MONTERONI DI LECCE
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Monteroni di Lecce (in dialetto salentino Muntruni)
è una città di 13.677 abitanti della provincia di Lecce, distante
dal capoluogo 7 km. Fa parte del Parco del Negramaro.
Storia:
Molto probabilmente il nome deriva da "Mons Tyronum" cioè "campo di
addestramento" delle reclute romane che, all' epoca delle lotte di
questi ultimi con le popolazioni salentine, si erano qui stanziate,
e più precisamente nella vicina località detta "S. Filio" posta più
in alto rispetto al territorio circostante. Prova ne sono gli scarsi
ritrovamenti di alcuni cimeli, tra cui monete, risalenti appunto a
quell'epoca. Sotto i Normanni fece parte della Contea di Lecce.
Successivamente, nel 1250, Federico II cedette il casale ai
feudatari De Cremona ai quali succedettero i Montoroni che lo
detennero sino ai primi del '500 e che vi costruirono il primo
nucleo dell'attuale Palazzo Baronale, simile più ad una piccola
fortezza.
Fu sotto i Lopez Y Royo che il palazzo fu impreziosito, ampliato e
trasformato in palazzo nobiliare dal gusto barocco: era il XVI
secolo, l' epoca del fastoso "Barocco leccese". A loro si deve anche
la costruzione della Torre dell'orologio e di due cappelle della
preesistente Chiesa Matrice il tutto raccolto nell'attuale piazza I.
Falconieri, cuore della cittadina. Il feudo venne soppresso nel 1806
e da allora il Comune di Monteroni seguì le vicende della storia
nazionale.
Monumenti principali:
Il patrimonio architettonico annovera, oltre al già citato Palazzo
Baronale, alla Chiesa Matrice (dedicata all' Assunta) e alla vicina
Torre dell' Orologio anche il Palazzo del Municipio, risalente al
XVII secolo. Vanno ricordate, come opere di architettura
contemporanea, il "Velodromo degli Ulivi", circuito che nel 1976
ospitò i Campionati Mondiali di Ciclismo su Pista, il complesso
dell' "Ecotekne", di recente costruzione e sede di alcune facoltà
dell'ateneo leccese e la nuovissima "Casa dello Studente", ricavata
da un'antica manifattura di tabacchi. Per queste ultime due opere,
la cittadina ha recentemente ottenuto l' appellativo di "Cittadella
Universitaria".
Tra i monumenti è da annoverare il Monumento ai caduti, posto al
centro di Piazzetta Romano, dedicato ai caduti monteronesi durante
le guerre della prima metà del Novecento.
Una grande lapide in pietra leccese, posta su Piazza Falconieri
ricorda invece l'attività di rivoluzionario di Ignazio Falconieri,
riproducendone una lettera ufficiale del 1799, risalente
all'affermazione nel Meridione d'Italia della cosiddettaRivoluzione
Napoletana.
Ville e casini nobiliari
Varie ville e casini patriziali furono costruiti nei secoli XV, XVI
e XVII nelle campagne del territorio comunale e più precisamente
nella cosiddetta "Valle della Cupa", vasta depressione del terreno
che abbraccia vari comuni a sud-ovest di Lecce e da quest'ultima
panoramicamente ben visibile.
Tra le tante costruzioni si possono citare: Villa Bruni (dimora
storica in stile neoclassico, progettata da Raffaele Politi e
ubicata appena fuori dall'abitato sulla strada per San Pietro in
Lama), Villa Urselli (primo periodo liberty/Art Nouveau, anch'essa
sulla via per San Pietro in Lama; nel giardino si trovano esemplari
di cycas ultrasecolari), Villa Grassi (sulla via per Arnesano,
edificata nel 1901 dall'architetto Raffaele Politi. Con la sua
facciata stile Art Nouveau, una splendida fontana e il grande parco
in cui è possibile ritrovare cycas alte anche 5 metri), Villa Saetta
(che pare prendere il nome dal monaco omonimo, e la cui cappella
ospita le salme di alcuni membri della famiglia nobiliare Lopez y
Royo), Villa De Giorgi (ubicata in zona S. Filii; il primo illustre
proprietario fu il tisiologo Gioacchino De Giorgi), Villa Romano
(forse la più estesa, sempre sulla via per San Pietro in Lama) e
Villa Carelli-Palombi (sulla via per il capoluogo, e dotata di un
giardino ricco di piante esotiche, tra cui un immenso lauro
canforo).
