MERCURIO - La posta di ZEUS
da M. Improta, B. Fontana, E. Angelucci, P. Compagnone e F. Margio

Da ZEUS n° 72 - Marzo 2003                        

Le lettere vanno indirizzate a: MERCURIO la posta di Zeus - Via Tespi 102 - 00125 Roma oppure inviate per Fax allo 06.52.36.33.71 o per E- mail alla casella zeus@mclink.it
Non verranno pubblicate le lettere non firmate e non recanti il numero telefonico presso il quale sia possibile contattarne l’autore.






Sta per sparire il calcio all'AXA?


Caro Luca,
voglio porre alla tua attenzione, ma soprattutto all’attenzione di tutto il quartiere e di tutti coloro, tu compreso, che in un lontano e recente passato hanno calcato il campo da gioco su Via Macchia Saponara (quello che ancora oggi tu come io o come tanti altri chiamiamo ancora ELLADE), ciò che sta per accadere.
Come tu ben sai, dal 1976 fino ad oggi quel campo da gioco ha permesso a tanti ragazzi di poter giocare a pallone lontano dai pericoli della strada e soprattutto ha dato al quartiere una sua identità calcistica.
L’Axa milita attualmente in prima categoria, oltre ad avere due squadre nei campionati Allievi e Giovanissimi regionali ed un florido settore giovanile.
La società è stata gestita fino al 1994 da mio padre e da altri soci che avevano l’opportunità di autotassarsi per far giocare intere generazioni del quartiere anche grazie al fatto di avere il terreno dell’ELLADE in comodato gratuito.
Poi nel 1995 il sig. Franco Di Pietro, all’epoca presidente del Consorzio, decise di fare una proposta economica ai possessori del terreno, ovvero la Società AXA, agricola amministrata dal sig. Ferracuti.
Questo amministratore si affrettò subito ad inviarci la disdetta di questo comodato.
Nell’impossibilità di poterlo convincere ci trovammo nostro malgrado a passare la mano.
Il sig. Di Pietro acquistò il terreno ma promise ai vecchi soci che su quel campo il calcio sarebbe continuato. Con la poca voglia di gestire un’attività a perdere il Sig. Di Pietro da allora ha dato in gestione quella fetta di campo in cambio di cospicui rimborsi spese per il fitto. Da allora si sono alternate le gestioni dei fratelli Pietrini ed in ultimo quella di Stefano Caira (attuale DG del Perugia) sponsorizzata da Francesco Totti. Tutte persone che si sono sobbarcate onerosi costi di gestione per far continuare a vivere l’attività sportiva su quel terreno di gioco. L‘ultima onerosa gestione scade a giugno di quest’anno. Tu sai che come Direttore dell’unico settimanale sportivo dilettante della zona sono a conoscenza di tutto quello che riguarda le società calcistiche. Ebbene il Sig. Di Pietro ha deciso di non rinnovare il contratto di gestione a Stefano Caira che sarà così costretto a trasferire tutto il settore giovanile e quello dilettante presso l’impianto della Longarina. Non voglio entrare nei meriti degli accordi imprenditoriali tra queste persone. So che il Sig. Caira vorrebe continuare l’attività sullo storico terreno dell’Ellade ma il Sig. Di Pietro non ha intenzione di rinnovare questo accordo. Ho sentito il figlio Danilo il quale mi ha ribadito che su quel terreno si farà sport a tutti i livelli (smentendo tutte le maldicenze che circolavano riguardo un cambio destinazione per edificazioni) ma probabilmente non il calcio perché “loro non sono il Coni”. Ciò mi ha fatto capire che il 12 maggio, ultima di campionato, sarà probabilmente anche l’ultima volta che quello storico terreno, che appartiene comunque a noi tutti (almeno nell’affetto collettivo), vedrà una partita di calcio. Ho espresso il mio totale disappunto per questa cosa ma, si sa, di fronte agli interessi privati ed alle promesse da marinaio c’è ben poco da fare. Riguardo a quella fetta di terreno voglio ricordarvi che ho creato il sito www.axacalcio.it dove si può ripercorre tutta la storia dell’Ellade 76 e dell’Axa calcio completa di foto, risultati e cronache delle gare. Alla fine credo rimarrà solo questo sito.

                                                                                                                        Mario Improta

Purtroppo il calcio giovanile costa, e molto!, e le promesse per tutta la vita non durano neanche nei matrimoni... Anche io, come te, non entro nel merito degli accordi imprenditoriali della Polisportiva Axa ma credo che comunque il trasferimento alla Longarina di cui parli sia già iniziato quest’anno.
E poi, sarò ottimista, ma credo che alla fine una soluzione che lasci il calcio all’Axa alla fine si troverà.

