L'Etna, con il suo confine litologico di 250 Km ed una superficie di circa 1260 kmq, è il più grande vulcano d'Europa; l'altezza del vulcano è di circa 3.340 metri, in corrispondenza dell'apparato sommitale, ma tale altezza è quanto mai variabile, a causa dell'accumulo di materiale a seguito di esplosioni, e dei frequenti crolli e cedimenti delle pareti del recinto craterico.
La bellezza del Parco dell'Etna non si limita soltanto alla grandiosità delle eruzioni, e nelle colate di lava incandescente, ma attorno al grande vulcano si estende un ambiente ricco di suoni, profumi e colori. Ai piedi dell'Etna, la flora vulcanica è ricca di vigneti e noccioli, di boschi di querce, di pometi e castagni, ed intorno ai 2.000 metri troviamo il faggio e la betulla. Sul vulcano vivono l'istrice, la volpe, il gatto selvatico, la martora, il coniglio, la lepre; aironi, anatre ed altri uccelli acquatici si possono osservare nel lago Gurrida, unica distesa d'acqua dell'area montana dell'Etna, mentre sulle distese laviche, a quote più alte, il culbianco vi sorprenderà con i suoi voli rapidi ed irregolari. Oltre alla vegetazione boschiva, il paesaggio è caratterizzato da formazioni pulviniformi di spino santo (astragalo), al di sopra delle quali e sino alla sommità si stende il deserto vulcanico.
Tra i punti d'interesse del Parco dell'Etna da segnalare i Monti Silvestri, formatisi a seguito dell'eruzione del 1892; fra il Monti, la strada da Zafferana a Nicolosi conduce sino al Rifugio Sapienza, meta dei visitatori del versante sud dell'Etna. All'interno del territorio del Parco si trovano oltre 200 grotte di scorrimento lavico, utilizzate dall'uomo come luoghi sacri o ripari; tra le più rinomate troviamo la grotta dei Lamponi, dei Tre Livelli, del Gelo, delle Palombe. L'apparato sommitale è attualmente costituito dal Cratere Centrale (Voragine e Bocca Nuova), dal Cratere di Nord Est (1911) e dal Cratere di Sud Est (1971).
L'Etna, grazie ai suoi 3323 metri, può essere anche meta sciistica su due versanti, quello nord di Linguaglossa, conosciuto come Piano Provenzana, e quello sud. Il primo offre un dislivello sciabile di 600 metri, il secondo di 700. Piano Provenzana vale di per sè il viaggio per lo scenario della pineta di Linguaglossa, dove si trovano cinque sciovie. Siamo al rifugio Puchoz, oltre il villaggio Mareneve, e abbiamo a disposizione nove piste di discesa per un totale di 6 chilometri. I cinque anelli per il fondo invece permettono di coprirne 30.