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Appendice 1

Norma relativa alla formulazione e alla gestione dei progetti
(bozza)

Lo scopo della presente Norma è rendere disponibile per i progetti presentati all’approvazione degli Organi Collegiali una documentazione omogenea ed esauriente ai fini delle relative deci-sioni. La Norma intende anche incoraggiare a produrre progetti coerenti con il Piano dell’Offerta Formativa, atti ad ampliarla e a promuovere la qualità e la conseguente immagine dell’Istituto. La richiesta di un’accurata istruttoria intende inoltre scoraggiare dal proporre progetti la cui fattibilità o la cui utilità ai fini suddetti non sia sufficientemente documentabile, quindi inten-de limitare la dispersione di risorse su progetti con modeste prospettive di risultati per l’Isti-tuto e per i suoi utenti. Infine intende evitare che le iniziative siano limitate alla persona sen-za interessare per intero i Dipartimenti e l’Istituto.

Contenuti della Norma:

1. Attività preliminari
2. Formato e contenuti dei documenti di progetto
3. Quantificazione dei dati, degli obiettivi e dei tempi (sintesi)
4. Elenco della documentazione da presentare agli Organi Collegiali (sintesi)
5. Gestione del progetto e misura dei risultati
6. Relazione finale

Per procedere al completamento di una ‘Versione 0’ della Norma si conta di raccogliere osser-vazioni integrative o proposte di variante, seguendo il procedimento indicato nell’annesso do-cumento sulla qualità della didattica.

Per facilitare la comunicazione in merito a questo documento e a quello sulla qualità della didattica, si prega di servirsi della posta elettronica, oppure di altri mezzi, ma in forma scritta.
I documenti in questione sono disponibili in forma elettronica. 1

1 Attività preliminari

1.1

L’attività di formulazione di un progetto è affidata a un relatore, che non necessariamen-te sarà il responsabile di progetto; deve tuttavia essere preliminarmente indicato anche un responsabile di progetto;

1.2

Il relatore deve verificare la disponibilità dell’Istituto, nella persona del Dirigente Sco-lastico, ad affidare la responsabilità del progetto alla persona indicata, e a conferirle for-malmente l’autorità necessaria, con delega scritta, per la sua realizzazione;

1.3

Il progetto deve fare riferimento esplicito a una voce del Piano dell’Offerta Formativa, pertanto deve essere preventivamente approvato entro tale ambito dagli organi di Ge-stione del Piano stesso. Il progetto, nel caso in cui sia finalizzato a un allargamento dell’Offerta Formativa, dovrà essere esaminato dalla Commissione competente e il rela-tivo parere dovrà essere sottoposto per approvazione al Collegio Docenti e al CdI; la Commissione, in caso di approvazione, aggiornerà in tal senso il Piano stesso;

1.4

Il progetto è dipartimentale oppure interdipartimentale. Il suo carattere va esplicitato formalmente. La sua proposta agli Organi Collegiali deve essere preceduta da approva-zione da parte dei membri del Dipartimento o dei Dipartimenti interessati. Nel caso in cui il progetto sia culturale in senso lato, oppure non ricada sotto la responsabilità di singoli Dipartimenti, si rimanda al punto 1.3;

1.5

La proposta di progetto deve essere accompagnata da una breve relazione in cui si ripor-tano:

il Dipartimento o Dipartimenti interessati

i nomi delle persone che hanno partecipato alla sua discussione

i nomi delle persone che si impegnano a partecipare attivamente al progetto

sintesi dei pareri favorevoli

sintesi dei pareri contrari e/o delle critiche

eventuali collaborazioni esterne all’Istituto ritenute necessarie

La relazione è firmata dal relatore e dalle persone che hanno partecipato alla discussio-ne, e fa parte integrante del documento messo a disposizione degli Organi Collegiali preposti alla sua approvazione. Le persone che intendono partecipare attivamente nel progetto si impegnano, controfirmandola, a fornire la collaborazione necessaria sotto la guida del responsabile di progetto;

1.6

Nel caso di difficoltà a riunire tutti gli interessati, il relatore appronta un documento di lavoro (proposta o versione zero) che sottopone agli interessati stessi tramite posta interna (o altri mezzi, es. elettronici); raccoglie i pareri scritti tramite il medesimo canale e appronta una versione ‘uno’ che sottopone alla firma degli interessati (presso la segre-teria o la biblioteca) dandone notizia in sala insegnanti o in portineria o in opportuna bacheca mediante apposita comunicazione;

1.7

Nel caso in cui siano interessati i laboratori, sono obbligatoriamente interpellati sia i re-lativi responsabili sia i relativi tecnici, i primi per l’aspetto di coordinamento didattico, i secondi per l’aspetto logistico e organizzativo dei laboratori stessi;

1.8

Questa fase preliminare, di qualunque progetto si tratti, deve tenere conto degli aspetti organizzativi e logistici generali della sua realizzazione. A questo scopo, se del caso, deve essere sentito il parere dell’Ufficio Tecnico, parere scritto che deve essere allegato alla relazione di cui al punto 1.5. Il parere dell’Ufficio Tecnico non è vincolante ma con-sultivo.

