GUIDE ALPINE    ALAGNA   MONTEROSA       
 

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Scuola di Alpinismo, Scialpinismo e Arrampicata riconosciuta dalla Regione Piemonte
 

 

MALI 

INFORMAZIONI GENERALI 

Capitale : BAMAKO
Popolazione : 8825000
Superficie in Km² : 240142
Religione : Musulmana (80%), Cristiana (2%), Animista
Lingue : Francese, Bambara e altre lingue indigene
Moneta :

Franco C.F.A.  

ha una parità fissa con l'euro: 1 EUR = 656 Fr. CFA

Fuso orario : - 1 ora

 

Grande quasi due volte la Francia e priva di sbocchi sul mare, la repubblica del Mali è una delle nazioni più estese dell'Africa occidentale ma ha anche la più bassa densità di popolazione. 

Confina con il Niger, il Burkina Faso, la Costa d'Avorio e la Liberia sul lato orientale e con la Guinea e il Senegal a sud, la Mauritania a ovest e l'Algeria a nord. 

La regione settentrionale del paese è occupata quasi completamente dal deserto sahariano e buona parte del centro del paese è formato da una fascia arida e semidesertica, il Sahel. La principale caratteristica geografica del Mali è il fiume Niger, che scorre al limitare del Sahara prima di piegare a destra e tornare indietro verso l'oceano. Negli altipiani meridionali i fiumi Niger e Bani si uniscono a formare un vasto delta interno.
Il clima e l'ambiente stanno lavorando assiduamente per seppellire il Mali sotto un mare di sabbia e il 65% del paese è oggi ridotto quasi a un deserto. Il rapido inaridimento dei terreni è dovuto alla persistente siccità, ai pascoli intensivi, all'erosione, agli aspri venti del deserto e all'abbattimento di interi boschi per ottenere legna da ardere.  

Il Parco Nazionale di Baoule, situato 130 km a nord-ovest di Bamako, è l'unica zona verde nel paese: qui vivono in solitudine alcuni leoni, giraffe, bufali e ippopotami.
Pur abbassandosi leggermente verso la fine dell'anno, la temperatura media del Mali (soprattutto nella regione settentrionale) supera spesso i 40°. L'umida stagione delle piogge va da giugno a settembre, ma le precipitazioni si verificano in realtà soltanto a sud. Nel Sahel le precipitazioni possono essere variabili, mentre nella regione settentrionale sono scarsissime. 


Documentazione necessaria per l'espatrio:

Passaporto

Visto

Il visto: deve essere richiesto all'Ambasciata del Mali a Roma.  Le Autorità aeroportuali non rilasciano più il visto d'ingresso.  Al fine di agevolare i partecipanti al viaggio Lyskamm 4000 si farà carico delle procedure per coloro che lo richiederanno

Vaccinazioni:

E' obbligatoria la vaccinazione per la febbre gialla

Oltre alla vaccinazione obbligatoria contro la febbre gialla, sono consigliate, previo parere medico, le vaccinazioni contro l'epatite A e B, il tetano e la profilassi antimalarica

Situazione climatica

Tropicale e desertico. Mesi più caldi: marzo-giugno con temperatura media di 35°/45°. Mese più freddo: dicembre con 20°/28°. Nella stagione calda e secca, le temperature più elevate raggiungono i 40° nel sud del Paese e i 45°/50° nel nord

Situazione sanitaria

La situazione sanitaria è quella tipica di un Paese in via di sviluppo con una rilevante incidenza di malattie infettive. Ricorrenti epidemie di meningite e di colera.

Si consiglia di bere unicamente acqua minerale e bibite sigillate, senza aggiunta di ghiaccio, in particolare nei villaggi e nelle aree isolate.

In genere le grandi città hanno un ospedale e una farmacia, ma gli standard dell'assistenza sanitaria sono bassi e talvolta i medicinali reperibili sono scarsi.

Formalità valutarie

Obbligo di denunciare alla dogana, per iscritto e sia in entrata che in uscita, ogni mezzo finanziario di cui si è in possesso. In particolare, per i viaggi turistici, è ammessa l'esportazione di valuta senza giustificazione per importi non superiori al controvalore di 500.000 FCFA (762,00 Euro)

e-mail e internet

L'accesso a internet è molto diffuso a Bamako ed è possibile a Sikasso, Mopti e Tumbuctu. In altre città le vecchie centraline rendono molto difficile e costosa la connesione.

