La capacità di captare il pensiero e di comunicare con la mente anche a distanza, viene definita telepatia (dal greco tele, lontano, e pathé, sensazione). Questo è un termine creato nel 1882 dall'inglese Myers: secondo lo studioso, essa é "la comunicazione di espressioni, da una mente all'altra.
Se fino a qualche tempo fa si attribuiva questa capacità al cervello, che funzionerebbe come una ricetrasmittente, oggi, analizzando i corpi sottili, possiamo vedere come l'informazione si trasmetta da un livello energetico all'altro.
Tutti sperimentano questo fenomeno, anche se non se ne é consapevoli, come quando si pensa ad una persona e la si incontra "casualmente" subito dopo o si riceve una sua telefonata, o quando si dice contemporaneamente a un altro la stessa cosa, e così via. Un altro tipo di esperienza é quella di captare soprattutto in stato di dormiveglia o di sogno, un aiuto lanciato da chi sta vivendo un'esperienza drammatica, una forta emozione, un incidente, una catastrofe, soprattutto quando l'evento coinvolge molte persone, come é accaduto per esempio in occasione dell'affondamento del Titanic, in cui centinaia di persone hanno percepito contemporaneamente l'avvenimento, con un grand numero di particolari. Nello stesso modo esiste una grande casistica in cui la morte di una persona cara viene appresa in sogno, come presentimento, o addirittura attraverso l'apparizione del defunto.
Tuttavia la comunicazione telepatica avviene più facilmente tra persone legate da un rapporto affettivo, che in stato di veglia o durante il sonno si trasmettono stati d'animo, emozioni e persino informazioni. Questo accade fra partner, genitori e figli, gemelli monozigoti, innamorati.
La telepatia, infatti, é l'unico linguaggio comune a tutti gli esseri viventi, che si basa non su un concetto ma sulla trasmissione di immagini ed emozioni.
Per chi vuole sviluppare la telepatia come strumento non c'é che l'esercizio, l'allenamento, che può andare da quello più rigoroso dei metodi seguiti dagli studiosi del paranormale, alla semplice attenzione a ciò che ci accade durante la vita quotidiana: ecco che ci si può concentrare per indovinare chi telefonerà, chi si incontrerà sulla porta di casa, cosa ha comprato la mamma al supermercato, cercando di individuare il maggior numero di particolari possibili.

Esercizi:
Per fare gli esercizi, per prima cosa é necessario scegliersi un compagno con cui lavorare abitualmente, una persona con la quale ci sia un buon affiatamento o ancor meglio un rapporto di amicizia o di affetto, in modo che sia facile stabilire una buona sintonia. In genere si stabilisce prima chi sostiene il ruolo di agente e chi di ricevente.
Per ricevere o inviare messaggi extrasensoriali é necessario riuscire a rilassarsi profondamente, quando si é allenati, si può ottenere la commutazione automatica del livello di coscienza portando semplicemente l'attenzione dall'esterno all'interno del proprio essere, facendo il vuoto mentale: ogni sforzo infatti é non solo inutile, ma poiché con la tensione si attiva il cervello sinistro a discapito di quello destro, automaticamente si blocca anche la ricezione telepatica. Lo stato ideale é dunque quello di attenzione passiva: la mente é predisposta a ricevere i pensieri, senza però compiere alcuno sforzo.

Tecniche:
La trasmissione del pensiero é una delle facoltà più comuni: incominciate a esercitarla con semplici esercizi, anche da soli: in questo caso chiedetevi chi c'é dall'altra parte del telefono ogni volta che questo squilla,che voto ha preso vostro figlio, a quale fermata scenderà la persona davanti a voi in autobus o metropolitana, e così via, prendendo a pretesto ogni occasione della giornata.
Invece, se agite con un compagno, lavorate con la trasmissione di colori, immagini, simboli, usando fogli colorati, carte da gioco, cartoline o fotografie. Chi trasmette si concentra su ciò che vuole inviare con la mente cercando di riprodurlo sullo schermo interiore, per poi lasciarlo andare. Può anche visualizzare che questa immagine raggiunga il terzo occhio o l'aura della persona che dovrà ricevere. A sua volta il ricevente si metterà in stato di ricezione, scrivendo o comunicando ciò che ha visto o sentito. Le prime volte il messaggio sarà circoscritto: si lavorerà specificamente su numeri, colori, immagini e via dicendo, poi si può inviare messaggi liberi, a caso.

A questo scopo l'agente può servirsi di una serie di cartoncini colorati, oppure di un mazzo di carte da gioco. In questo caso, tenendo il mazzo con il dorso verso l'alto, l'agente estrarrà una carta a caso, oppure ne alzerà una dopo l'altra guardandola e concentrandosi sul suo colore, rosso o nero. Chi riceve potrà visualizzare il colore, oppure avere la certezza interiore che si tratti di "quel" colore, o ancora vere sensazioni fisiche particolari, come caldo per il rosso, freddo per il nero.

Il secondo passo potrebbe essere quello di indovinare se si tratta di un numero o di una figura, e infine addirittura il numero esatto della carta e il suo seme.
Un altro esercizio é quello di trasmettere l'immagine di una cartolina o un disegno. Il ricevente può mettersi in stato di rilassamento profondo e visualizzare sullo schermo mentale ciò che apparirà, oppure disegnare su un foglio ciò che gli sembra di vedere apparire sullo sfondo bianco.
Se ripetete più volte l'esperimento con le carte o con i disegni, vi accergerete che talvolta il bersaglio trasmesso può essere captato con un tempo diverso da quello prefissato, come se il tempo venisse sfasato (cioé la trasmissione non arrivasse nel tempo previsto), oppure la mente anticipasse o ritardasse la ricezione (nel primo caso si tratterebbe di precognizione, nel secondo di retrocognizione).

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