"Gramarzé begn tant"

per la grammatica "de Rocia"

E' stato stampato l'imponente lavoro della maestra Irma De Pian: una grammatica del ladino della Pettorina

(L’Amico del Popolo, 04.02. 1998 n. 14)

 

Gramarzé‚ begn tant, maestra Irma, da pèrt de la jent de la Val Petorina e de duc chi che daida a sburlé ite el grief ciar ladin.

Con queste parole Andrea De Bernardin, presidente dell'Union di Ladins de Rocia, ha voluto pubblicamente ringraziare Irma De Pian, autrice della pubblicazione "Il ladino della Val Pettorina - La grammatica" (Tipografia Piave).

Un lavoro fresco di stampa che può essere considerato un punto di riferimento per lo studio del ladino rocchesano.

Un lavoro impegnativo quello della maestra Irma che nel suo studio ha affrontato in maniera sistematica le caratteristiche grammaticali della parlata locale: dall'alfabeto agli avverbi, dagli aggettivi ai verbi.

La pubblicazione contiene inoltre alcuni testi scritti in ladino di Rocca Pietore degli anni quaranta.

Una testimonianza preziosa per lo studio del dialetto e per la conservazione di espressioni dialettali che rischiano altrimenti di cadere in disuso.

La presentazione del libro è curata da Laura Vanelli, docente di linguistica ladina all'Università di Padova.

Un contributo, quello dato dalla maestra Irma, che l'Union dei Ladins de Rocia ha voluto sottolineare in un documento.

"Da alcuni giorni - ha scritto De Bernardin - abbiamo avuto il grande piacere di prendere visione della pubblicazione di Irma De Pian.

Man mano che ci inoltravamo nella lettura, ci siamo resi conto, dell'enorme importanza dell'opera e del grande e meticoloso lavoro svolto dalla maestra Irma, nostra concittadina.

Desideriamo pertanto porgere all'autrice, a nome di tutta la popolazione ladina della Val Pettorina i pi- sentiti e vivi ringraziamenti per averci donato un'opera di tale importanza, frutto della sua costante dedizione alla nostra causa ladina.

Speriamo che questo sia di esempio e di sprone per tutta la nostra popolazione e possa contribuire a mantenere sempre viva la nostra lingua, cultura e tradizione ladina."

Luisa Manfroi