Con Lontano dal paradiso Todd Haynes rievoca il classico melodramma hollywoodiano degli anni ‘50. Cathy Whitaker (Julianne Moore) e suo marito Frank (Dennis Quaid) in apparenza hanno un matrimonio perfetto: vivono in un bel quartiere di Hartford in Connecticut, in una bella casa ed hanno due figli sani e belli. Mentre Frank sale con successo la scala gerarchica nel suo lavoro, Cathy si occupa della casa e della famiglia. Tuttavia Cathy sente che qualcosa nel suo matrimonio non va: Frank si ferma fino a tarda notte sul lavoro, passa sempre meno tempo in famiglia, beve e si comporta in modo strano. Portandogli la cena sul lavoro, una sera Cathy scopre qualcosa di sconcertante… suo marito si sta baciando con un altro uomo. Cathy cerca di convincere Frank a curarsi. Per salvare matrimonio e famiglia, Frank inizia ad andare dallo psichiatra. Cathy tenta di conservare il buonumore e l’ottimismo, ma sottoposta ad un forte stress emotivo, inizia a dare segni di cedimento e si rende conto di non avere nessuno con cui sfogarsi. Per una serie di coincidenze si confida con Raymond Deagan (Dennis Haybert), il suo giardiniere di colore, e la sua intelligenza e sensibilità l’attraggono sempre di più: i loro frequenti incontri danno vita in città ad una marea di pettegolezzi e i Whitaker temono che il loro segreto venga alla luce…

Presentato in concorso al Festival del Cinema di Venezia, dove a Julianne Moore è stato assegnato il premio per la miglior attrice, il film ha vinto diversi premi e ha ottenuto 4 nomination ai Golden-Globe (miglior attrice drammatica, miglior attore non protagonista, sceneggiatura, colonna sonora originale) e 4 nomination agli oscar (miglior attrice protagonista, miglior fotografia, miglior colonna sonora originale, miglior sceneggiatura originale).

Todd Haynes è nato a Los Angeles, si è diplomato alla Brown University in arte e semiotica per poi trasferirsi a New York, dove ha fondato la Apparatus Productions, organizzazione no profit per il sostegno dei film indipendenti. Per il suo primo cortometraggio, ha scritto una sceneggiatura dal titolo Assassins: A Film Concerning Rimbaud (1985) (Assassini: un film su Rimbaud). Il suo secondo cortometraggio si intitola Superstar: The Karen Carpenter Story (1987) (Superstar: la storia di Karen Carpenter), in cui usando Barbie e Ken rappresenta il popolare duo di cantanti Karen e Richard Carpenter. Il film ebbe un certo successo ai festival, finchè Richard Carpenter non riuscì ad ottenerne il ritiro dalle sale. Successivamente Haynes si è dedicato alla sceneggiatura e regia del suo primo lungometraggio Poison (1991). Nonostante la critica lo avesse bollato come pornografico, il film vinse il gran premio della regia al Sundance Film Festival. Due anni dopo gira il lungometraggio televisivo Dottie Gets Spanked (1993). In Safe (1995), che rappresenta un punto di svolta nella sua carriera cinematografica, collabora per la prima volta con Julianne Moore. Il sucessivo Velvet Goldmine (1998) è un tributo ai selvaggi anni ‘70 e al glam-rock ed ha ottenuto diversi premi e menzioni, fra le quali anche una nomination all’Oscar.