|
Non ci si può credere: questi giocano con il Nuovo Piano Regolatore del Comune di Roma, mentre ancora debbono imparare lo "scarabeo"!
Risultato, tutti scontenti e incavolati neri.
I Verdi sono rossi, i Rossi sono neri, i Comitati di Quartiere sono viola mentre i poteri forti di Ostia e dintorni si lisciano il mento e le mani.
Dopo varie vicissitudini, il XIII Municipio si è messo a discutere il NPR, il 30 di settembre, chiaramente tralasciando la parte relativa all'entroterra di Ostia.
E ti pareva! Il nuovo Piano, atteso da molti anni, fornisce nuovi strumenti urbanistici che produrranno una grande trasformazione e prevede il ripristino della legalità dalle spiagge ai quartieri dell'entroterra.
Nel Piano è previsto il recupero dei quartieri periferici. Tra i vari strumenti ci sarà da approvare quello che prevede la "Gestione della Riserva Statale del Litorale Romano" in quanto tutela le aree e blocca ogni ulteriore espansione residenziale speculativa.
Attraverso i Patti Territoriali però, le lobbies economico-pseudo-industriali rivendicano l'approvazione di ineludibili progetti di cementificazione: alberghi frontemare, grossi centri commerciali, centri residenziali.
Tutto all'insegna dello sviluppo turistico e dell'economia balneare.
Il NPRG prevede una crescita della popolazione per i prossimi 5 anni di circa centomila abitanti, forte aumento delle cubature pubbliche e private e scarsa attenzione alla pianificazione del trasporto pubblico e del verde.
Insomma tante ombre e poche luci.
Cosa dovrebbe fare il nostro Municipio? Approvare quanto è di più utile al territorio: legalità, riqualificazione, sviluppo sostenibile, trasporti e respingere tutto ciò che tende a far collassare l'esistente.
In questo periodo sta succedendo di tutto: fatti scadere i tempi per la discussione e approvazione di certe risoluzioni, presentati per cambiare certi indirizzi, fatto mancare il parere municipale per scadenza dei termini di discussione su determinati indirizzi del NPRG.
È chiaro quindi che a chiacchiere questi amministratori da periferia sono critici e contrari ai contenuti del Piano ma poi si adoperano a far saltare la discussione e l'approvazione degli emendamenti che tendono a cambiare gli indirizzi che mal si addicono a questo territorio.
Questa situazione fa crescere sempre più la voglia di autonomia e di gestione della propria realtà da parte dell'entroterra.
Nel numero scorso di Zeus, Bianca Maria De Luca, nel suo articolo, ha indicato con chiarezza le diverse realtà e vocazioni tra Ostia ed il suo hinterland.
Ciò che sta avvenendo intorno al NPRG è la prova definitiva.
Insomma, come al solito la cosa è grave, ma poco seria.
|
|