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Riflessi

John Steinbeck
(biografia)

Nacque a Salinas [California] nel 1902. Interruppe nel 1926 gli studi alla Stanford University e si unì nell'Oklahoma a un gruppo di lavoratori agricoli che emigravano verso occidente, spinto da un profondo interesse per i problemi sociali. Durante la guerra impegnò tutto il suo prestigio di scrittore nell'attività di corrispondente di guerra e autore di libri di propaganda bellica. Nel 1962 gli fu conferito il premio Nobel ("for his realistic and imaginative writings, combining as they do sympathetic humour and keen social perception"). Morì a New York nel 1968.

Tra le opere nate dalle sue esperienze a fianco dei contadini e operai durante la 'grande depressione' della fine degli anni '20, la cosa migliore è La battaglia (In dubious battle, 1936). E' la storia di uno sciopero di raccoglitori di frutta, che interpreta l'amarezza nata dalla grande crisi. Steinbeck con questo romanzo porta alla ribalta la condizione dei braccianti.
Temi analoghi tornano nel suo romanzo più famoso, Furore (The grapes of wrath, 1939), che narra le drammatiche vicende di una famiglia di contadini in viaggio per la California alla ricerca di un lavoro. Il contributo politico di questo libro è stato paragonato al ruolo svolto nel XIX secolo da "La capanna dello zio Tom".
Oltre ai romanzi di denuncia sociale, Steinbeck ne scrisse altri che rivelano una vena tra picaresca e romantica. I più notevoli sono Pian della Tortilla (Tortilla flat, 1935) nel quale le gesta di un gruppo di 'paisanos' di Monterrey hanno una carica dissacrante; Uomini e topi (Of mice and men, 1937), singolare e patetico racconto del complesso rapporto tra due braccianti, uno dei quali sfrutta e protegge l'altro, dotato di straordinaria forza fisica ma semplice e ingenuo; Vicolo Cannery (Cannery row, 1945), che celebra la gaiezza, l'irresponsabilità e la bontà d'animo di alcuni diseredati.
Durante la guerra scrisse opere di propaganda bellica e di giornalismo. Si ricorda il romanzo La luna è tramontata (The moon is down, 1942), che ebbe grande notorietà. Le opere posteriori alla guerra non raggiungono la potenza raffigurativa delle opere precedenti la guerra, anche se incrinate dal sentimentalismo e dalla tendenza a romanzare a ogni costo la materia. Tra le poche cose veramente notevoli di questo periodo, vanno ricordati il romanzo La valle dell'Eden (East of Eden, 1952) e la sceneggiatura da lui scritta per il film Viva Zapata! (1952).
Nel 1976 fu pubblicato l'inedito Le gesta di re Arthur e dei suoi nobili cavalieri (The acts of king Arthur and his noble knights), cui aveva lavorato tra il 1956 e il 1959. Steinbeck voleva fornire una interpretazione moderna della "Morte Darthur" di Thomas Malory. E' un'opera che mette in luce il puntiglio erudito, la finezza intellettuale spesso occultata, la lucida intelligenza dello strumento narrativo in Steinbeck.

Bibliografia essenziale:
Tortilla flat (1935) [Pian della Tortilla]
In dubious battle (1936) [La battaglia]
Of mice and men (1937) [Uomini e topi]
The grapes of wrath (1939) [Furore]
The moon is down (1942) [La luna è tramontata]
Cannery row (1945) [Vicolo Cannery]
East of Eden (1952) [La valle dell'Eden]
The acts of king Arthur and his noble knights (1976) [Le gesta di re Artù e dei suoi nobili cavalieri]
Sceneggiature:
Viva Zapata! (1952)


Un sito di riferimento (in inglese)

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