Abbigliamento

L'abbigliamento più indicato deve essere fresco e leggero di cotone o fibre naturali, deve prevedere capi che coprano la pelle adatti a prevenire la puntura di insetti. Per le serate invernali una felpa o un pull di lana leggera.

Da non dimenticare le lozioni antizanzare, anche se nel periodo da ottobre a febbraio quando il caldo è secco e sopportabile anche la presenza di insetti è più scarsa.

Avvertenze

E' vietato fotografare o filmare luoghi o immobili di importanza militare o strategica, nonché molti siti di carattere religioso

Avendo aderito ai Trattati internazionali vigenti in materia, il Mali adotta misure restrittive dell'esportazione di alcuni reperti archeologici, in particolare quelli provenienti dalla valle del fiume Niger. I visitatori che desiderino esportare un oggetto interessato da tali misure devono chiedere un'apposita autorizzazione all'esportazione presso il Museo Nazionale di Bamako

La detenzione e l'uso di stupefacenti, anche dell'"erba" coltivata localmente, sono proibiti e vengono puniti con la carcerazione

Gli abusi sessuali o violenze contro i minori sono considerati crimini che vengono puniti con la detenzione per periodi variabili a seconda dei casi e della gravità

Nei rapporti con gli organi di Polizia si raccomanda la massima cortesia e calma.  E' consigliabile avvisare il Consolato in caso di problemi con la polizia locale

Indirizzi utili

Ambasciata della Repubblica del Mali in Italia
Via Bosio, 2 00161-ROMA
Tel.: 0644254068 - Fax: 0644254029

Consolato
Via Nomentana, 13 00161 Roma
Tel.: 064404064


 

BAMAKO

Probabilmente vi aspetterete che la capitale di una delle nazioni più povere del mondo sia depressa e squallida: Bamako è invece una squillante cacofonia di musica, motociclette e gente che vende, acquista e fa affari sotto il sole rovente di mezzogiorno. Nonostante tutti i suoi problemi, la capitale del Mali è molto gaia.
Bamako si affaccia sulla sponda settentrionale del Niger. Il quartiere centrale, dove si trovano i principali mercati, negozi, ristoranti, e anche qualche albergo, è situato nel triangolo formato dall'Av du Fleuve, il Bd du Peuple e l'Av van Vollenhoven, al cui centro si trova Il Grand Marchési.

 

Sfortunatamente il Grand Marché in stile coloniale è andato distrutto in un incendio nel 1993; dovrebbe essere ricostruito prima o poi, ma per il momento le bancarelle si dispongono all'aperto lungo i marciapiedi e le strade laterali dove è facile perdersi, perché tutte le vie sembrano uguali: qui troverete comunque ogni sorta di mercanzia, dai tessuti indaco all'oro e alle cassette di musica africana. C'è pure il tipico venditore di medicine tradizionali, come aghi di porcospino, uccelli mummificati e teste di scimmia.

Il Musée National è uno dei migliori musei etnografici dell'Africa occidentale e si trova in un edificio ispirato alle antiche strutture in mattoni di fango tuttora visibili a Djenné: vi è esposta una ricca collezione di arazzi, maschere, suppellettili funerarie e armi. Questa istituzione sta cercando con ogni mezzo di preservare i tesori artistici del paese, ma la battaglia ingaggiata con i collezionisti che acquistano illegalmente a Djenné, per pochi spiccioli, le antiche figurine di terracotta si preannuncia ardua. Non fatevi quindi coinvolgere in quest'opera di spoliazione culturale e conservate i vostri franchi per gli acquisti leciti.

Il TREKKING NEL DOGON

Il trekking nella regione dei Dogon, percorrendo la Falaise (falesia, o scarpata) de Bandiagara, è probabilmente la principale attrazione di un viaggio in Mali. 

I Dogon hanno una cultura varia e complessa e sono celebri per le loro opere d'arte: un itinerario a piedi è quindi la soluzione ideale per osservare da vicino le case in arenaria rosa e i granai scavati nelle pareti di roccia, e per imparare qualcosa sul giardinaggio in spazi minimi. I Dogon coltivano infatti dei minuscoli appezzamenti di terra lungo il ciglio delle pareti.
Un' importante ricorrenza della società dogon è il giorno di mercato, che cade ogni cinque giorni: è un momento di grande animazione per il villaggio, che raggiunge il suo apice verso mezzogiorno e viene solitamente ravvivato da burle e pettegolezzi e dall'onnipresente birra di miglio.

La Falaise de Bandiagara è lunga 135 km e si estende da Douentza a nord ai dintorni di Bankas, verso sud. Bandiagara, Bankas e Sanga sono tutte località di partenza molto popolari per i trekking: Bandiagara e Bankas distano circa 550 km a nord-est di Bamako, mentre Sanga è situata altri 40 km più a nord. 


