Zeus n° 68 - Novembre 2002

FuTurismo
Ma non finisce qui

a cura di Giorgio Bertusi

Inizia una litigiosità inutile, sterile tra due teorie di pensiero di colui che si vuole armare per difendersi dalla criminalità e colui che seguendo le statistiche ritiene che la delinquenza organizzata sia in ribasso, controllata o almeno in stand-by.
Possono aver ragione tutte e due, perché può essere cambiata la tipologia del delinquere che mentre viene percepita, avvertita dal commerciante, dall'imprenditore sulla propria pelle, sul suo DNA non lo è invece sui sismografi della delinquenza che, per la lettura di un fenomeno che si evolve e si sviluppa repentinamente e continuamente si aggiorna, abbisogna di continui aggiustamenti, per adeguarsi con la medesima tempestività.
Quello che bisogna spegnere è il fuoco, in parte agendo sulla fiamma che si sviluppa, ma precipuamente sul focolaio che lo determina.
Frequentando le consulte che il XIII Municipio sta attuando tra l'indifferenza e l'ironia dei più, si arriva a capire l'origine di quei centri di diffusione che in tutti i campi producono e partoriscono il marcio che ogni giorno infarcisce la nostra vita e la rende difficile, anormale, a volte invivibile.
La criminalità, la mancanza di fede di qualsiasi natura, la povertà anche morale e il facile arricchimento sono elementi strettamente legati che provocano il disagio non solo nei giovani ma nella famiglia, negli adulti e nella società stessa.
Consulta della Salute Mentale: lo sbigottimento, la non conoscenza di problemi che nemmeno sfiorano una persona normale ma che producono un trauma, una incertezza unica, che lascia una amarezza per l'incapacità di poterli affrontare, risolvere e…. che senti più grossi di te!
Ci sono dei centri, già con le sigle rimani sconcertato: DSM (Distretto Salute Mentale) CSM (Centro Salute Mentale) SERT (Servizio Tossicodipendenze) e tante, innumerevoli altre abbreviazioni e dietro queste sigle si nascondono tracce d'incivile acquisizione di posti di lavoro, tant'è che in un periodo dove sono bloccate le assunzioni, si adotta l'escamotage di impiegarsi come medico nel SERT per il solo fatto, che è l'unico servizio ancora autorizzato ad assumere.
Così facendo, i medici ottengono poi il trasferimento in altri settori dove gli ingaggi sono bloccati.
Medici che stanno 20 giorni come meteore e vengono poi spediti in altre sedi e rimpiazzati con altri… che stanno 20 giorni e così via!
Nell'arco di alcuni mesi sette medici hanno attraversato questo ponte.
Lasciano scoperta e inattiva una struttura così delicata per la tossicodipendenza, in mano a pochi volenterosi che, pur volendo, non possono sopperire alle manchevolezze conseguenti.
Ma non finisce qui: gli organici di questi servizi sono così insufficienti, inadeguati e lasciati alla libera interpretazione di personale insoddisfatto, sfruttato e lasciato allo sbaraglio, rendendo questo servizio un tampone senza capo né coda che lascia il soggetto "malato" in condizioni peggiori di quando ingenuamente era entrato in terapia.
Mancano psicologi, infermieri, medici per la cura dei disturbi della personalità e per le terapie di gruppo.
Ma non finisce qui: dal Carcere Circondariale, che ospita detenuti in attesa di giudizio e condannati a pene inferiori a tre anni, provengono in questi SERT giovani o meno giovani che hanno sbagliato, che con la scusa della droga e con la quiescenza di qualcuno cercano di farsi certificare questa "anomalia", per accedere poi ad un progetto di riqualificazione ed essere inviati o in una casa famiglia o agli arresti domiciliari o addirittura in Comunità, ad un prezzo concordato fino a 150 mila lire il giorno, dove scontano la pena invece del carcere.
È umana questa scorciatoia, ma quanto ci costa?
Per ottenere queste autorizzazioni a volte si ventila l'intrallazzo….
Se gli operatori corretti vengono abbandonati a se stessi senza protezione e alla mercé della delinquenza organizzata potrebbe nascere, crescere e prosperare una nuova "tangendroga"...
Per ottenere quest'attestato vengono fatte offerte che raggiungono i sette/ottomila Euro e gli interessati pur di procurarseli potrebbero rivolgersi ai commercianti, agli imprenditori, cominciando ad infierire contro le loro serrande, le loro ville, contro le macchine di turisti ignari alla faccia della vocazione turistica.
Ecco come il cerchio si chiude e come in questo si potrebbe individuare una delle tante ragioni, per cui si sviluppa quella microcriminalità che ora imperversa sul territorio.
Alcune cifre indicative: 900 cartelle attive di Persone in cura per disturbi della personalità nel solo distretto XIII.
Per far emergere questa misconosciuta realtà bisogna agire su questo filone con determinazione, coerenza, incentivando, gratificando, proteggendo il personale addetto spegnendo uno dei tanti focolai che rendono impossibile uno sviluppo equo e consolidato.

Giorgio Bertusi
presidente dell’Asshotel Ostia




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