Sito personale di
Luis Montaño

titolo

 

MEDJUGORJE
"Medjugorje è il centro spirituale del Mondo"
(
Giovanni Paolo II°)

<< HOME << << Medjugorje << << i miei pellegrinaggi <<

 

 

Luis Montaño - testimonianza

A Medjugorje  con Nada,  14 – 18 agosto 2013

 

 

 

(Onigo TV,  martedì 10 settembre 2013)

Ciao, è passato quasi un mese dall’ultimo pellegrinaggio a Medjugorje, e non riesco più a non raccontarlo, non ce la faccio a tenerlo solo per me e per pochi altri. Eccomi quindi a scrivere questo racconto, per te che stai leggendo ora.

A gennaio io e la mia amica Nada avevamo deciso di andare assieme in pellegrinaggio. Ci eravamo conosciuti due anni prima, a Medjugorje, in occasione del mio precedente pellegrinaggio (Pasqua 2011), ed è nata una splendida amicizia. Inizialmente avevamo scelto di andare a Lourdes, ma poi la chiamata da Medjugorje era stata troppo forte per entrambi.

La mia situazione di salute, come previsto, sta peggiorando e si sta facendo critica. A primavera avevo parlato al neurochirurgo della mia intenzione di fare questo pellegrinaggio, e lui me l’aveva sconsigliato. Diceva che poteva essere pericoloso. Diceva che basta un piccolo aumento della massa (tumorale, non operabile) per avere conseguenze gravi. Questo in base all’esame fatto a gennaio, quindi erano già passati alcuni mesi e altri ne mancavano per agosto, periodo scelto da me e Nada per il pellegrinaggio.

Non me ne importava nulla, tanto qui o là sarebbe stata la stessa cosa: non ci sarà nulla da fare in ogni caso!

Quindi già a maggio mi ero iscritto. Avevo bisogno di andare là, è da due anni che non ci vado. La croce si è fatta troppo pesante e non ce la faccio più, volevo andare a Medjugorje a prendere forza ed energia per riuscire ad andare avanti. Avevo bisogno di andarci!

Mi ero iscritto subito per evitare ripensamenti e perché ero proprio convito e desideroso  di andare dalla mia Madonna. A luglio, mentre ero al mare, mi era arrivata una richiesta dal mio amico Michele, che conosco da tanti anni, abitavamo vicini. Lui non può camminare, è in sedia a rotelle dalla nascita. Sta facendo discernimento vocazionale. Aveva letto la storia di un rosario particolare, nell’ultimo libro di Paolo Brosio (anche io l’ho letta) e mi chiedeva se avevo in programma di andare a Medjugorje e, quando ci fossi andato, se gli potevo prendere un rosario come quello, fatto da “Ivo”, in legno d’olivo. E se possibile, farlo benedire. Come quello nel racconto di Brosio. Paolo aveva regalato questo rosario, benedetto, a un nuotatore famoso che si era ammalato di tumore. Il nuotatore l’aveva messo al collo e il rosario aveva iniziato a trasudare olio e bagnargli il collo.  Dopo qualche settimana era guarito miracolosamente, e il rosario si era seccato.

Tornato a casa dal mare avevo scritto a Michele che mi faceva una richiesta impossibile, perché non conosco Ivo, non so dov’è il suo negozio, e nel paese che mi aveva indicato (Biakovici) ci sarei andato solo di passaggio per salire sul Podbrdo (la collina delle apparizioni). Ma vista la mia situazione di salute, non sarei andato sul Podbrdo e quindi neanche a Biakovici.

In più la benedizione: non c’era in programma di andare a nessuna apparizione della Madonna, quindi mi era impossibile farlo benedire. Per chi non lo sa: è noto che durante l’apparizione la  Madonna benedice tutte le persone presenti, in particolare gli ammalati, e gli oggetti sacri che le persone portano con sé.

Ho sempre avuto presente la richiesta di Michele, ero desideroso di soddisfare la sua richiesta, ma sapevo che era impossibile. Ci pensavo, e basta. E glielo avevo anticipato.

