Attraverso
l’incarnazione di Dio (del Verbo fatto carne), ad ogni uomo non viene
proposto di cambiare sé stesso ma piuttosto di ritornare sé stesso, di
riacquistare l’antico splendore, l’originaria sua forma e dignità.
Quella forma unica ed irripetibile ricevuta in dono da Dio in un atto di
infinito amore creativo. Quella forma che a causa del peccato l’uomo
ha deformato.
Dunque
per vivere la pienezza della vita (tutto il bello e il buono che è in
essa) nessun uomo deve trasformare sé stesso in altro, ma ciascuno deve
ritrovare, riacquistare e ritornare ripetutamente alla bellezza della
sua forma iniziale.
Dico che ciascuno deve
ripetutamente ritornare alla forma iniziale, perché il nemico della
natura umana cerca continuamente di attaccare e cambiare la forma di
ogni creatura e purtroppo molte volte ci riesce, in quanto questa, a
causa della sua prima caduta, rimane fragile (vulnerabile al peccato) e
di conseguenza non sempre in grado di fronteggiare i suoi attacchi.
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