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La parte nuova della nostra scuola di Via Euripide sta per essere finalmente consegnata.
Prevista per il 20 dicembre scorso, prorogata al 18 febbraio, è slittata al 25 marzo, giorno in cui si sarà un incontro tecnico per il collaudo statico.
La direttrice dei lavori, arch. Rossana Roia ha imputato i ritardi alle piogge continue degli ultimi tempi, ma ormai l’interno della nuova scuola è quasi finito.
Parte attiva, nella storia di questo “miracolo all’AXA”, è stata anche la dr.ssa Elelonora Occipite Di Prisco, dal settembre 2001 direttrice didattica del 168° Circolo “Piero della Francesca”.
Nella variante in corso d’opera che l’arch. Chiara Cecilia Cuccaro (XII Dipartimento LL. PP). e l’arch. Roia stavano studiando, la direttrice ha infatti chiesto di prevedere migliori caratteristiche antisfondamento negli infissi esterni, di estendere l’impianto d’allarme alla zona nuova della scuola elementare, di risolvere i problemi di infiltrazione d’acqua nella copertura esterna della vecchia costruzione (lo “svedese”), di espandere l’ispezionabilità degli impianti a tutta la scuola per risolvere contingenti problemi di manutenzione, di sistemare le porte interne in legno altrimenti soggette a continua manutenzione.
Il 14 febbraio c’è stato un sopralluogo tecnico coordinato dagli architetti Cuccaro e Roia.
C’erano la Direttrice Didattica, Dr.ssa Occipite Di Prisco; la Dr.ssa D’Addiego, una delle responsabili della UOSECS; la coordinatrice della Scuola Materna “Pegaso” (il terzo prefabbricato che si trova nell’area della nostra scuola); il dr. Fabrizio Testa, assessore alla Scuola del XIII Municipio; il geom. Vanin dell’Ufficio Tecnico.
Presenti poi tutti quelli che dovranno certificare l’agibilità della scuola nuova: l’Ing. Troiani; la Piemme, impresa che ha tirato su la scuola; il responsabile dell’impianto d’allarme.
“C’è attenzione da parte del Municipio. Ho chiesto - ha detto la Direttrice - di armonizzare il vecchio prefabbricato con la zona nuova: rivedere porte, soffitti, pareti”.
Testa ha promesso che i soldi che il Municipio avrebbe dovuto spendere per trasferire altrove i bimbi della materna Pegaso saranno usati per i lavori sullo svedese.
Nella sala mensa della Scuola Materna dell’AXA, il terzo, vecchio prefabbricato adiacente alla scuola elementare che dipende dal XIII Municipio, poco più di 2 mesi fa è caduto un pezzo di intonaco, per fortuna mancando la testa dei bambini, e non si trattava della prima volta.
Il XIII Municipio avrebbe ora dovuto, vista l’assoluta urgenza di una ristrutturazione, accollarsi l’onere di cercare nei quartieri vicini una scuola pubblica in grado di ospitare i piccoli e provvedere al loro trasporto.
Circa un mese fa, è arrivata da parte del Municipio la richiesta di poter ospitare i bambini della scuola materna nel prefabbricato centrale, dove attualmente stanno terze, quarte e quinta elementare.
La direttrice Di Prisco ha dato la disponibilità per questa che sarà una sistemazione temporanea, limitata agli ultimi mesi di scuola.
Una volta finiti i lavori nella “Pegaso”, i piccoli dell’asilo torneranno lì e il prefabbricato centrale sarà adibito ad attività parascolastiche per i bambini della scuola elementare.
La scuola elementare “rinnovata” comprende l’ampliamento del prefabbricato più recente, costituito da una struttura portante in acciaio e pannelli in calcestruzzo alleggerito, al quale è stato accorpato un nuovo edificio in muratura con 5 aule, un blocco di servizi igienici regolamentari, un servizio per portatori di handicap motorio, un locale per la refezione.
Le aule si affacciano su Via dei Pescatori, mentre il locale per la mensa, tutto a vetri, dà a nord, su Via Euripide.
Il criterio della luce è quello cui si sono ispirati gli architetti Roia e Suarez per valorizzare al massimo la luminosità dell’insieme e le grandi vetrate, leggermente concave, si ispirano alle scuole-vetrina del Nord Europa.
Da una scuola, prima disarticolata per la presenza dei due prefabbricati, si è passati ad un corpo unico, dall’architettura “industrializzata”, dove una spaziosa entrata fa da cerniera tra lo svedese e la nuova struttura.
La nuova costruzione, è bene chiarirlo, non ha affatto aumentato il numero dei locali né la capienza degli alunni.
Dieci erano le aule della nostra scuola elementare e dieci sono adesso, sufficienti per ospitare 250 alunni, perché le 5 aule del fatiscente prefabbricato centrale, che attualmente ospita i bambini di terze, quarte e quinta elementare, verranno utilizzate per attività parascolastiche e servizi.
Il progetto prevede infatti 3 fasi: la prima per realizzare la nuova struttura con 5 aule, sala mensa e servizi; la seconda per completare l’intervento edilizio con un percorso coperto tra la scuola rinnovata e il vecchio prefabbricato centrale di tipo “leggero”, da ricostruire per adibirlo ad attività sportive o di laboratorio; la terza per valorizzare l’area esterna alla scuola con giardini e una zona sportiva.
Per queste ultime due fasi servono altri finanziamenti.
Chi iscrive adesso i figli alla scuola dell’AXA nulla sa del calvario che sta dietro a questo che si può ben definire “miracolo all’AXA”, dovuto sì a circostanze fortunate ma soprattutto all’infinita buona volontà di qualcuno, nonostante i numerosi peccati di omissione di chi avrebbe potuto e dovuto e nulla ha fatto.
Generazioni di genitori si sono scontrate in questi ultimi 25 anni con muri di gomma di vario genere, spendendo soldi, energie, sottraendo tempo alla famiglia e al lavoro per dare ai propri figli una scuola decente.
Va poi ricordato che la Scuola di Via Euripide è una succursale della “Piero della Francesca” di S. Giorgio di Acilia e negli anni scorsi ha purtroppo pagato questa condizione di fanalino di coda.
Lo “svedese”, che attualmente ospita i bambini del primo ciclo di scuola elementare, è stato ottenuto nel 1979 dai genitori dell’AXA dopo mesi di sfibranti battaglie, culminate nel blocco di Via Euripide e nell’occupazione della scuola: le maestre continuavano le lezioni mentre mamme di buona volontà preparavano i pasti per tutti.
Riconoscendo il merito agli uomini che negli anni si sono dati da fare, mi piace sottolineare che di questa storia protagoniste, e di grande energia, sono state soprattutto alcune donne: l’Arch. Cuccaro, l’Arch. Roia, la Direttrice, Dr.ssa Occipite Di Prisco; Manuela, Silvana, Simona, Rossana con altre mamme della prima A, Maria, della prima B, anno scolastico 2000-2001; mamme e rappresentanti di classe che hanno partecipato alle riunioni con architetti e rappresentanti istituzionali.
Con tutte quelle e quelli che prima di noi hanno tanto lottato vorremmo tanto brindare insieme a questa piccola grande vittoria.
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