MONTERONI DI LECCE
(Da Wikipedia)

Monteroni di Lecce (in dialetto salentino Muntruni) è una città di 13.677 abitanti della provincia di Lecce, distante dal capoluogo 7 km. Fa parte del Parco del Negramaro.

Storia:
Molto probabilmente il nome deriva da "Mons Tyronum" cioè "campo di addestramento" delle reclute romane che, all' epoca delle lotte di questi ultimi con le popolazioni salentine, si erano qui stanziate, e più precisamente nella vicina località detta "S. Filio" posta più in alto rispetto al territorio circostante. Prova ne sono gli scarsi ritrovamenti di alcuni cimeli, tra cui monete, risalenti appunto a quell'epoca. Sotto i Normanni fece parte della Contea di Lecce. Successivamente, nel 1250, Federico II cedette il casale ai feudatari De Cremona ai quali succedettero i Montoroni che lo detennero sino ai primi del '500 e che vi costruirono il primo nucleo dell'attuale Palazzo Baronale, simile più ad una piccola fortezza.
Fu sotto i Lopez Y Royo che il palazzo fu impreziosito, ampliato e trasformato in palazzo nobiliare dal gusto barocco: era il XVI secolo, l' epoca del fastoso "Barocco leccese". A loro si deve anche la costruzione della Torre dell'orologio e di due cappelle della preesistente Chiesa Matrice il tutto raccolto nell'attuale piazza I. Falconieri, cuore della cittadina. Il feudo venne soppresso nel 1806 e da allora il Comune di Monteroni seguì le vicende della storia nazionale.

Monumenti principali:
Il patrimonio architettonico annovera, oltre al già citato Palazzo Baronale, alla Chiesa Matrice (dedicata all' Assunta) e alla vicina Torre dell' Orologio anche il Palazzo del Municipio, risalente al XVII secolo. Vanno ricordate, come opere di architettura contemporanea, il "Velodromo degli Ulivi", circuito che nel 1976 ospitò i Campionati Mondiali di Ciclismo su Pista, il complesso dell' "Ecotekne", di recente costruzione e sede di alcune facoltà dell'ateneo leccese e la nuovissima "Casa dello Studente", ricavata da un'antica manifattura di tabacchi. Per queste ultime due opere, la cittadina ha recentemente ottenuto l' appellativo di "Cittadella Universitaria".
Tra i monumenti è da annoverare il Monumento ai caduti, posto al centro di Piazzetta Romano, dedicato ai caduti monteronesi durante le guerre della prima metà del Novecento.
Una grande lapide in pietra leccese, posta su Piazza Falconieri ricorda invece l'attività di rivoluzionario di Ignazio Falconieri, riproducendone una lettera ufficiale del 1799, risalente all'affermazione nel Meridione d'Italia della cosiddettaRivoluzione Napoletana.

Ville e casini nobiliari
Varie ville e casini patriziali furono costruiti nei secoli XV, XVI e XVII nelle campagne del territorio comunale e più precisamente nella cosiddetta "Valle della Cupa", vasta depressione del terreno che abbraccia vari comuni a sud-ovest di Lecce e da quest'ultima panoramicamente ben visibile.
Tra le tante costruzioni si possono citare: Villa Bruni (dimora storica in stile neoclassico, progettata da Raffaele Politi e ubicata appena fuori dall'abitato sulla strada per San Pietro in Lama), Villa Urselli (primo periodo liberty/Art Nouveau, anch'essa sulla via per San Pietro in Lama; nel giardino si trovano esemplari di cycas ultrasecolari), Villa Grassi (sulla via per Arnesano, edificata nel 1901 dall'architetto Raffaele Politi. Con la sua facciata stile Art Nouveau, una splendida fontana e il grande parco in cui è possibile ritrovare cycas alte anche 5 metri), Villa Saetta (che pare prendere il nome dal monaco omonimo, e la cui cappella ospita le salme di alcuni membri della famiglia nobiliare Lopez y Royo), Villa De Giorgi (ubicata in zona S. Filii; il primo illustre proprietario fu il tisiologo Gioacchino De Giorgi), Villa Romano (forse la più estesa, sempre sulla via per San Pietro in Lama) e Villa Carelli-Palombi (sulla via per il capoluogo, e dotata di un giardino ricco di piante esotiche, tra cui un immenso lauro canforo).

Toponomastica locale
Monteroni di Lecce conserva nella toponomastica popolare tracce evidenti dei suoi principali nuclei di espansione urbanistica oltre la piazza centrale (la chiazza per eccellenza: piazza Ignazio Falconieri). Pur non delimitabili con estrema precisione, di seguito vengono elencati i nomi dei rioni locali, ciascuno dei quali motivabile toponomasticamente.

