12 – 17 novembre 2007
MOSTRA DEL NUOVO CINEMA
ITALIANO DI ZAGABRIA
E’
giunta al secondo anno la Mostra del Nuovo Cinema Italiano che si svolge a
Zagabria, organizzata dalla Federazione Italiana dei Circoli del Cinema (FICC),
in collaborazione con il Circolo del cinema Lumière di Trieste e con il
contributo dell’Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia.
Un secondo anno che in realtà è un terzo, visto che già nel 2005 si era
tenuta – grazie soprattutto al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia
– una sorta di “edizione zero”, che dimostrava che era possibile
organizzare una manifestazione del genere nella capitale croata. “Ciò – sostiene Paolo Minuto, direttore artistico della
Mostra e presidente nazionale della FICC - è da considerarsi un piccolo
successo che prelude a un consolidamento dell’appuntamento, fatto di visioni e
riflessioni sull’attualità del cinema italiano, da condividere e confrontare
con le valutazioni e le reazioni del pubblico, degli studiosi e della critica
croati”.
La
Mostra si svolge dal 12 al 17 novembre presso il cinema Tuškanac,
con il supporto dell’HFS (Hrvatski Filmski Savez, l’Associazione Croata dei
Cine Club) e del locale Istituto Italiano di Cultura. Quest’anno la selezione
ha dovuto fare a meno di tre titoli affermatisi nell’annata cinematografica
appena conclusa: “La sconosciuta” di Giuseppe Tornatore, “L’amico di
famiglia” di Paolo Sorrentino e “N – Io e Napoleone” di Paolo Virzì.
Film che rappresentano conferme di autori riconosciuti, ma
non sono in grado di spostare i termini della riflessione attuale sul cinema
italiano nuovo, presente e futuro prossimo. E difatti il titolo della
Mostra è “Cinema italiano prossimo nostro”. A rappresentare questo tipo di
registi ci sono “La stella che non c’è” di Gianni Amelio,”Lettere dal
Sahara” di Vittorio De Seta e “La Madonna in cielo la matre in terra” di
Luigi Di Gianni. Tre autori dell’Italia Meridionale che si confermano vivaci e
innovativi ancora una volta. Amelio e De Seta, in particolare, si confrontano
con l’altro, con lo straniero, visto dagli occhi degli italiani di oggi, pieni
di icone preconfezionate ma vuoti di reale conoscenza. Ai tre si aggiunge Vito
Zagarrio, che parallelamente alla sua carriera di docente universitario di
Storia del Cinema, è arrivato al suo terzo film a soggetto, “Tre giorni
d’anarchia”. Di Gianni e Zagarrio saranno ospiti della Mostra e terranno
anche una lezione all’Università di Zagabria.
Il
nuovo anche dal punto di vista autoriale anagrafico, cioè il “prossimo
nostro”, è rappresentato da opere prime, seconde o terze, per dar conto al
pubblico croato di quanti giovani e nuovi autori si componga il cinema italiano,
di quanti nuovi fermenti linguistici, ma di quanta poca conoscenza ci sia di
essi nella stessa Italia. “Jimmy della collina” di Enrico Pau e
“Sfiorarsi” di Angelo Orlando infatti in Italia ancora non hanno trovato
uscita nelle sale. Gli altri titoli, di esordienti, rappresentano quattro
modalità narrative diverse: il documentario etnico musicale narrativo ne
“L’orchestra di Piazza Vittorio” di Agostino Ferrente, il racconto su
livelli temporali diversi ne “L’estate di mio fratello” di Pietro
Reggiani, una scelta linguistica che sfiora il documentarismo ne
“La rieducazione” di Alfonsi, Fusto e Malagnino, il racconto a
episodi in “4-4-2, il gioco più bello del
mondo” di Carrillo, Cupellini, Johnson e Lagi.
Inoltre, con due documentari, realizzati da un autore già noto come Vincenzo Marra, “L’udienza è aperta” e da due esordienti, Parenti e D’Anolfi, con “I promessi sposi”, si mostra l’Italia di oggi nella vita quotidiana, in casi legati ad eventi importanti per chi li vive: un processo e la scelta di sposarsi in Comune o in chiesa.
