INTRODUZIONE :
La pranoterapia, come tutte le scienze alternative trova, molto pubblico scettico perchè sembra impensabile che una guarigione possa essere effettuata con le mani anzichè con l'uso di medicinali. PRANA é un termine sanscrita che deriva da PRA (fuori) e AN (respiro, vita), e quindi il suo significato é ENERGIA VITALE, RESPIRO. La tecnica della pranoterapia é quella di guarire con l'imposizione delle mani, facendo uso solo del PRANA, rincanalando così nel nostro organismo l'energia che per qualche motivo se ne é andata dal nostro corpo provocando così la malattia. Essa agisce attraverso il Bioprana, che secondo le tradizioni piu’ antiche, equivale ad un fluido vitale, una energia di forze sottili, scientificamente ancora non dimostrate, ma tuttavia l’esistenza e la funzionalita’ di questo Bioprana e’ innegabile, perche’ ci sono riscontri seri e provanti derivanti dai grandi risultati che la biopranoterapia puo’ ottenere nel ristabilire la salute in molte patologie. Tutta l’energia che fluisce in un corpo, e’ l’esatta connessione fra Spirito e Materia. La Medicina ufficiale e’ una scienza complessa, fatta di osservazione e metodo, in costante evoluzione nella ricerca delle cause delle malattie e volge l’attenzione a rimedi terapeutici di tipo chimico-fisico, come i farmaci. La terapia della Medicina energetica e’ invece basata sullo studio dell’energia sottile che fluisce nell’organismo dell’uomo e di come egli interagisce con essa. L’attenzione di sempre piu’ persone (medici e non) oggi e’ rivolta a metodiche di cura della Medicina alternativa, come la biopranoterapia. Essa infatti permette di ristabilire un perfetto equilibrio biopsichico mediante il bioprana, senza utilizzare farmaci, ed ottenendo comunque ottimi risultati. Biopranoterapia significa dunque curare con l’energia vitale attraverso l’imposizione delle mani, le mani curano, ma per poter operare nel modo migliore, bisogna studiare e conoscere il corpo umano e altre materie complementari. C’e’ stato un tempo in cui si credeva che per praticare la biopranoterapia si richiedesse particolari forze o capacita’ paranormali, ma oggi sappiamo che e’ un metodo di cura basato su forze energetiche presenti in tutte le persone (in maggiore o minore misura). Questa energia ci viene dal Cosmo, cioe’ e’ una energia presente in tutta la materia, ed il corpo umano e’ fatto di materia su cui agisce l’energia, e le malattie possono essere interpretate come blocchi energetici che creano delle zone asfittiche, povere di energia, oppure dove l’energia non scorre, ed un buon terapeuta e’ in grado di ristabilire l’equilibrio bioenergetico dell’uomo. Lo strumento principale del pranoterapeuta ovviamente sono le mani. E' dimostrata scientificamente la loro forza, attraverso vari test, il piu' conosciuto dei quali è la foto Kirlian, che mette in evidenza l'energia sprigionata. Dalla foto Kirlian si evidenzia che l'energia non e' la stessa per la mano destra e per la sinistra. Il pranoterapeuta ha una delle mani detta "radiante" che invia energia, e l'altra detta "assorbente", che ovviamente assorbe. Quando sono a contatto, le mani del pranoterapeuta possono essere, a seconda del tipo di energia sprigionata, radianti o assorbenti. Il sistema piu' efficace e più conosciuto per applicare la pranoterapia ad una persona che ha dei problemi è chiaramente quello di appoggiare le mani sulla parte dolente. La maggior parte dei pranoterapeuti usa questo metodo, tenendo per qualche tempo le mani più o meno a contatto con il corpo della persona da trattare. Di solito il pranoterapeuta attraverso le mani riesce a "sentire" il problema ed il punto dove intervenire. Infatti, le mani, essendo la parte verso cui viene incanalata tutta l'energia del pranoterapeuta, funzionano come uno strumento di analisi. E grazie a loro gli squilibri del campo energetico vengono evidenziati, e l'operatore può avvertire sensazioni di freddo, di caldo, pizzicori o leggere fitte, a seconda del problema che deve risolvere. A quel punto si sofferma sulla parte finchè non sente attraverso le mani che l'equilibrio energetico è stato ristabilito.
TECNICHE PRANOTERAPICHE :
Le mani vanno considerate come una sorta di "antenne" con cui si capta e si irradia quel quid che siamo soliti definire "energia". Ognuna delle due mani può avere una diversa funzione: una può essere radiante o emettitrice, normalmente riconducibile alla destra; l'altra assorbente, la sinistra, che assorbirebbe la radiazione patologica. La prima va applicata in zone di carenza, la seconda in zone di ristagno o infiammazione. Abbiamo quindi due funzioni, quella di irradiare e quella di togliere: è la volontà dell'operatore a determinare l'una o l'altra.
