|
UNA PICCOLA GRANDE VITTORIA -
Girando per il quartiere non si può fare a meno di notare che i lavori su Via Macchia Saponara sono finalmente iniziati.
A quanto pare, leggendo Il Corriere di Acilia, sembrerebbero anche già rimandati al 2003.
Ma le ditte che si sono aggiudicate i lavori, pur non brillando per celerità (d’altronde di Angelucci ce n’è uno solo) oltre a un breve tratto di marciapiede, sono riusciti a posizione dei semafori, senza dubbio i più agognati del XIII Municipio, all’incrocio con Via Euripide e Via Crescitelli.
Siccome carta canta, sono andato a rileggermi alcuni degli articoli degli scorsi anni, pubblicati ovviamente su questo giornale.
Dagli ordini del giorno dell’allora consigliere circoscrizionale Stefano Lesti, alle richieste del Consorzio Axa, alla martellante e pluriennale opera del Comitato di Quartiere Axa di Margherita Rossetti: credo che “il semaforo di Via Euripide” sia stato uno degli argomenti più trattati in assoluto su queste pagine.
Ovvia la soddisfazione, nostra e di quanti in prima persona si sono adoperati affinché ciò accadesse.
Chiarisco subito che, seppur impiantati, i semafori non sono ancora funzionanti, ma ormai il più è fatto.
Tempo qualche mese e dovrebbero accendersi come alberi di Natale e allora inizieranno i festeggiamenti, i tagli del nastro, le dichiarazioni autocelebrative.
Quel giorno, che sia nel 2002 o nel 2003, molti vanteranno tra le proprie conquiste quella di essere riusciti a liberare un quartiere, più che dal traffico che gli si è fatto sviluppare intorno, dal pericolo che i suoi abitanti sono costretti a sopportare ogni volta che provano ad entrarci o uscirci indenni.
Senza rischiare l’incidente per immettersi in quella che da via di campagna è diventata una delle vie più trafficate di Roma.
Scatterà, inevitabile, la caccia al cameraman che possa fissare in una sorridente intervista tutto il proprio orgoglio per un’opera pubblica che l’Axa attendeva da decenni; si consumeranno inchiostro e floppy disk per informare i lettori del lavoro svolto affinché il semaforo potesse essere installato; si racconterà ad amici e conoscenti della imprescindibile parte avuta nel successo conseguito.
Quel giorno, a sentire i media, più che un semaforo sembrerà che si sia inaugurato un ospedale o un traforo.
Quel giorno, quando vedrò il semaforo acceso, andrò ad abbracciare Margherita Rossetti.
DISSERVIZI PUBBLICI
È vero che le Poste Italiane, così come la Polizia Municipale, hanno una miriade di compiti da assolvere e che il personale è scarso per definizione,... ma è possibile recarsi per tre volte all’Ufficio Postale di Acilia e trovare sempre esauriti i francobolli di Posta Prioritaria o telefonare al Distaccamento di Polizia Municipale dell’Axa, in orario di servizio ovviamente, senza che nessuno risponda?
|
|