Accademia “P. Scharoff” di Roma

Il Berretto a Sonagli

commedia in due atti di Luigi Pirandello

 

 

con (i.o.a.):

Milena Dante (FANA, governante / NINA, moglie del Ciampa)

Anna Rita Picazio (SARACENA, rigattiera / ASSUNTA La Bella, madre di Beatrice)

Daniela Belbusti (BEATRICE Fiorìca)

Giancarlo Picci (FIFI’ La Bella, fratello di Beatrice)

Silvano Bertazzoni (CIAMPA, scrivano)

Germano Carella – non vedente (Alfio SPANO’, Delegato di Polizia)

Regia: Luigi Rendine

Allestimento scenico: Luigi Rendine ed Eliana Barberi - Costumi, luci e musiche: Luigi Rendine

 

Teatro Comunale PRINC IPE, Corso Pierluigi PALESTRINA (RM)

VENERDI 11 Marzo 2011 ore 21.00

ACCADEMIA  D'ARTE  DRAMMATICA                                                          "PIETRO  SCHAROFF"

(Fondata da Aldo Rendine nel 1946,prima in Italia ad adottare il Metodo Stanislavskij)

Presidente Onorario: Lando Buzzanca                                                       Direttore: Luigi Rendine      

  Recapito:  Via Ferruti, 21

2034    Montopoli di S.(RI)

- web: www.scharoff.it 

- mail: info@scharoff.it 

 

 

  Sede: Via La Spezia, 21

            00182 ROMA

 - tel. 06.7008088

 - cell.: 393.8500391

 
    

L’Accademia Scharoff è una storica scuola

Romana di Formazione per Attori e Registi,

fondata nel 1946 da Aldo Rendine ed ora

Diretta dal Nipote e suo Allievo diretto Luigi Rendine, la prima in Italia - un anno prima dell’Actor’s Studio di New York - ad adottare il Metodo Stanislavskij, arricchito nel tempo con elaborazioni originali e con discipline atte a completare la tecnica richiesta al moderno Attore.

La rivoluzionaria Didattica fu direttamente importata dal Maestro Pietro Scharoff (a cui, dopo la morte, la  Scuola fu intitolata), che, oltre l’essere a sua volta grande Attore e Regista, di Stanislavskij fu Allievo e braccio destro, divenendo Direttore del 3° Studio del Teatro d’Arte di Mosca.

Alla carismatica tradizione trasmessa geneticamente ai Rendine da Stanislavskij tramite Scharoff e da essi elaborata e aggiornata, si aggiungono Dizione e Ortofonia, Storia del Teatro e della Drammaturgia, Training Psico-Vocale,  Laboratorio Corpo-Voce, Musical Dance, Mimo, Lettura Professionale e Poetica, Teatro Comico, Musical, Tragedia e Commedia dell’Arte con Fondamenti di Acrobatica e Combattimento (mani, bastone, spada) per permettere agli Allievi di impostare a “largo spettro” la propria preparazione.

La possibilità di Rateizzazione con una finanziaria (a interessi agevolatissimi: circa 50 Euro in 9 mesi ogni 1.000 finanziati!), che si aggiunge all’eccezionale rapporto qualità/prezzo e alle costanti e consuete caratteristiche di impegno e rigore che da sempre distinguono questa Scuola, permette un accesso ancor più sostenibile.

 

SPETTACOLO DELLA COMPAGNIA DEI DIPLOMATI

DAL CORSO ACCADEMICO SERALE

 

Note di Regia.

 

Questo intramontabile “gioello” tragi-comico del nostro Premio Nobel deve la sua fama imperitura al conflitto - tutto Pirandelliano - tra “essere” e “parere” che agita tutti i personaggi.

E così vedremo che: a) la losca Saracena brama un riconoscimento sociale non “in linea” con le sue “attività”; b) la vecchia Fana oscilla tra sentimento e perbenismo; c) Fifì, scioperato e gaudente, si erge a moralista; d) il Delegato Spanò deve apparire integerrimo mentre favoreggia quella borghesia che lo ha “installato”; e) Nina combatte tra giovanile protervia e opportunistica sottomissione; f) tra i due antagonisti Beatrice passa da desiderio di vendetta a paura delle conseguenze senza riuscire a prendere in mano la sua vita, mentre… g)  Ciampa rivendica il Diritto a far convivere corna e “facciata” per non perdere l’insperata grazia di una moglie giovane e bella (come non vedere adombrata la vicenda personale di Pirandello e Marta Abba?). In definitiva, la genialità del “Berretto” sta proprio in questo: una grandiosa accusa all’Ipocrisia portata proprio da chi ne fa uno stile di vita!

            Questa “piece”, in buona sostanza, rappresenta la nascita, come “modus vivendi”, del compromesso (al quale, nella nostra epoca, nella quale ci circonda, siamo – ahimé - ormai abituati) in una società ancora ufficialmente improntata ai vecchi “valori” - ancora oggi, seppur sempre più raramente e debolmente, dichiarati tali.

L’impianto cura scene e costumi quanto basta ad evocare un mondo passato nelle apparenze, ma ancora tragicomicamente uguale nella sostanza dei comportamenti. Ulteriore entusiasmante “sfida” di questa messa in scena è la presenza, nel cast, di un attore non-vedente. La cura della Regia e degli Attori risiede nella massima attenzione al “ritmo”, alla precisione di  linguaggio e alla inventiva gestuale per assecondare il geniale e feroce intreccio del sommo Autore.

Al pubblico resta quindi il compito di divertirsi e… meditare! 

 

                                                                                                                Luigi Rendine  

 

Accademia “P. Scharoff” di Roma

Il Berretto a Sonagli

commedia in due atti di Luigi Pirandello

 

con (i.o.a.):

Milena Dante - Daniela Belbusti (Prima Fana - Nina / Seconda Fana)

Anna Rita Picazio (Saracena, rigattiera e Assunta La Bella madre di Beatrice)

Daniela Belbusti e poi Milena Dante (Beatrice Fiorìca)

Giancarlo Picci (Fifì La Bella, fratello di Beatrice)

Silvano Bertazzoni (Ciampa, scrivano)

Germano Carella – non vedente (Alfio Spanò, Delegato di Polizia)

Regia: Luigi Rendine

Allestimento scenico: Luigi Rendine ed Eliana Barberi - Costumi, luci e musiche: Luigi Rendine

 

Teatro S. GENESIO, V. Podgora 1 – Roma (P.za Mazzini)

Ingresso Libero

Mercoledì 22/12/2010 ore 20.45