IL CAIMANO

Italia, 2006 - 112' colore

Regia: Nanni Moretti

Sceneggiatura: Nanni Moretti, Francesco Piccolo e Federica Pontremoli

Con: Silvio Orlando, Margherita Buy, Jasmine Trinca, Nanni Mnoretti, Giuliano Montaldo, Michele Placido, Cecilia Dazzi.

 

Per anni appassionato di film-spazzatura (Cataratte, Maciste contro Freud, Mocassini assassini), il produttore Bruno Bonomo è pieno di debiti, ipoteche e in rotta con Paola, moglie amatissima che gli ha dato due figli e vuole separarsi. Quando riceve da una giovane regista  una sceneggiatura su un imprenditore miliardario che fonda un partito e diventa capo del governo, lui che “de sinistra” non è, s’affanna a trovare gli euro per finanziarlo, ma non ci riesce perché tutti lo abbandonano. Il caimano  – appellativo coniato dall’aguzzo Franco Cordero – è anzitutto un film sul cinema , la storia di un film da fare. Diseguale e disomogeneo fin che si vuole, ma è difficile negare l’originalità di questo esempio di metacinema.

 

Dopo una mala partenza (col peggio di quella commedia all’italiana che fin da giovane N. Moretti ha sempre irriso) arriva benissimo al bersaglio con un duro finale fantapolitico di anticipazione. Lungo il triplice percorso (cinema, vita privata, politica) s'incontrano 4 Berlusconi: il caimano di E. De Capitani (ottimo nell'evitare la facile caricatura); quello di M. Placido (scontato), quello vero di Arcore (due delle sue diverse componenti) e quello che, sfidando la verosimiglianza, impersona lo stesso Moretti: tragico e non annunciato, perché troppo spazio s'è dato alla nevrosi dell'abbandono che pur vanta una bella invenzione registica (la tenera sequenza dei sorpassi in auto tra i due coniugi). Film su Berlusconi, ma non ancora sul berlusconismo a meno che non si voglia mettergli in conto anche la diffusa crisi dei rapporti di coppia: il microcosmo del cinema conta poco come riflesso della degradata società civile. Un S. Orlando da premio. Improbabile, ma efficace il faccendiere polacco di J. Stuhr, portaparola dell'autore.

Il Morandini (Zanichelli, Bologna 2007)

 

Sono due persone normali, Bruno e Paola, discrete, private, educate, non appariscenti, profondamente “morettine”: Silvio Orlando e Margherita Buy, praticamente al naturale, e bravissimi. Fuori, c’è “il caimano”, ovvero Silvio Berlusconi, intrattenitore e politico funambolico, sulla cui ascesa vuole fare un film una giovane regista esordiente che, come ultima spiaggia, porta la sceneggiatura a Bruno. Un film dove l’eroe è cattivo (come «Gian Maria in Indagine su un cittadino», sottolinea Michele Placido - in arte Marco Pulici - interpellato per la parte, e che vorrebbe renderlo, com’era Volonté, “affascinante”), dove si vanno a toccare i nervi scoperti degli ultimi vent'anni di faccende, vizi, nani e ballerine italiani, dove alla fine “l'eroe”, forse, perde. «Perché, per il tuo primo film, non scegli qualcosa di più personale?», chiede Bruno preoccupato alla giovane autrice. «Ma questo è personale!», ribatte lei che, non a caso, vive serenamente in coppia con una donna, insieme alla quale hanno “fatto” (in Olanda) una bambina.

(Emanuela Martini, “Film Tv”)

 

Filmografia di Nanni Moretti (lungometraggi): Io sono un autarchico (1976); Ecce Bombo (1978);  Sogni d’oro (1981); Bianca (1983); La messa è finita (1985); Palombella rossa (1989); Caro diario (1994); Aprile (1998); La stanza del figlio (2001); Il caimano (2006).