La Pasqua rappresenta la massima festività della liturgia cristiana, nella quale viene rappresentato il mistero della Resurrezione di Gesù Cristo.
La Pasqua cristiana, è preceduta da un periodo di penitenza. Questo periodo, detto Quaresima, della durata di quaranta giorni, va dalle Ceneri (il mercoledì delle Ceneri, è il giorno in cui il sacerdote pone la cenere sulla testa dei fedeli, in ricordo dei residui dell'ulivo benedetto arso) al Sabato Santo (sabato prima di Pasqua) e prevede una moderazione nell'alimentazione. La penitenza è interrotta solo per la mezza Quaresima, ossia il giovedì della settimana centrale della Quaresima, in cui si sospende l'astinenza e si ritorna per un giorno all'atmosfera del carnevale.
Negli ultimi giorni prima della domenica di Pasqua, in Italia, come in molti Paesi cattolici, si svolgono diversi riti che rievocano la Passione di Cristo. In questa occasione, hanno luogo molte cerimonie folcloristiche in cui vengono rappresentati alcuni episodi della Passione, si benedicono le case, si consuma l'agnello pasquale, e si distribuiscono uova e dolci a forma di colomba.
L'uso di regalare uova è collegato al fatto che la Pasqua coincide con l'inizio della primavera, che anticamente era celebrata con riti per la fecondità ed il rinnovamento della natura. L'uovo simboleggia, infatti, la vita che si rinnova, la rinascita, e proprio per questo significato venne a far parte della tradizione cristiana richiamando alla risurrezione di Gesù. Tra i diversi richiami pasquali che fanno bella mostra nelle vetrine dei negozi, compare anche un simpatico coniglietto che porta delle uova. La sua presenza non è casuale ma si richiama alla lepre che sin dai primi tempi del cristianesimo era presa a simbolo di Cristo, rappresentazione della nuova vita che ritorna ogni primavera. Altra consuetudine del periodo pasquale, è quella di regalare la colomba, un dolce la cui forma ricorda quella di una colomba con ali distese e rappresentante la pace.
Dopo la lunga preparazione alla Quaresima, il ritmo dei riti evocativi della Passione si intensifica e raggiunge il vertice il Venerdì Santo. Con la Pasqua la comunità dei fedeli vive un giorno di lutto universale, espresso attraverso diverse forme di partecipazione popolare.
In molte regioni italiane, all'alba del Venerdì Santo, le donne vanno in chiesa e, a ginocchia nude sul pavimento, recitano una breve preghiera. Molte delle preghiere di oggi sono molto antiche, alcune risalgono anche al Quattrocento. Oltre alla preghiera, la riproduzione degli eventi, che accompagnarono la morte e la resurrezione di Cristo, è il modo più diretto che la gente ha per partecipare al dolore della perdita. Così, nelle regioni d'Italia vengono messe in atto molte recite in cui, fin dal Medioevo, viene rievocata la morte di Gesù.
Dopo la domenica di Pasqua, arriva la Pasquetta (chiamata il Lunedì dell'Angelo). Con questa festa si vuole ricordare l'apparizione di Gesù risorto ai due discepoli in cammino verso il villaggio di Emmaus, a pochi chilometri da Gerusalemme. E' consuetudine tra i cristiani, proprio per ricordare il viaggio dei due discepoli, di trascorrere questa giornata con una "scampagnata" fuori città.