                                                                                                                       Luca LEONARDI





Le battaglie di Zeus

Desidero innanzitutto congratularmi con Zeus per le campagne che da sempre porta avanti a tutela della vivibilità dei nostri quartieri, ed in particolare per quella contro il completamento di quegli orrendi palazzoni che ormai tutti chiamano "i Ligresti".
Tutti siamo pienamente convinti che una viabilità almeno accettabile sia uno degli aspetti qualificanti di qualsiasi area abitativa.
Sono quindi rimasto alquanto perplesso dallo scarso risalto dato alla paventata costruzione del nuovo cimitero di Ostia sull'area prospicente il quartiere di Malafede, area appartenente (salvo ripensamenti della XIII Circoscrizione) alla Riserva Parco Naturale del Litorale.
Anche ultimissimamente il presidente del Municipio Bordoni ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta di Casalpalocco nella quale definiva "molto interessante" un project financing in corso di studio per la costruzione su quest'area del nuovo cimitero.
Possibile che non si capisca (o si finga di non capire) che questo ulteriore "insediamento" concorrerebbe in maniera determinante al definitivo affossamento della già asfittica circolazione nel quartiere Axa/Malafede?
Rimango sbalordito dal silenzio... assordante del CdQ Malafede sull'argomento, mentre apprezzo molto la lettera di sensibilizzazione inviata al presidente della Repubblica dal Comitato Axasicura.
Constatata purtroppo la completa inerzia del CdQ, perché Zeus che è sempre pronto a sostenere cause giuste, non scende decisamente in campo per contrastare questa sciagurata localizzazione del nuovo cimitero, che rappresenterebbe una nuova ulteriore fonte di disagio per il nostro territorio?

                                                                                                                       Bruno Fontana

Perché siamo già scesi in campo nei numeri di dicembre 2002 e gennaio 2003! Nel frattempo la presunta destinazione del cimitero è già cambiata varie volte. Continui a seguirci e ne sentirà delle belle...

                                                                                                                       Luca LEONARDI





Critiche pretestuose sulla fontana dell’AXA

Dispiace rendersi conto che anche i lavori di cui tutti gli abitanti dell’Axa dovrebbero essere orgogliosi fungano da pretesto per critiche poco costruttive.
La fontana di Piazza Fonte degli Acilii ben rappresenta lo spirito di collaborazione che il Consorzio Axa ha sempre chiesto ed ottenuto dalle ditte fornitrici.
La SA.ME.DA.R. srl che rappresento, la ditta Fortuna e la F.P. Progetti, volendo partecipare attivamente alla riqualificazione di questa rappresentativa struttura consortile, non solo hanno accettato di lavorare ad utile zero, ma alla fine hanno rinunciato anche al rimborso di parte dei costi sostenuti sulla manodopera, mentre per tutti i materiali impiegati sono state girate in toto al Consorzio le agevolazioni sulle forniture. Il prato è stato sponsorizzato dalla SA.ME.DA.R., come le fioriture dell’altra fontana di Piazza Eschilo e non ci sono stati riconoscimenti per la maggior manutenzione che la nuova struttura richiede rispetto a come ra in precedenza.
La critica mossa soprattutto all’arch. Petrucci per la non precisa previsione della spesa finale avrebbe avuto fondamento, secondo me, se si fosse trattato di un’opre acostruita ex novo.
Noi invece abbiamo dovuto riprogettare volta per volta le soluzioni migliori da adottare, valutando sul posto le difficoltà che si presentavano nel corso delle varie demolizioni e ricostruzioni.
Non vi erano progetti della struttura esistente, tanto meno la conoscenza di quali materiali si sarebbero rinvenuti durante le lavorazioni.
Il connubio tra la sempre attenta Amministrazione consortile e la professionalità delle aziende impegnate ha prodotto il risultato che è sotto gli occhi di tutti.
Ad essere sincero, non mi aspettavo solamente commenti positivi, in quanto credo che tutto si possa criticare e migliorare, ma con vero rammarico ho constatato che non sono stati affatto considerati gli impegni profusi con volontà e voglia di fare bene.

                                                                                                                       Emidio Angelucci

A me la fontana in questione piace, e pure parecchio! E anche ammesso e non concesso che sia costata 60.000 euro e non i 25.000 preventivati, c’è qualcuno che mi sappia indicare una fontana di pari bellezza che, in tutta Italia, sia costata di meno?