2 Formato e contenuti dei documenti di progetto

2.1

Il formato-base utilizzato è quello fornito dalla Direzione Amministrativa, sezione 1, che contiene:

Denominazione Progetto

Responsabile Progetto

Obiettivi

Durata

Risorse umane

Beni e servizi

Tale documento, nella forma fornita dalla Direzione Amministrativa, è unicamente un in-dice generale di argomenti e non vincola a mantenere le descrizioni entro i limiti dei riquadri e dell’unico foglio costituito dal documento stesso. Le descrizioni devono essere articolate ed esaurienti quanto necessario e sufficiente per informare adeguatamente gli Organi Collegiali chiamati a decidere nel merito. Non devono essere generiche e discor-sive: devono fornire dati utili alla valutazione. In particolare:

a.

gli obiettivi possono-devono specificarsi in:

obiettivi didattici (contenuti)

obiettivi formativi (metodo)

obiettivi realizzativi (prodotti e tecnologie)

obiettivi organizzativi

obiettivi economici

altri eventuali obiettivi

b.

la durata deve essere specificata sotto forma di:

data di inizio prevista

data di termine prevista

distribuzione dei tempi

fasi critiche

momenti di controllo di avanzamento

È utile che la tempistica del progetto sia presentata in forma di diagramma (Gannt o simili, con indicazione delle fasi critiche e delle interdipendenze delle varie fasi, Pert o simili), allo scopo di facilitarne la gestione;

c.

le risorse umane devono essere indicate sotto forma di:

competenze (nomi proposti, per ragioni di realisticità)

ore previste per le diverse competenze

d.

i beni e i servizi comprendono:

hardware (strumentazione, attrezzatura, materiali)

software

servizi esterni (consulenze, collaborazioni)

2.2

Al documento del punto 2.1 va aggiunta, in allegato, una descrizione esauriente dei con-tenuti del progetto e delle sue fasi; deve essere data una descrizione “tecnica” del pro-dotto e delle attività implicate. Qualora il prodotto sia un apparato, deve esserne alle-gata una specifica tecnica, completa di un disegno di massima e della lista della docu-mentazione che verrà prodotta a fini didattici e di collaudo;

2.3

Al documento del punto 2.1 va anche aggiunto, in allegato, il capitolo “Criteri di misura dei risultati del progetto” a fronte degli obiettivi dichiarati, criteri necessari per una valu-tazione del successo del progetto e quindi per il riconoscimento di quanto richiesto – in termini di ore – dai promotori del progetto. Questo capitolo non è indispensabile, se non indirettamente, ai fini dei compiti della Direzione Amministrativa, ma è necessario agli Organi Collegiali per decidere se il progetto possa essere riconosciuto come realizzato oppure come fallito in tutto o in parte. Tali Organi, accettando i criteri suddetti, si vinco-lano a giudicare i risultati sulla base di essi, e parimenti i promotori del progetto sono vincolati ad accettare il responso sulla base dei medesimi criteri;

2.4

I progetti non sufficientemente istruiti sia per la parte preliminare (punto 1) sia per i documenti di cui ai punti 2.1, 2.2 e 2.3, sono rinviati al relatore per eventuali comple-tamenti e, se permangono insufficienti, sono respinti, prima della presentazione agli Organi Collegiali, a cura di una Commissione delegata dal Dirigente Scolastico al compito dell’esame preliminare dei progetti;

2.5

La Commissione di cui al punto 2.4 è formata dai Responsabili di Dipartimento e da un delegato della Commissione POF, che possono avvalersi di tutte le competenze che ritengono necessarie ai fini del giudizio sul singolo progetto (servizi amministrativi, Ufficio Tecnico ecc.) Per ogni progetto la commissione formula un giudizio sintetico che rimane allegato al progetto come sua parte integrante per tutte le sue fasi successive di approvazione e realizzazione. La Commissione è nominata all’inizio dell’anno scolastico e rimane in carica fino all’ esaurimento delle proposte di progetto, che devono essere presentate entro e non oltre due mesi dall’inizio dell’anno scolastico. Al termine della sua attività, la Commissione nomina un Revisore dei progetti che terrà un quadro di avanzamento dei progetti e relazionerà agli Organi Collegiali (v. punto 5);