Toponomastica locale
Monteroni di Lecce conserva nella toponomastica popolare tracce
evidenti dei suoi principali nuclei di espansione urbanistica oltre
la piazza centrale (la chiazza per eccellenza: piazza Ignazio
Falconieri). Pur non delimitabili con estrema precisione, di seguito
vengono elencati i nomi dei rioni locali, ciascuno dei quali
motivabile toponomasticamente.
Rione Assunta, nel quale è collocata la residenza universitaria
"Casa dello Studente".
Cacari
Casparru
Cintuenzi
Cummenda
Focaliri
Petrosa
San Giorgiu
Sette Tuluri
Li Spierti
Spiritu Santu
Zzummari
Scuole Pubbliche
Istituto Comprensivo Primo Polo
Scuola dell'Infanzia "via Dalmazia"
Scuola Primaria "Edmondo de Amicis"
Scuola Primaria "via Gramsci"
Scuola Secondaria di primo grado "Ignazio Falconieri"
Istituto Comprensivo Secondo Polo
Scuola dell'Infanzia e Primaria "Gasparro"
Scuola Secondaria di primo grado "via Vetta d'Italia"
Scuole private
Scuola dell'Infanzia e Scuola Primaria "Oratorio san Giovanni Bosco"
Personalità legate a Monteroni di Lecce
Ignazio Falconieri, intellettuale e patriota settecentesco,
promotore della rivoluzione napoletana. Ebbe come segretario
personale Vincenzo Cuoco.
Giovanni Bernardini, scrittore, poeta e intellettuale. Monteronese
d'adozione, è autore, tra gli altri, del romanzo Provincia difficile
Gennaro Simini medico e patriota del Risorgimento italiano
Ernesto Simini patriota e scrittore. Combattente della II Guerra
Mondiale. Medaglia d'oro al Valor Militare
Graziano Pellè calciatore in forza all'AZ Alkmaar in Olanda.
Alessandro Camisa calciatore in forza al AC Varese.
Marcello Semeraro
arcivescovo di Albano nel Lazio.
Trasporti e mobilità
Monteroni è dotata di una stazione ferroviaria. Situata in
periferia, e gestita dalle Ferrovie del Sud Est, viene adoperata
soprattutto da studenti pendolari per raggiungere le proprie sedi di
studio nel capoluogo, Lecce.
Monteroni può essere raggiunta dal capoluogo tramite la Tangenziale
Ovest di Lecce o tramite la Strada Provinciale.
Valle della Cupa
Porzione della pianura, intorno al capoluogo leccese, caratterizzata
da una grande depressione carsica.
Grazie alla particolare bellezza delle campagne e del panorama, fin
dal XV secolo l'area fu eletta dall'aristocrazia come luogo ideale
per la villeggiatura, costruendo numerosissime ville.
I comuni della valle della Cupa sono: Lecce, Surbo, Campi Salentina,
Squinzano, Trepuzzi, Novoli, Carmiano, Arnesano, Monteroni di Lecce,
San Pietro in Lama, Lequile, San Cesario di Lecce, San Donato di
Lecce, Cavallino, Lizzanello, Vernole.
Nell'ambito del progetto comunitario Leader II è stato fondato un
gruppo di azione locale, chiamato Valle della Cupa.
Città gemellate
Lengnau, Svizzera
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