                                                                                                                       Luca LEONARDI





I Programmi di “Recupero” Urbano (Articoli 11)

Non è possibile continuare ad osservare inermi, passivamente il perpetuo sfruttamento del nostro territorio, la continua edificazione, per lo più residenziale, attuata ultimamente anche attraverso Programmi denominati di “Recupero” Urbano.
Dietro questo nome, per i quartieri di Axa, Madonnetta e Casalpalocco si nascondono interventi meramente speculativi di trasformazione del territorio da parte di soggetti privati, su lotti di terreno dove gli strumenti urbanistici prevedevano interventi pubblici, di servizio ed utilità comuni agli abitanti insediati.
È il caso del lotto sito all’AXA in Via Pindaro ang. Via Senofane, dove oggi c’è il vivaio Solara, e dove da P.R.G. vigente erano previsti servizi di quartiere (Zona M3) ed ora attraverso il Programma di Recupero, così com’elaborato e deliberato dal Comune di Roma Ufficio P.R.G. ai sensi dell’Art. 11 L. 493/93, è stato trasformato in Zona Espansione E1, edilizia privata con previsioni di ulteriori 10.000 mc residenziali.
Stessa tendenza nel lotto sito nel quartiere Madonnetta in Via P. Massaruti angolo V. P. Perilli, strettamente connesso al quartiere oramai consolidato costituito prevalentemente da tipologie edilizie a bassa densità (villini), dove realizzeranno tre palazzi rispettivamente di quattro, cinque e sei piani più un albergo (24.000 mc).
Palazzi che andranno a “schiacciare” i villini circostanti portando seri problemi d’impatto ambientale, e alla viabilità della zona già seriamente compromessa.
Questo è ciò che accadrà se l’Assessorato all’Urbanistica della Regione Lazio metterà l’ultima firma per l’approvazione del Programma di “Recupero” Urbano già deliberato dal Comune di Roma.
Per concludere maggiori preoccupazioni destano le Varianti previste nel Nuovo P.R.G. in via d’approvazione e già pubblicato, che prevede milioni di nuovi metri cubi (sempre palazzi) nelle zone limitrofe ai nostri quartieri.
Cambiano i nomi ma le tendenze rimangono quelle di 40 anni fa, degli anni ’60, e come dietro a parole quali “Eco”-incentivi e benzina “verde” si continuano a produrre e vendere macchine che creano sempre maggiori danni alla nostra salute, così dietro al Programma di Recupero Urbano si continuano a produrre altri metri cubi, senza recuperare un bel niente; altre città soffocate dal benzene, anche là dove, per la vicinanza del mare, come nei nostri quartieri, ancora c’è l’aria!

                                                                                                                       arch. Paolo Compagnone




Ancora sugli articoli 11

Il Piano regolatore Urbanistico di Roma, approvato dal Comune ed attualmente fermo presso la Regione porta delle rivoluzionarie novità che sono legate al cosiddetto art. 11.
L’art. 11 prevede accordi del Comune con i costruttori che in cambio di contributi di opere di infrastrutture e/o economici ricevono l’autorizzazione a costruire in aree concordate con deroghe di tipo urbanistico ed architettonico.
Così può capitare che il Comune concordi una certa volumetria di fabbricati e decida di approvarli in aree che dal punto di vista politico e di reazione dei cittadini danno meno fastidio.
Una di queste aree è il comprensorio Acilia-Dragona ed in particolare la zona Madonnetta di Acilia, limitrofa alla zona AXA e Casalpalocco e costituita essenzialmente da villette abusive sanate, da villette costruite con autorizzazione e da cooperative di un piano e da 3-4 piani.
In questa zona, che ha ancora dei lotti non edificati, il Comune ha approvato un piano di costruzione, la proposta n° 2 degli interventi privati ed identificata nella planimetria di zona con il numero 2 che prevede la realizzazione di 3 edifici alti metri 11,10;15,30; e 18,30 con 103 appartamenti, edifici circondati per il 50% da villette.
I cittadini della zona sono enormemente preoccupati per gli effetti di traffico e densità popolativa che si determinerà considerando anche il progetto approvato nell’area dell’Italcable e che trasformerà in modo definitivo la zona in un vero dormitorio senza i più elementari servizi relativi.
Pertanto chiedono alla Regione la revisione del programma e propongono una riduzione delle altezze degli edifici a 3-4 piani al massimo,in armonia con le strutture circostanti e che la biblioteca e la piscina, che dovranno essere costruite nell’area identificata nella planimetria di zona con OP22, vengano realizzate nella zona 2 e le suddette costruzioni nell’area OP2.

                                                                                         Comitato (provvisorio) della Madonnetta “FOLGORE”
                                                                                                                       Dr. Filippo Margio




LA POSTA DI ZEUS

Sommario n° 72 - Mar. '03