2.6

Nell’ambito delle disponibilità finanziarie assegnate agli studenti per le loro iniziative, le proposte degli stessi devono essere formulate come progetti a tutti gli effetti, come pre-scritto dalla presente Norma. Gli studenti possono essere aiutati, per la compilazione dei documenti di progetto, da un insegnante da essi indicato, la remunerazione della cui prestazione deve rientrare nel budget di progetto.


3 Quantificazione dei dati, degli obiettivi e dei tempi

Si elencano in sintesi le voci di progetto che devono essere adeguatamente quantificate:

condizioni iniziali del progetto (dati di partenza)

obiettivi concreti e misurabili accompagnati dai relativi criteri di misura (come da punto 2.3)

distribuzione dei tempi, cronologica (come da punto 2.1) e fra le persone incaricate, con indicazione delle criticità del percorso

risorse materiali necessarie (hardware, software, logistica), con i vincoli posti al pro-getto dalla loro disponibilità, e i costi e i tempi previsti per acquisirle se non già di-sponibili

descrizione esauriente dei contenuti e delle attività specifiche previsti dal progetto; qualora il progetto comporti la realizzazione di apparati, di questi deve essere forni-to un disegno di massima e la relativa specifica tecnica

il progetto deve contenere un’analisi di fattibilità a fronte delle risorse concretamen-te disponibili o ragionevolmente ottenibili

il progetto deve indicare quali contributi può dare in termini di didattica (indirizzi, classi, moduli, aggiornamento docenti) e in termini di qualità sostanziale e di immagine per l’istituto (integrazione del POF)


4. Elenco della documentazione da presentare agli Organi Collegiali (sintesi)

a.

documento istruttorio come da punto 1:

nomina del relatore e del responsabile con approvazione formale del DS

eventuale approvazione degli organi Collegiali in caso di progetto che modifica il POF (allegato stralcio del verbale di Collegio Docenti)

relazione sulla discussione di dipartimento/i con relativa approvazione e firme

indicazioni sugli aspetti organizzativi e logistici ed eventuale parere dell’Ufficio Tecnico

relazione di eventuali enti esterni interessati alla collaborazione

b.

documento di progetto come da punto 2:

Denominazione Progetto

Responsabile Progetto

Obiettivi

Criteri di misura del risultato in relazione agli obiettivi

Durata

Risorse umane

Beni e servizi

Descrizione di massima (con disegni se necessario o anche solo utile)

Analisi di fattibilità

Temporizzazione e indicazione delle criticità


5. Gestione del progetto e misura dei risultati

Il responsabile di progetto, in funzione del diagramma temporale di cui ai documenti di proget-to, fissa un calendario di verifica degli stati di avanzamento. Il calendario viene comunicato formalmente a tutti gli interessati al progetto al momento dell’avviamento del progetto stes-so. Il responsabile di progetto cura di osservare le scadenze con puntualità.

Lo stato di avanzamento è sinteticamente verbalizzato e sono indicate le azioni da intrapren-dere in caso di ritardi o difficoltà. Si rivede in tal caso il programma di avanzamento.

Il verbale di avanzamento è trasmesso al Revisore di cui al punto 2.5.

Il Revisore ha un quadro complessivo dell’andamento dei progetti e sollecita i rapporti di avan-zamento. In sede di Collegio Docenti illustra sinteticamente lo stato di avanzamento comples-sivo. La sintesi è utilmente presentata in forma di diagramma.


6. Relazione finale

Il responsabile di progetto al termine delle attività appronta una breve relazione in cui indica i risultati ottenuti rispetto agli obiettivi posti e sulla base dei criteri di misura dei risultati, cri-teri esposti nel documento di progetto. La relazione è trasmessa al Revisore per approvazione e successiva trasmissione agli organi Collegiali.
Ai fini delle attività di Orientamento si raccomanda che, per ogni progetto particolarmente si-gnificativo a parere della Commissione di cui al punto 2.4, sia approntato un documento multi-mediale di presentazione al pubblico e da immettere in rete sul sito dell’Istituto.

Il riconoscimento delle attribuzioni in termini di ore spese è commisurato alla corrispondenza fra risultati e obiettivi.

