L’ESAME DI MATURITA’

(Ispit zrelosti) di Predrag Delibašić - Serbia e Montenegro, 2004

Predrag Delibašić, un professore della Facoltà d’Arte Drammatica di Belgrado ormai in pensione, torna nella nativa Sarajevo, dove si è diplomato nel 1947, superando il cosiddetto esame di maturità.

Siamo nell’agosto del 2004. 17 anni fa, nel 1987, lui ed i suoi compagni hanno festeggiato il 40° anniversario del loro diploma. Poi hanno deciso di incontrarsi ogni cinque anni. Il loro successivo incontro avrebbe dovuto avvenire nel 1992. In quell’anno però Sarajevo ed i suoi abitanti erano sotto assedio, presi di mira dall’artiglieria pesante, dai mortai e dai cecchini. Per la generazione del professore, festeggiare l’anniversario dell’esame di maturità è diventata un’impresa impossibile.

Ora il professore torna a Sarajevo per cercare i suoi compagni e porre a chiunque di loro riesca ad incontrare la stessa domanda: hai mai pensato, quando facevi l’esame o quando festeggiavi il 40° anniversario, che la Jugoslavia si sarebbe smembrata così, se e come abbiamo superato quest’esame di maturità…?

Il regista

Predrag Delibašić, nato a Sarajevo il 10 ottobre 1928. Diploma dell'Istituto di Cinematografia di Belgrado, diploma del Dipartimento di Regia dell'Accademia d'Arte Drammatica di Belgrado (1953), diploma del Dipartimento di Regia del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma (1959). Regista e sceneggiatore di documentari, prodotti da »Slavija film« di Belgrado, »Zora film« di Zagabria, »Zeta film« di Budva, »Dunav film« di Belgrado, Radio-TV Montenegro, A.N.P.I. Pesaro, EDISON Parma. E' stato uno dei fondatori nonché il direttore del Centro d’iniziativa culturale, co-fondato dall’Università dell’Arte di Belgrado e dall’Università di Urbino (1970-1974). Ha diretto e co-diretto numerosi film e servizi per la televisione incentrati sulla cultura italiana in generale, nonché filmati vari per i programmi di TV Belgrado e TV Novi Sad. Ha diretto ed adattato circa 20 commedie e programmi sul teatro, per Radio Belgrado. Ha inoltre effettuato numerosi saggi e studi critici sul cinema apparsi sulla stampa jugoslava ed estera.

 

ELLENOFONIE. Voci dalla Calabria Greca

di Francesco Cerra e Valentina De Grazia - Italia, 2003

Il film racconta le impressioni di un viaggio sulla natura della Calabria Greca. con apparente semplicità la narrazione segue un duplice percorso nell’intrecciare storie di uomini e luoghi, di suoni e colori tra passato e presente, tra memoria e oblio. Dalla musica alla danza, dalla religione alla vita quotidiana, le voci antiche della minoranza linguistica ellenofona, attraversano i secoli creando lo spirito dei borghi dell’Aspromonte Jonico meridionale.

Questo breve diario per immagini tenta di racchiudere un tempo ed uno spazio in un insieme suggestivo volto ad esaltare la sacralità (in)sostenibile del rapporto uomo-natura e testimoniare la lenta dissoluzione dell’identità linguistica e simbolica.

I registi

Francesco Cerra, scultore, pittore, regista teatrale e cinematografico. Vive e lavora a Viterbo dove ha fondato l’Associazione Culturale Frisigello per la promozione dell’arte e del cinema documentario.

Valentina De Grazia, giornalista pubblicista calabrese, si occupa di comunicazione culturale e sviluppo locale. E’ attrice e regista teatrale che sperimenta nuovi metodi di messa in scena attraverso il linguaggio multimediale.

 

TI VEDRANNO A COSENZA

di Pino La face - Italia, 2005

Tanti documentari ci hanno presentato un mondo di industriali, politici, artisti arrivati al successo fuori dai confini nazionali. Ma per conoscere bene gli emigranti bisogna frequentare le loro strade e i loro locali. Bisogna introdursi discretamente nelle loro case, in compagnia di una piccola telecamera usata come un taccuino, senza alcuna velleità artistica, descrivendo luoghi e persone e cercando di evidenziare soprattutto i cambiamenti, quelli che stanno portando alla progressiva e inesorabile scomparsa della cosiddetta “italianità”, un mondo in via di dissolvimento animato da malinconici cantanti sulla via del tramonto, da anziani DJ radiofonici che incrementano i loro guadagni assecondando le velleità artistiche di patetici aspiranti cantanti che si esibiscono nei locali italiani tra l’ilarità dei presenti. Anche le sequenze apparentemente più comiche nascondono la realtà di un mondo in putrefazione, un mondo di vecchi illusi, umanamente straordinari.

Premio speciale della giuria al festival nazionale “Immagini a confronto”.

Il regista

Pino La face è nato nel 1967 a Reggio Calabria, ove vive. Ha studiato regia e sceneggiatura e lavora nel campo video giornalistico e come autore e regista di programmi televisivi a sfondo gastronomico. Come batterista al seguito di un gruppo musicale, ha frequentato le comunità italiane all’estero. E’ nata così l’esigenza di raccontare le loro storie, con Americalabria (2003), ciclo di cinque cortometraggi per la televisione, Ti vedranno a Cosenza (2005), e con un film sugli italiani d’Australia, in lavorazione.