 

I POPOLI DEL MALI

I Dogon

I dogon sono circa 240.000, sparsi nei numerosi villaggi della falesia di Bandiagara, zona che è stata dichiarata patrimonio dell' umanità dall' Unesco, per la sua importanza culturale. Le maschere sono il simbolo religioso più espressivo della fede dei Dogon, usate durante cerimonie e danze rituali. La festa più importante è il Sigui, che si svolge ogni 60 anni durante la quale intagliano un nuovo iminana: la Grande Maschera a forma di serpente, che può raggiungere i 10 metri. Le maschere sono visibili anche in occasione dei funerali. La pianta del villaggio rappresenta schematicamente la figura del corpo umano.I Dogon furono studiati per la prima volta da Marcel Griaule, che nel famoso libro "Il Dio d’acqua" raccontò l’ iniziazione ricevuta dall' Ogotemmeli, personaggio che gli aveva trasmesso i segreti della cosmogonia della mitologia dogon, rivelando così alla cultura europea un mondo misterioso e affascinante.
I Tuareg
I cosiddetti uomini blu, noti per il color indaco dei loro abiti ed i loro ampi turbanti, si muovono lungo le piste del Sahara in un vasto territorio che nel Mali si trova a nord di Gao e Timbuctù, sempre alla ricerca di fonti d’ acqua per le loro mandrie. Orgogliosi della loro discendenza berbera, sono da sempre in conflitto con i popoli di razza nera. Costretti a ritirarsi sempre più a sud in cerca d'acqua e di vegetazione, in molti hanno abbandonato il tradizionale nomadismo, adattandosi a vivere d' agricoltura o nelle città. Dal 1990 vi sono stati in Mali e in Niger scontri fra i Tuareg ed i rispettivi governi; l' intervento dell'esercito ha avuto per conseguenza la morte di alcune centinaia di persone, impedendo, tra l’altro, la libera circolazione turistica nelle regioni del nord dei due paesi.

I Bozo

I Bozo Occupano il delta centrale del Niger, dove esercitano una sorta di monopolio sulla pesca, da Djenné al lago Debo. PEUL Popolo nomade venuto dal nordest dell' Africa; si muovono fra il Tibesti e l' Adrar, tra il Fouta-Djalon e l' Adamaoura e costituiscono uno dei gruppi più importanti dell' Africa a sud del Sahara. La loro ricchezza consiste essenzialmente nelle mandrie di bovini e zebu.

I Songhai

Questa popolazione, stabilitasi nell' ansa del Niger, hanno goduto per secoli di una posizione privilegiata, nella zona di congiunzione tra l’ Africa nera e quella bianca. Popolo sedentario, vive d' agricoltura, che pratica sulle rive del fiume e nelle aree inondate dalle piene.

I Sarakolè
Chiamati anche Soninké, discendono dagli antichi abitanti dell'impero del Ghana. Sono circa 450.000, sparsi lungo la frontiera nordoccidentale tra Nara e Nioro del Sahel. Viaggiatori ed abili artigiani, sono spesso dediti al commercio.

I Malinke
Gruppo abbastanza omogeneo, ma dalle origini incerte. Sono simili ai Bambara per aspetto fisico, lingua e rituali. Vivono nei dintorni di Bamako, sono per lo più di religione animista

I Bambara
Costituiscono il gruppo più numeroso della popolazione maliana (30%); s'incontrano soprattutto nella regione di Ségou e nei dintorni di Bamako, ma sono sparsi in tutto il paese. La loro omogeneità è dovuta principalmente alla lingua, facilmente assimilabile, che è diventata nel corso dei secoli una delle più diffuse in Africa occidentale. Conoscono anche l' arte di lavorare il ferro, il legno. il cuoio, oltre a quella della ceramica ed alla tessitura. Fra le loro sculture più note c’è il chiwara, un copricapo intagliato a forma d' antilope, usato nelle danze rituali.