Tale corrispondenza è verificata dal Relatore di cui al punto 2.5, che si avvale, in funzione della tipologia di progetto, del parere dei responsabili di Dipartimento interessati e del delega-to della Commissione POF. Le sue conclusioni sono sottoposte per iscritto al Consiglio d’Isti-tuto per approvazione.2

Il Relatore, disponendo di un calendario delle scadenze di tutti i progetti, sollecita la relazio-ne finale con tre settimane di anticipo sulla scadenza del singolo progetto.

Dopo approvazione tutta la documentazione di progetto, inclusa la documentazione tecnica (specifiche, disegni, manuali ecc.) è fascicolata e archiviata presso la Biblioteca. Se il progetto ha dato come prodotto un apparato, questo resta a disposizione, con le istruzioni per l’uso, delle attività di Orientamento ed eventualmente per essere riutilizzato come apparato (non come componenti) sotto forma di modulo funzionale in successivi progetti.

Milano, 28 aprile 2003
Rev. del 4 maggio 2003


Appendice 2

Norme d’Istituto e relativa classificazione
(bozza)

A fini di razionalizzazione e ai fini della certificazione di qualità:

si propone di assegnare a tutti documenti di gestione emessi nell’ambito dell’ Istituto e aventi applicazione generale (Norme), una classificazione apposita e distintiva rispetto a ogni altro documento, e che se ne costituisca l’archivio di riferimento nel database dell'Istituto, ma in forma ufficiale cartacea presso la Biblioteca.

A titolo di esempio di formato si riporta un facsimile della pagina-tipo proposta come stan-dard da impostare come modello per elaboratore di testi.

Si veda anche lo schema di classificazione proposto (esemplificato come documento di tipolo-gia GENerale emesso dal CdI):

Alla presente Norma si prevede di allegare l’elenco delle tipologie di documenti (in forma di si-gla a tre lettere come nell’esempio, o alfanumerica) e l’elenco degli Enti autorizzati a emette-re Norme d’Istituto. Enti Emittenti sono le Commissioni, il CdI e l’Amministrazione per le ri-spettive competenze.

Queste Norme, oltre che in forma cartacea, sono conservate in un archivio elettronico (il data-base dell'Istituto) e sono accessibili in sola lettura senza restrizioni su tutta la rete interna e, mediante opportuno link sul sito dell'Istituto, al mondo esterno, trattandosi di documenti pubblici in quanto documenti dell'istituzione scolastica. Le Norme ossono essere immesse o modificate solo da personale autorizzato dalle opportune nomine formali e dotato di password abilitata alla scrittura.

Le Norme portano anche gli indici di revisione e la relativa data. La prima edizione, che è una bozza, ha revisione zero (0). Tutti gli indici di revisione con relativa data devono comparire nel documento in ogni pagina (nel riquadro a piè di pagina). Copia delle versioni precedenti deve essere conservata almeno nell'archivio elettronico.

Alla Norma, nella versione cartacea originale, è apposta la firma del relatore, del responsabile dell'Ente Emittente e del DS. Tale versione è la sola ad avere valore ufficiale, ed è archiviata in Biblioteca.

Per la redazione della singola Norma viene nominato un relatore che ne sottopone una bozza a tutti gli interessati, raccoglie le osservazioni, la modifica di conseguenza e la sottopone per una definitiva approvazione all’Ente Emittente. In ogni Norma il relatore include in forma di allegato una relazione sintetica con motivazioni, finalità e informazioni sui dati e pareri rac-colti.

Nel caso in cui l’applicazione della Norma richieda sperimentazione, viene fissato un tempo entro il quale devono pervenire al relatore le osservazioni degli utenti. Della selezione delle osservazioni è responsabile unicamente l’Ente Emittente.

Insieme al testo di tutte le Norme, deve essere disponibile in forma elettronica (copia cartacea in Biblioteca) un registro-indice delle Norme stesse , aggiornato a ogni immissione e revisione.

Milano, 28 aprile 2003


1. Questa forma di comunicazione, stanti le difficoltà a incontrarsi a causa dei diversi orari di presenza, è caldamente raccomandata per tutti i problemi a cui è necessario dedicare più tempo di quanto concesso dalle riunioni. Ciò consente anche di rendere più proficue – meno dispersive – e più brevi le riunioni stesse.
2.
Restano da stabilire i provvedimenti da adottare nel caso in cui un progetto abbia comportato spese per acquisto di materiali e servizi ma non abbia raggiunto gli obiettivi.

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