Il
ritorno della "SERENATA"
Partendo
dal termine "Serenata" inizialmente
associato allesecuzione serale di un brano
musicale e applicato di solito a composizioni
relativamente leggere in una varietà di forme,
tra il Settecento e il Novecento vogliamo
sottoporVi la nostra iniziativa culturale.
Originariamente
una serenata era una canzone cantata
dallinnamorato sotto la finestra della
bella, di solito accompagnandosi con uno
strumento come la chitarra. Le raccolte
rinascimentali di madrigali comprendono serenate
stilizzate e anche parodie del genere, come
Matona mia cara di Orlando di Lasso (1581).
Secondo
unaltra tradizione, risalente alla metà
del Seicento, per serenata si intende una cantata
profana di ampie proporzioni eseguita in
occasioni ufficiali, di sera e generalmente
allaperto. Molti compositori italiani ne
scrissero, come Scarlatti, Stradella e Vivaldi.
Al di fuori dellItalia, si composero
serenate per le corti in Germania (alcune cantate
profane per i compleanni e gli onomastici reali
di J.S. Bach possono rientrare in questa
categoria), Spagna, Portogallo e Perù.
Nella
Vienna del Settecento il genere prese una veste
strumentale con Haydn e Mozart: di
questultimo la Serenata in do minore (1782
o 1783) è una drammatica sinfonia in miniatura,
più adatta allesecuzione in una sala da
concerto che allaperto. Spesso compaiono
serenate nelle opere, come il Don Giovanni di
Mozart (1787) e Il barbiere di Siviglia di
Rossini (1816). In Germania simili canzoni per
solo e coro prendono il nome di Ständchen: ne
scrissero Schubert, Brahms e Richard Strauss.
Quando la
serenata perse la sua funzione sociale, il titolo
fu usato dai compositori per indicare una
composizione di carattere leggero e spesso con un
numero di movimenti superiore a quello di una
sinfonia, caratterizzata da sempre più frequenti
rimandi a elementi di periodi precedenti.
Nella
"Scuola siciliana" , cenacolo di poeti
nato nel XIII secolo presso la corte palermitana
di Federico II di Svevia e dei suoi figli
Manfredi ed Enzo, che diede avvio alla tradizione
poetica italiana in volgare, la serenata fu lo
svago preferito del sovrano.
La corte di
Federico fu in effetti un crocevia itinerante (il
re si spostava spesso per ragioni politiche e
amministrative) non solo letterario ma culturale
in genere. Confluirono qui tradizioni molto
diverse: quella araba, soprattutto filosofica ma
anche letteraria, quella bizantina e quella
latina; leredità dei poeti lirici tedeschi
(i Minnesänger) e quella normanna in lingua
doïl , soprattutto tramite la diffusione
dei poemi cavallereschi del XII secolo.
Il rapporto
amoroso, descritto senza alcun riferimento agli
aspetti materiali del sentimento e del desiderio,
ha come centro la visione della donna, che viene
evocata tramite oggetti allusivi e simbolici tra
i quali la serenata.
Si
trattava, dunque di una forte ed elaborata
concettualizzazione dellamore, di
unoperazione che va in una direzione
intellettualistica.
La proposta
Il Gruppo
"Castellana Folk" propone a
chiunque ne abbia interesse:
a) lesecuzione
in ore serali di brani musicali siciliani
con lausilio degli strumenti:Fiscaliettu,voce,tamburello,chitarra
e fisarmonica.
b) lesecuzione
a tre voci di canti popolari siciliani
come "Chiovu abballati" tratto
dalla raccolta "Canti della Terra di
Sicilia" di Alberto Favara; come a
"Xicara" tratto dallalbum
musicale del cantastorie contemporaneo
"Giunta".
Lesecuzione
dei brani potrà avvenire in modo
itinerante nelle ore serali e/o notturne
in data da concordare con congruo
anticipo.
Il gruppo vestito in
costume siciliano dotato di ampia
professionalità e serietà può essere
contattato al seguente numero telefonico:
0921 642420
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