“Quando
il fuoco si spegne” di Ivan Gergolet e “Baiano” di Elisabetta Bernardini
stanno in questa selezione a dimostrare la vitalità del cortometraggio dei più
nuovi autori del cinema italiano, di cui occorre apprezzare la maturità
linguistica evidenziata nell’approccio al racconto filmico breve. Il corto di
Ivan Gergolet, trentenne di Monfalcone (GO), in 14 minuti senza dialoghi
racconta la storia di una contadina che vive da sola sul Carso, sempre
indaffarata nei suoi lavori quotidiani, ma che al calar della sera riapre una
ciclica lotta contro il suo lontano passato, dal quale non è mai riuscita a
liberarsi: quello delle prigioni fasciste e della deportazione ad Auschwitz. La
protagonista è interpretata da Vilma Braini, anch’essa reduce da un campo di
sterminio.
Ed
è un evento speciale a completare il panorama artistico della Mostra, legato
anch’esso al Friuli Venezia-Giulia che apporta anche quest’anno un
contributo artistico, oltre che un sostegno concreto, attraverso il lavoro del
Circolo del cinema Lumiere di Trieste. Si tratta del documentario “Pasolini
prossimo nostro” – a cui si richiama il titolo stesso della Mostra – che
riguarda Pier Paolo Pasolini e una sua lunga intervista sul set di “Salò o le
120 giornate di Sodoma”, il suo ultimo film prima di essere barbaramente
ucciso. La regìa di questo documentario consiste nel
montaggio di materiali filmati d’archivio piuttosto che in quella tradizionale
su un set, ed è firmata da Giuseppe Bertolucci, un autore da decenni
interessante e defilato rispetto alla ribalta dell’informazione di massa, che
si dedica molto anche al teatro in questi anni non facili per le produzioni di
spettacolo in Italia.
Film in programma:
Lunedi 12 novembre:
ore 16:30 - Facolta'
di filosofia, Dipartimento di italianistica, ospite Luigi di Gianni
ore 18.30 - L’udienza è aperta (2006) di V. Marra
ore 19.45 - La madonna in cielo e l’utero in terra (2006) di
L. Di Gianni
ore 21.00 - La stella che non c’è (2006) di G. Amelio
Martedi 13 novembre:
ore 18.30 - L' estate
di mio fratello (2005) di P.
Reggiani
ore 21.00 - L'
orchestra di Piazza Vittorio (2006) di
A. Ferrente
Mercoledi 14 novembre:
ore 15:00
- Accademia di Arte Drammatica di Zagabria, ospite Vito Zagarrio
ore 18.30 - La rieducazione (2006) di D. Alfonsi, A.
Fusto, D. Malagnino
ore 21.00 - Tre giorni di anarchia (2004) di V. Zagarrio
Giovedi 15 novembre:
ore 18.30 - I promessi sposi (2007) di M. D’Anolfi, M. Parenti
ore 21.00 - Lettere dal
Sahara (2006)
di Vittorio de Seta
Venerdi 16 novembre:
ore 18.30 - Baiano (2005) di E. Bernardini
ore 18.45 - Quando il
fuoco si spegne (2006)
di I. Gergolet, ospite Ivan Gergolet
ore 19.15 - Pasolini prossimo nostro (2006) di G. Bertolucci,
ospite Andrea Crozzoli
ore 21.00 - Jimmy della collina (2006) di E. Pau
Sabato 17 novembre:
ore 18.30 - 4 – 4 – 2 (2006) di M.Carrillo, C.Cupellini,
R.Johnson, F.Lagi
ore 21.00 - Sfiorarsi (2006) di A.Orlando
Le proiezioni si
svolgono al Cinema Tuškanac
Federazione
Italiana Circoli del Cinema / Hrvatski Filmski Savez / Circolo Lumière –
Trieste
Istituto
Italiano di Cultura di Zagabria / Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato
alla Cultura
Università
per stranieri Dante Alighieri – Reggio Calabria / Università di Zagabria –
Dipartimento di Italianistica