 

LA STORIA DEL MALI

La storia del Mali è talmente antica che il paese può vantare delle pitture rupestri risalenti al tempo in cui il Sahara era un paradiso di lussureggiante vegetazione. Il primo impero di cui si ha notizia nella regione fu quello del Ghana, distrutto nell'XI secolo dai Berberi musulmani provenienti dalla Mauritania e dal Marocco, che non gradirono molto il tiepido assenso incontrato nella zona dalla loro religione. Verso la metà del XIII secolo, tuttavia, Sundiata Keita, capo dell'etnia mandinka, fece strategicamente convertire il suo popolo all'Islam e ottenne il monopolio del commercio dell'oro e del sale. Grazie all'influenza di alcuni Mansa (signori) di ideali progressisti, Djenné e Timbuktu divennero le Shangri-la mercantili dell'Africa occidentale: vi sorsero numerose moschee e un paio di università, costruite nell'intento di creare un impero vasto e potente.
A est i Songhai avevano nel frattempo fondato una città nei pressi di Gao; questa etnia era potente e ben organizzata e, soprattutto, si era data molto da fare per creare un esercito di professionisti e una burocrazia efficiente, mentre l'impero del Mali era invece impegnato a costruire le sue università. Quando i due popoli infine si confrontarono, i mercanti e gli studenti dovettero soccombere ai soldati e ai burocrati e l'impero songhai si impadronì del Sahel. Questa vittoria fu però di breve durata e la dominazione durò un secolo soltanto, prima di un nuovo e brutale scontro con i Berberi marocchini. In quello stesso periodo le navi europee avevano iniziato a percorrere in lungo e in largo la costa dell'Africa occidentale, aggirando così le rotte commerciali del Sahara e riducendo sul lastrico il ricco Sahel. La città di Timbuktu venne infine abbandonata e acquisì la fama di località remota e inaccessibile.

Nel 1883 il Mali divenne una colonia francese e, nonostante la costruzione di qualche tratto di ferrovia e di vari sistemi d'irrigazione, il paese fu sempre considerato il parente povero delle altre colonie dell'Africa occidentale. Nel giugno 1960 ottenne finalmente l'indipendenza e si unì al Senegal in una federazione che avrà vita breve e travagliata: nell'agosto successivo, infatti, il Senegal si staccò e Modibo Keita divenne il primo presidente della repubblica del Mali. Keita diede corso ad un infruttuoso periodi di socialismo monopartitico. Le disastrose politiche d'ispirazione socialista piegarono l'economia e causarono l'introduzione di varie misure d'austerità per ridurre i costi della bilancia nazionale. Questi provvedimenti furono estremamente impopolari e portarono all'incruento colpo di stato del 1968 organizzato da un gruppo di ufficiali dell'esercito guidati da  Moussa Traoré.

Traoré governò il Mali dal 1968 al 1991, tra repressioni, e periodi di apertura, con ordinamento di socialismo di stampo sovietico e per alcuni periodi ripristino del sistema basato sulla libera impresa, fino alla confluenza nella
Comunitè Financiere Africaine. 

Nel 1991 in seguito ad un'insurrezione popolare che chiedeva una democrazia multipartitica,  Traorè fu arrestato per aver sedato nel sangue la rivolta dei tuareg e aperto il fuoco su scioperanti e dimostranti, e il luogotenente colonnello Amadou Toumani Touré acquisì  il controllo del paese e a nominò un civile, Soumana Sacko, a capo di un governo provvisorio. Nel 1992 ebbero luogo le elezioni politiche e venne nominato presidente Alpha Kona, leader capace e molto rispettato che diede il via a numerose iniziative di liberalizzazione politica ed economica, ma che no riuscì a fronteggiare la grande svalutazione economica degli anni 90 . Rieletto alle elezioni presidenziali del 1997 Konarè si è dimesso nel 2002.

Dal 2002 il presidente  Amadou Touré  

Nonostante che l'economia del Mali dipenda in buona parte dalle precipitazioni e la corruzione rimanga un problema irrisolto, la situazione economica e politica del paese sembra stia lentamente migliorando, la pace al nord sembra resistere e a differenza di molte regioni dell'africa che appaiono disorientate, il  Mali sembra aver imboccato la sua strada con sicurezza.  

 


TURISMO E TREKKING IN MALI 

dal 20 dicembre 2003 al 6 gennaio 2004 

PROGRAMMA 

vai alla home page di LYSKAMM  4000

Programma elaborato da Martino Moretti

 

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tel e fax  +39 015 766452 - +39 347 2264381

 

 

Sito ufficiale della Scuola di Alpinismo, Scialpinismo, Arrampicata  Lyskamm 4000

 

 sede di Alagna Valsesia:  presso pensione Genzianella    tel.  347 2264381   tel. e fax  015 766452

                  sede di Santa Fosca - Dolomiti:  presso Garni Civetta      tel.  348 2925006   tel. e fax. 0437 720551

web master: Bianca Galli                                                                                           ultimo aggiornamento novembre 2003