertina).
La sua grande
passione viene però interrotta dalla sua scomparsa, avvenuta
a Chiavari il 10 marzo 1994.
A lui si deve molto il successo del personaggio, in quanto con
il suo tratto dalla pennellata veloce, riusciva a caratterizzarne
anche l'aspetto psicologico, Tex infatti era raffigurato come
un uomo sicuro di se e ironico, a volte anche apparentemente distaccato
dalle vicende. Fra i tanti disegnatori ricordiamo anche Guglielmo
Letteri, Giovanni Ticci, Ferdinando Fusco, Erio Nicolò
e l'attuale (e straordinario) disegnatore delle copertine, Claudio
Villa. Le storie di Tex, ancora oggi, continuano ad appassionare
e a trasmetterci quel gusto per l'avventura e il west riuscendo
ad attraversare indenni le mode e i generi del momento.