Io invece avevo una richiesta mia per la Madonna: avere un segno della sua presenza reale, perché in dodici volte che sono stato lì, non ho mai visto nulla di straordinario, delle cose che molti affermano di aver visto (segni nel sole, raggi luminosi, sole che “balla” e diventa Ostia). Non ho mai avuto segni tangibili, e avevo detto alla Madonna che non ne ho bisogno per Credere, perché ho già avuto tanti segni di altro tipo. Però mi avrebbe fatto molto piacere, e felice, ricevere anche io uno di questi segni.

Bene.

A Medjugorie, il secondo giorno, col gruppo ci avevano portati ad ascoltare la testimonianza di IVO!! Allora, in pullman mentre andavamo alla testimonianza, avevo  raccontato a Nada della richiesta di Michele e le avevo chiesto, se possibile, di chiedere a Ivo un rosario.

Arrivati sul posto, Nada mi aveva fatto sedere su una sedia dicendomi: “Sei un privilegiato!” perché io ero seduto su una sedia comoda. Con schienale e poggia braccia. Quasi tutti gli altri su sgabelli di plastica.

Qui c’era il negozio con gli oggetti realizzati da Ivo, e avevo chiesto a Nada di prendere due rosari, fatti come le avevo spiegato, uno per Michele e uno per me.

Era tornata con due rosari, dicendomi: “Con le scritte non ci sono, ho preso questi”.

Va bene lo stesso!! Ero felice perché avevo il rosario per Michele. Mancava da farlo benedire, ma confidavo che fossero già benedetti, e Michele si sarebbe accontentato.

Che forte, però, avevo pensato. Non sapevo come andare al negozio di Ivo, e senza chiedere nulla mi ci avevano portato! Pazienza per la benedizione, dai!

Il terzo e ultimo giorno, a pranzo Nada mi aveva detto: “Ti dico una cosa, ma non dirla agli altri. Al  pomeriggio il gruppo andrà ad ascoltare la testimonianza di suor Emmanuel, e hanno scelto cinque del gruppo che invece andranno all’apparizione alla veggente Marja. Hanno scelto anche noi due!!”.

A me aveva preso un colpo! Emozionato, stupito, felice, pensavo al rosario da far benedire. Non riuscivo a dire nulla, ero paralizzato dall’emozione e Nada mi aveva chiesto: “Non sei felice?”. Certo che lo ero, ma non riuscivo a dire nulla! Bloccato.

L’apparizione era a Marja, che ha ancora l’apparizione quotidiana ed è lei che trasmette il messaggio del 25 del mese, era all’aperto, e c’era già molta gente in piedi che aspettava. Ma facevano passare per primi i malati, e così io Nada e un altro che ci aiutava eravamo passati avanti. Eravamo arrivati in uno spiazzo con le sedie pronte, e Nada mi aveva fatto sedere: “Siediti qui!”. Prima fila! Privilegiato! Lei al mio fianco aveva ceduto il posto a una persona in carrozzina, e si era messa seduta dietro di me, ma stava in piedi tenendomi le mani sulle spalle, o le braccia attorno al collo.

Faceva così per farmi sapere che era lì, presente, perché le avevo spiegato che essendo sordo e quasi cieco, se non ho il contatto fisico sono isolato anche in mezzo alla folla. Così  lei facendo in questo modo mi diceva “ sono qui”. Poi si era seduta.

Ad un certo punto mi aveva riferito: “Viene” cioè mi aveva informato che iniziava l’apparizione.

Io non vedevo e sentivo nulla, come sempre, quindi facevo un po’ fatica a capire cosa stava accadendo, quando iniziava effettivamente l’apparizione, cioè quando si interrompeva la preghiera e si faceva silenzio. Per me è sempre silenzio, ora.

Pensavo che fosse iniziata, e già da prima avevo iniziato io a parlare con la Madonna, le parlavo del libro che era quasi pronto e glielo regalavo, la ringraziavo per avermi aiutato a scriverlo e pubblicarlo, per l’ottima editrice con la quale mi intendo a meraviglia, e gliela affidavo. Le parlavo bene di Nada e le chiedevo di prendersi cura di lei. Le dicevo, come avevo già fatto nelle settimane precedenti, che in dodici volte che sono stato a Medjugorje non ho mai visto nulla di particolare, nessun segno di quelli che molti affermano di vedere. Avevo chiesto se, per favore, poteva dare un segno anche a me. Non per Credere, non ne ho bisogno dato che ho già innumerevoli segni di altro tipo, ma perché mi avrebbe fatto molto piacere.

