Fino al 30 agosto 1998

UN’ESPOSIZIONE A CANALE

DEDICATA A PAPA LUCIANI

In mostra le miniature realizzate

da Achille Fontanive (*)

(L’Amico del Popolo, 29.08.1998 n. 34)

 

"Dedico a Papa Luciani questa mostra museo quale ricordo della nostra e della sua infanzia ricordando gli anni che passò nel suo paese natale, il ventesimo anniversario della sua elezione a Papa e il sessantesimo anniversario del giorno in cui mi donò il suo sangue. Nel lontano 1938 don Albino Luciani mi donò il suo sangue in un momento di tanto bisogno e mi aiutò a sopravvivere, io per Albino ero soltanto un ragazzo del suo paese e lui fu uno dei primi donatori di Canale (...)".

Con queste parole, riportate in un manifesto della mostra, Achille Fontanive ha voluto ricordare Papa Luciani nel ventennale della sua scomparsa.

Uno documento che campeggia all'interno di un locale della Casa del Popolo a Canale che ha ospitato dal 19 luglio al 30 agosto una serie di lavori d'intaglio realizzati dallo stesso Fontanive.

Dodici opere ognuna delle quali rappresenta riproduzioni di edifici che hanno un particolare significato storico e affettivo per il paese della valle del Biois: la casa natale di Papa Luciani (prima opera realizzata da Fontanive), le chiese di Canale e di San Simon, la Casa delle Regole, Casa Donati con la caratteristica "passeggiata" (edificio abbattuto agli inizi degli anni ottanta), il mulino di via Soia (modello che è costato all'autore il maggior numero di ore di lavoro), i tipici tabià che caratterizzano la fisionomia urbanistica del paese.

Riproduzioni eseguite con pazienza certosina in venti anni di lavoro per un totale di diciottomila ore. Modelli realizzati interamente a mano con una particolare lavorazione a merletto utilizzando legno di acero e noce.

La passione di Achille Fontanive per l'intaglio è nata ancora negli anni dell'infanzia.

Determinante l'incontro con Piere Teto (Pietro Zus), anziano di Canale che con scaltrita abilità sapeva trarre dalle radici di spino statuine, figure di santi, di singolare suggestione.

Un "colpo di fulmine" che lo ha fatto avvicinare alla tecnica dell'intaglio.

Fontanive, classe 1922, ricorda ancora il primo temperino acquistato alla sagra di San Giovanni che è divenuto il suo strumento di lavoro utilizzato ancora oggi nonostante la lama si sia consumata a causa del frequente uso. Sono pure ben vive nella sua memoria le ore passate ad esercitarsi con pezzi di aonìz^ (ontano) mentre le mucche erano al pascolo.

"A quella età - dice - avevo capito che il legno aveva un'anima e che avrei potuto realizzare tanti e tanti modelli in miniatura che venivano regalati o venduti per qualche soldo ai turisti del mio paese." Quando Fontanive intraprese il mestiere di sarto, nel 1943, il temperino venne messo da parte per un lungo periodo.

"La mia professione - continua - mi vedeva impegnato tutto il giorno rendendo impossibile dedicarmi al lavoro di intaglio."

L'elezione a Pontefice di Albino Luciani nel 1978 è stata la scintilla che ha spinto il sarto di Canale a riprendere in mano legno e temperino.

"Una spinta che mi ha portato a riprodurre la casa natale del Papa come era in origine prima del restauro del 1955.

Un ricordo dell'infanzia del Pontefice al quale volevo fare omaggio e la cui morte mi ha tuttavia impedito di donare.

Da quel giorno - conclude Fontanive - non mi sono più fermato e una dopo l'altra ho portato a termine le dodici opere. Ognuna di esse è un pezzo di storia del mio paese."

Luisa Manfroi

(*) Il signor Achille Fontanive è deceduto nell’agosto 2000. In ricordo della sua persona dedico questo articolo.