POSIZIONI DELLE MANI :
1) Passi magnetici esplorativi. Palme aperte e parallele, si muovono esplorando lentamente il campo energetico. Questa tecnica è detta anche "sensibilizzazione" ed ha lo scopo di individuare le zone che inviano particolari segnali (caldo, freddo, vibrazioni). E' una "diagnosi energetica" molto utile.
2) Passi magnetici: palme aperte e parallele lungo il corpo, dalla testa ai piedi. Tracciati lentamente calmano il campo, con vigore lo stimolano.
3) Passi rotatori: palme aperte e parallele. Movimento rotatorio lento in senso antiorario, per assorbire e disperdere l'eventuale accumulo dovuto ad un blocco energetico.
4) Palme aperte, mani parallele tra loro, ferme all'altezza di una determinata zona. Servono per irradiare, stimolare o per assorbire, disinfiammare. Come già detto in precedenza, è la volontà dell'operatore a stabilire l'una o l'altra funzione.
5) Mani opposte, o a polarità. Una mano sul lato anteriore. l'altra sul lato posteriore. Creano una sorta di "campo" nel quale gli organi vengono immersi.
6) Mani a laser. Dita unite, palme aperte, posizionate ad imbuto. Immobili su un punto, hanno lo scopo di irradiare su una zona ristretta.
7)Mani a piramide. Punte delle dita unite rivolte verso il paziente, mani in posizione parallela. Si concentrano su una zona ristretta.
FASI DEL TRATTAMENTO :
Contatto - Prima di iniziare un trattamento è necessario prendere contatto con il paziente. Si pone la mano sinistra sulla zona dello stomaco e si cerca di "sentire" cosa ci comunica questa persona. E' una fase molto importante, potremmo avere percezioni utili per capire la causa del malessere.
Sensibilizzazione - è una diagnosi energetica. Le mani si muovono lentamente esplorando il campo energetico del paziente, e a volte vengono attratte da determinate zone. Fidatevi sempre del vostro intuito, se un organo attrae particolarmente la vostra attenzione, probabilmente ha bisogno del vostro intervento. Mantenere le mani ad una certa distanza dal corpo ed annotare ogni sensazione. Ricordare che il campo energetico è attraversato da una rete di meridiani e di chakras: oltre alla parte interessata, potrebbe esservi segnalata qualche altra zona del corpo. Aprendo altre vie si riesce a ripristinare il flusso energetico in tutto il campo ed a risolvere il problema.
Armonizzazione - o riequilibrio energetico. Prima di trattare la zona specifica, è indispensabile fare fluire l'energia ed aprire tutti i canali. Si pone la mano radiante sulla sommità del capo e l'assorbente sulla fronte (lavorare sempre a distanza di qualche centimetro dal corpo). Sentire l'energia che dalla mano destra passa attraverso il capo del paziente e fuoriesce dalla fronte. Può essere una sensazione di fresco, di lieve scossa elettrica o di formicolio. Quando si sente scorrere liberamente, si sposta la mano sinistra alla gola, mantenendo la destra sul capo. Procedete, sempre con la mano assorbente, sulla zona cardiaca, lo stomaco, l'intestino, l'inguine, il perineo. In questo modo si armonizza i chakras maggiori. Si pone ora la mano destra all'altezza della milza e la sinistra all'altezza del fegato: anche in questo caso, si fa scorrere da una parte all'altra e quando si ha la sensazione di un libero fluire passare ad un'altra zona. Ora si può iniziare a trattare il sistema endocrino. Mano destra sulla fronte, sinistra sulla gola (asse ipofisi-tiroide). Concentrarsi questa volta sulle pulsazioni e fare scorrere dall'ipofisi alla tiroide. Quando "si sente" di avere raggiunto il ritmo giusto, si passa la mano sinistra all'altezza dello sterno (asse ipofisi-timo). Anche in questo caso, cercare di dare un ritmo a queste ghiandole. Procedere con la mano sinistra al pancreas (asse ipofisi-pancreas), quindi alle gonadi (asse ipofisi-ovaie). A questo punto si fa sistemare il paziente in posizione prona. Passi magnetici lenti lungo la colonna vertebrale, dalla nuca al coccige, con entrambe le mani. Cercare di assorbire quella energia bioelettrica in eccesso che va a formare veri e propri blocchi. In questo modo si trattiene il sistema nervoso, e si conduce il paziente verso una sensazione meravigliosa di rilassamento profondo. Ora si pone la mano destra sulla nuca e la sinistra sul coccige: si fa scorrere l'energia concentrandosi sulla sensazione di elettricità che percepirete e rimanete a lungo in questa posizione.