Mentre stavo lì con l’apparizione forse in corso o  forse no, boh!! Nada mi aveva fatto fare il segno della croce. Finita l’apparizione? Boh! A quel punto avevo sentito un venticello fresco molto poco naturale e logico in quel momento. Come se si fosse aperta una botola di aria condizionata, davanti a me. Come stare in spiaggia in riva al mare investiti dalla brezza proveniente dal mare. Ma molto fresca. Fresco ma non fastidioso. Dopo un po’ ancora il venticello, e Nada che mi aveva fatto fare un altro segno della croce.

Il venticello era molto evidente, ma non sapevo cosa fosse! Dovevo chiedere  a Nada: l’apparizione era fra i due segni della croce? Sì, mi aveva risposto. Accidenti!!!! L’hai sentito anche tu il venticello fresco? NO!

L’avevo chiesto poi anche all’altro amico, e anche lui non aveva sentito nulla.  Eppure erano lì con me!

Era il segno! Avevo pensato e detto. Mi hanno creduto.

Sono stato molto felicissimo!! E’ stato un segno così dolce, una specie di carezza, un ringraziamento, una carezza, un bacio, un “Ci sono, sono qui!”. Grazie mille anzi di più.

Mi ha fatto ricordare di quando verso il 2004 e anche dopo, all’inizio della mia “riconversione”, giocavo a parlare con Dio e sentire le risposte nel vento, dicevo “Più forte, non ho capito” e il vento si rafforzava. Era un gioco, erano coincidenze. O forse no, boh!

Poi al ritorno a casa avevo scritto a Michele tutta la storia, perché volevo che capisse che anche se il rosario non era come lo voleva lui, era comunque speciale!

Ero poi andato a casa di Michele, che abita qui al mio paese, per consegnargli il rosario. Lui dopo averlo guardato un po’, aveva detto: “Le scritte ci sono, piccole ma ci sono. E’ giusto, è come lo volevo io”.

Nada non le aveva notate le scritte, e quando le avevo poi riferito che il rosario era giusto, aveva detto: “Sono stata guidata dalla Madonna”.

Io invece non sono stato guidato, sono stato proprio portato! Non ho fatto nulla, ho solo allungato la mano per prendere ciò che Lei mi porgeva.

Siccome mi è apparso troppo evidente tutto, a Michele avevo poi detto: “Non pagarmi nulla  per il rosario, te lo regala la Madonna e io metterò in conto a Lei!”.

Comunque costa pochissimo.

Questo è stato il fatto principale del pellegrinaggio, ma ci sarebbero da raccontare altre cose. Per esempio che al ritorno, in pullman, avevo fatto la mia breve testimonianza, volevo ringraziare pubblicamente Nada e dire qualcosa del libro, di cui una persona  aveva parlato. Fra le altre cose avevo detto: “Ho saputo che è stato citato il mio libro. In copertina c’è una frase che dice < Se piangi per avere perduto il sole allora non potrai vedere le stelle >. E’ bellissima questa frase. Ecco, io non devo piangere perché se per esempio adesso non piango, posso vedere una stella bellissima e luminosa. Sta qui di fronte a me e me, e mi sta tenendo il microfono”. Era Nada. Poi Nada mi aveva riferito che si erano commossi tutti (anche lei) al punto che avevano sospeso per qualche minuto le testimonianze, perché nessuno riusciva più a parlare.

Oppure potrei scrivere un libro su Nada, che è stata favolosa!

Oppure altre coincidenze, richiami a fatti precedenti.

Insomma, è stato veramente bello, tante volte mi ero emozionato. Ero sotto pressione, stressato per la mia condizione in aggravamento. Fragile, stanco, dalla commozione facile. Ma quel venticello. Che cosa era? Mi ha dato una forza interiore notevole. L’ha notato anche Nada, il cambiamento.

A Medjugorje la Madonna appare e opera veramente!! E’ un grande messaggio di speranza!

Ora mi dispiace, ma provo compassione per quelli che non credono a Dio, in Dio, alla  Madonna e alle sue apparizioni a Medjugorje.

 

Luis, 10 settembre 2013

 

 

Per qualsiasi informazione, curiosità,
 suggerimento o chiarimento
Non esitare a contattarmi:
< Luis M.  >

Visite dal 27 settembre 2002