Il primo giocatore "automatico" della storia è il cosiddetto "Turco", presentato nel 1770 dal barone (in tutti i sensi, come vedremo) ungherese Wolfgang van Kampelen.
Si trattava di una ingegnosa costruzione in legno a forma di grande scatolone davanti alla quale sedeva una figura umana vestita alla orientale (da qui il nome).
Sullo scatolone, che fungeva da tavolo, era disegnata una scacchiera e su di essa erano fissati i pezzi.
La scatola aveva tre sportelli, che venivano aperti a turno per mostrare al pubblico che essa conteneva solamente il meccanismo che muoveva i pezzi in risposta alla mossa dello sfidante.
Proprio la scatola, invece, nascondeva il trucco.
Infatti essa era grande a sufficienza da contenere al suo interno un giocatore in carne ed ossa che effettuava le mosse tramite una specie di pantografo.
Il "Turco" divenne famoso in tutto il mondo come macchina "pensante" e c'era una grande corsa ad accettare le sfide che lanciava.
Il più celebre tra i suoi avversari fu Napoleone 1° che, peraltro, perse malamente, anche perché come "Turco" giocava uno dei più forti giocatori dell'epoca.
I sospetti sempre più circostanziati su come si svolgeva il gioco costrinsero il "Turco" ad emigrare negli Stati Uniti dove per un po' d'anni poté imperversare indisturbato fino a quando del funzionamento misterioso della macchina si interessò lo scrittore E.A. Poe che fu anche il primo a dare una descrizione esatta di come avveniva la truffa.
Il "Turco" fu distrutto nel 1856 durante un incendio al Museo di Filadelfia dove era custodito.
Proprio negli anni in cui questa macchina "pensante" stupiva il mondo, in Gran Bretagna si affermava H. Staunton come uno dei più forti giocatori della sua epoca.
A lui appartiene la brillante combinazione che proponiamo questo mese in cui il Bianco gioca e vince.