Conclusioni
Noi
siamo in rapporto con tutto ciò che ci circonda, il benessere
o il malessere che si prova dipende dal tipo di relazioni che
allacciamo o abbiamo con i fiori, le formiche , i cani e le persone,
la natura. Non c'è forse chi sta a disagio in un bosco con
ragni e formiche? Non c'è forse chi sta a disagio vicino a un
disabile?
La causa è l'ignoranza, cioè la mancanza
di conoscenza della ricchezza biologica e dell'utilità di un
ragno come il non sapere che anche un corpo differente può
celare sentimenti e capacità di amare.
I problemi inerenti la disabilità (e soprattutto l'handicap che ne può derivare) ci riguardano tutti, nessuno escluso. Nel corso della vita si è, per forza di natura, disabili. Volenti o nolenti. Chi più, chi meno. Lo si é da bambini e lo si é da anziani, se tutto va bene. Se va male, e purtroppo può succedere per mille motivi, ci si ritrova disabili anche quando non lo si dovrebbe essere.
Cercare di risolvere i problemi dei disabili è dunque un investimento per tutti, per la società intera. Di fronte all'inerzia della classe dirigente e purtroppo alla inciviltà di molti, è inevitabile che i disabili siano i primi a battersi affinché i loro problemi trovino una possibile soluzione.
Ma è nella coscienza di ognuno di noi, indistintamente dall'essere disabile o meno, fare in modo che a tutti siano date pari opportunità e una vita dignitosa, in fondo niente altro che l'attuazione di quanto la nostra Costituzione auspica e comanda.