Gina Roma, Luciano Piani e Dunio Piccolin

AL NOF FILO’ "DUE REALTA’ E UN MITO"

(L’Amico del Popolo, 04.09.1999, n.35)


Continua al Nof Filò la mostra di pittura e grafica "Due realtà e un mito", rassegna inaugurata ai primi di agosto che si potrà visitare fino a lunedì 6 settembre.

In esposizione le opere della nota pittrice trevigiana Gina Roma che in questa occasione ha presentato alcuni dei suoi numerosi lavori, realizzati in oltre cinquant’anni di attività.

A Cencenighe Gina Roma è presente insieme a Luciano Piani e Dunio, artisti agordini che hanno avuto modo di farsi apprezzare anche al di fuori del comprensorio.

La mostra organizzata dalla Pro Loco di Cencenighe con il patrocinio del Comune è coordinata da Luigina Bortolatto e Bepi Pellegrinon.

Significativo il titolo della manifestazione che metaforicamente può essere avvicinato ad un universo in cui i tre artisti gravitano in maniera armonica dando vita ad un’atmosfera carica di colori e di valori simbolici.

Il "mito" è Gina Roma, eclettica artista di Oderzo diplomata all’Accademia di Belle Arti di Venezia, allieva di Saetti per la pittura e di Giuliani per l’incisione, maestri che l’hanno avvicinata in diverse epoche a nomi tuttora celebri nel panorama culturale internazionale come Sassu, Comisso, Valeri. Un’artista che ha avuto modo di partecipare nella città lagunare a diverse Biennali ed a Roma ad alcune Quadriennali, evento non certo frequente per chi opera nel mondo dell’arte.

Numerose le personali e collettive allestite in Italia e al di fuori dei confini nazionali.

Di Gina Roma si ricorda il suo prestigioso incarico ricoperto nel 1961 quando venne chiamata a rappresentare l’Italia alla Biennale Internazionale di San Paolo del Brasile senza contare, dodici anni fa, la sua nomina a Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti artistici. Il suo credo artistico, la sua poetica può essere racchiusa in una sua recente affermazione: "ciò che mi preme maggiormente è esprimere, nel miglior modo possibile e con tutti i mezzi a disposizione, le mie emozioni, i sentimenti, i miei pensieri." Un divenire tutt’uno con la tela, con i colori, con i pennelli fino ad immedesimarsi.

E’ proprio questo suo modo di concepire l’arte che fa di lei una delle esponenti più in vista nel panorama culturale italiano.

"Le opere che ho realizzato rappresentano il diario della mia vita" ha spiegato Gina Roma ospite per qualche giorno in Agordino.

Accanto al "mito" due realtà, quella di Luciano Piani e del ventinovenne artista falcadino Dunio Piccolin.

Piani, artista alleghese di provata esperienza e con diversi riconoscimenti conferitigli in più occasioni, è presente al Nof Filò con una serie di opere grafiche.

Lavori scelti ed esposti secondo un percorso lineare e ben definito che mette in rilievo il forte realismo che scava nei misteri più reconditi della condizione umana, spesso impenetrabile ma vista da Piani con una certa ironia.

Non meno interessante l’opera di Dunio, allievo tra l’altro di Vico Calabrò, che vanta una preparazione di tutto rispetto essendosi diplomato qualche anno fa all’Accademia di Belle Arti di Venezia.

Nonostante la giovane età Dunio si è fatto apprezzare anche in ambienti artistici di fuori provincia per la forte personalità espressiva e un lirismo che traspare dal tratto grafico e dai toni carichi di messaggi e significati.

Una rassegna di indubbio valore che costituisce una ghiotta occasione per avvicinarsi ad un mondo, quello dell’arte, che rivela sempre lati insoliti e difficilmente è racchiudibile in stereotipi.

Luisa Manfroi