Rione Assunta, nel quale è collocata la residenza universitaria "Casa dello Studente".
Cacari
Casparru
Cintuenzi
Cummenda
Focaliri
Petrosa
San Giorgiu
Sette Tuluri
Li Spierti
Spiritu Santu
Zzummari

Scuole Pubbliche
Istituto Comprensivo Primo Polo
Scuola dell'Infanzia "via Dalmazia"
Scuola Primaria "Edmondo de Amicis"
Scuola Primaria "via Gramsci"
Scuola Secondaria di primo grado "Ignazio Falconieri"
Istituto Comprensivo Secondo Polo
Scuola dell'Infanzia e Primaria "Gasparro"
Scuola Secondaria di primo grado "via Vetta d'Italia"
Scuole private
Scuola dell'Infanzia e Scuola Primaria "Oratorio san Giovanni Bosco"

Personalità legate a Monteroni di Lecce
Ignazio Falconieri, intellettuale e patriota settecentesco, promotore della rivoluzione napoletana. Ebbe come segretario personale Vincenzo Cuoco.
Giovanni Bernardini, scrittore, poeta e intellettuale. Monteronese d'adozione, è autore, tra gli altri, del romanzo Provincia difficile
Gennaro Simini medico e patriota del Risorgimento italiano
Ernesto Simini patriota e scrittore. Combattente della II Guerra Mondiale. Medaglia d'oro al Valor Militare
Graziano Pellè calciatore in forza all'AZ Alkmaar in Olanda.
Alessandro Camisa calciatore in forza al AC Varese.
Marcello Semeraro arcivescovo di Albano nel Lazio.

Trasporti e mobilità
Monteroni è dotata di una stazione ferroviaria. Situata in periferia, e gestita dalle Ferrovie del Sud Est, viene adoperata soprattutto da studenti pendolari per raggiungere le proprie sedi di studio nel capoluogo, Lecce.

Monteroni può essere raggiunta dal capoluogo tramite la Tangenziale Ovest di Lecce o tramite la Strada Provinciale.


Valle della Cupa
Porzione della pianura, intorno al capoluogo leccese, caratterizzata da una grande depressione carsica.
Grazie alla particolare bellezza delle campagne e del panorama, fin dal XV secolo l'area fu eletta dall'aristocrazia come luogo ideale per la villeggiatura, costruendo numerosissime ville.

I comuni della valle della Cupa sono: Lecce, Surbo, Campi Salentina, Squinzano, Trepuzzi, Novoli, Carmiano, Arnesano, Monteroni di Lecce, San Pietro in Lama, Lequile, San Cesario di Lecce, San Donato di Lecce, Cavallino, Lizzanello, Vernole.

Nell'ambito del progetto comunitario Leader II è stato fondato un gruppo di azione locale, chiamato Valle della Cupa.

Città gemellate
Lengnau, Svizzera

 


Ordinato sacerdote l'8 settembre 1971.

Il 25 luglio 1998 è eletto vescovo di Oria.

Docente di ecclesiologia presso la Pontificia Università Lateranense di Roma, nel 2001 papa Giovanni Paolo II lo ha scelto come segretario speciale della decima assemblea generale del Sinodo dei Vescovi.

Riceve l'ordinazione episcopale il 29 settembre 1998 dall'arcivescovo Cosmo Francesco Ruppi (coconsacranti: vescovo Domenico Caliandro, arcivescovo Donato Negro).

Il 1º ottobre 2004 è eletto vescovo di Albano.

È consultore della Congregazione per il Clero e nella CEI membro della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede, l'Annuncio e la Catechesi.

Il 16 gennaio 2007 è intervenuto, come membro della Commissione episcopale per la dottrina della Fede, l'annuncio e la catechesi ad un seminario sul tema del "primo annuncio" organizzato a Roma dalla CEI.

Il 4 maggio 2007 è stato eletto presidente della Nuova Avvenire Editoriale dall'assemblea dei soci, in sostituzione del cardinale arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco, eletto alla presidenza della Conferenza Episcopale Italiana.

Nel novembre 2007 fu al centro di polemiche a livello nazionale per l'allontanamento di tre suore in servizio presso la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo ad Aprilia, che si erano rifiutate di fare assistenza all'anziano parroco in cambio di una retribuzione di 800 euro mensili da dividere tra di loro tre. La Curia vescovile ha dato spiegazioni in merito, denunciando una "montatura da parte dei media" e un riferimento scorretto dei fatti.