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Ogni anno, sul solo litorale romano, si verificano tra i 300 e i 600 casi di arresto cardiaco.
Decisiva e vitale risulta sempre essere la prontezza dell'intervento.
Il progetto "Tridente Vita" nasce proprio per garantire l'immediatezza del soccorso, rispondendo così ad un'inderogabile istanza del nostro Municipio.
Come ha osservato il Dott. Mario Balzanelli, "esso non vuole sostituirsi al sistema di emergenza, vuole semplicemente abbreviare quel periodo grigio che separa il presentarsi del malessere dal primo soccorso".
"Tridente Vita", nella fattispecie, è un progetto sperimentale che, prevedendo la dotazione di apparecchi defibrillatori semiautomatici ad auto-pattuglie dei Vigili Urbani, ha come obiettivo principe quello di aumentare le possibilità di sopravvivenza dei soggetti colpiti da arresto cardiaco.
Secondo quanto il testo di legge stabilisce, l'utilizzo di simili macchinari è consentito solo a volontari, debitamente istruiti e formati a cura delle strutture sanitarie competenti.
Per questo motivo i Vigili Urbani del nostro territorio sono stati chiamati a svolgere un ruolo decisivo e fondamentale nella realizzazione di questo progetto "vitale".
Per 7 mesi, da maggio a dicembre 2002, 100 agenti volontari, appartenenti al Corpo della Polizia Municipale del XIII, hanno così seguito un corso teorico-pratico diretto dai medici della A.S.L. territoriale, al termine del quale è stato rilasciato loro uno specifico attestato di frequenza.
Un ruolo fondamentale è stato sicuramente svolto dalla A.S.L. locale che, anticipando i fondi per l'acquisto dei macchinari, ha permesso al XIII Municipio di sperimentare per primo il progetto.
A partire dal mese di febbraio, infatti, 8 auto-pattuglie, presenti e vigilanti sul nostro territorio, saranno corredate di defibrillatore.
Ne avrà uno anche il distaccamento dell'Axa, sito in Via di Macchia Saponara 153, accanto agli uffici del Consorzio.
Questo progetto avvicinerà ancora di più alla gente la figura umana del Vigile Urbano, facendogli vestire, perché no, gli inediti panni dell'angelo custode.
Chissà… forse pagheremo più volentieri anche le multe!
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