NON E' GIUSTO Italia, 2001 (100' - colore) Regia: Antonietta De Lillo Sceneggiatura: Mattia Betti, Antonietta De Lillo Interpreti: Daniel Prodomo, Maddalena Polistina, Antonio Manzini, Valerio Binasco, Lucia Ragni, Monica Nappo, Antonella Stefanucci, Rosa Di Brigida. |
Napoli, d'estate. Sofia
e Valerio - nella fase di passaggio tra infanzia ed adolescenza - sono in attesa
di partire per le vacanze, entrambi in balia degli umori e confusioni dei
genitori. L'attesa si rivelerà più lunga del previsto. Nella città assolata e
semi deserta i due ragazzini imparano a conoscersi e capirsi, scoprendo come si
può guardare il mondo dei grandi con distacco e ironia.
Antonietta De Lillo
nel suo nuovo film ci chiede di avere una maggiore attenzione (che non vuole
dire comprare giocattoli o indumenti firmati) verso i nostri figli. Che ci
guardano e chiedono da noi un po’ più di coerenza. Antonietta De Lillo, dopo
due lungometraggi pluripremiati ha sperimentato diversi tipi di linguaggio
visivo. Ora torna al cinema con un soggetto che interpella direttamente il mondo
degli adulti.
Qual è stata la
molla che l’ha spinta a trattare questi temi?
L’ho trovata nel
partire dall’oggi, dal mondo di noi adulti e dal nostro smarrimento. E mi
sembra che sia un film che arriva al momento giusto nella mia carriera.
Mescolando fantasia e quotidianità ho dato vita a dei personaggi che non
sembrano scritti e ho trovato in ciò la collaborazione degli attori.
L’«attrice»
Napoli, che è importante nel film, come si è comportata?
Direi bene. Napoli è
la mia città, la città della mia infanzia. Non è stato difficile trovare una
Napoli atipica e un po’ borghese di cui mostrare non il folklore ma la
bellezza.
Vedendo Non è
giusto viene da pensare a I bambini ci guardano di De Sica. Secondo lei oggi
qual è la mancanza più grave che i genitori compiono nei confronti dei
bambini?
Secondo me è la
mancanza di rispetto verso se stessi. A proposito di De Sica, che amo
moltissimo, il suo film trattava temi molto forti. Il mio film ne assume lo
sguardo ma descrive una quotidianità forse anche più pericolosa perché i
nostri bambini sono spesso inconsapevoli di crescere senza un modello e questo
è pericoloso.
Uno dei bambini del
film passa moltissime ore davanti al televisore. Cosa pensa del mezzo
televisivo?
Penso che contribuisca
alla solitudine dei più piccoli e anche alla nostra, intesa come mancanza di
comunicazione.
Lei ha due figlie
piccole. Le dicono mai: «Non è giusto»?
Le dirò che per il
film ho attinto più dalla mia memoria che non dalle esperienze delle mie
figlie. In particolare per quanto riguarda l’attenzione a quelle piccole o
grandi distrazioni, a quel ‘niente’ che però ha un riflesso sul mondo dei
più piccoli.
(Giancarlo Zappoli)
Antonietta De Lillo
(Napoli, 1960) inizia a lavorare come assistente operatore, al cinema e in
televisione. Fonda la società di produzione Angio Film e realizza i primi
lungometraggi di fiction: Una casa in bilico (1985), premiato a Taormina,
e Matilda (1990). Nel 1992, insieme al gruppo Teatri Uniti e alla Angio
Film, produce l'opera prima di Mario Martone, Morte di un matematico
napoletano. Fonda il centro di produzione Megaris e si dedica al
video-ritratto, firmando: Angelo Novi fotografo di scena (1992), Promessi
sposi (1993), La notte americana del dottor Lucio Fulci (1994), Ogni
sedia ha il suo rumore (1995), Viento 'e terra (1996). Torna, nel
1995, al lungometraggio con Racconti di Vittoria, e due anni più tardi
realizza Maruzzella, episodio del film collettivo I Vesuviani.
Dopo Non è giusto, nel 2003 è uscito Il resto di niente.