Zeus n° 67 - Ottobre 2002
Brevissime




Da Ladispoli all'Infernetto in elicottero. Per sposarsi... 70.000 euro
 
 


Racconta che l'idea gli è venuta al bar, parlando di donne, amore e matrimonio con i suoi amici più cari, quelli d'infanzia.
Diceva d'avere un sogno, di "volerla stupire, farle capire quanto per me lei fosse importante".
Tra un caffè e un bicchiere di vino, Zelio Ranucci, 29 anni, imprenditore di Ostia (suoi sono alcuni dei barconi che d'estate caricano i bagnanti agli stabilimenti) non ci ha messo molto a trovare la soluzione.
Così l'8 settembre la sua sposa, Monia Raimondi, sorridente moretta trentunenne, sull'altare l'ha portata in elicottero.
Decollo a Ladispoli, dove la ragazza abita, con destinazione Infernetto, chiesa di Santa Maria dei Pellegrini, col matrimonio celebrato all'aperto, nel giardino.
Sorridente Umberto Sapia, il parroco dell'Infernetto che ha unito la coppia.
Matrimoni ne ha celebrati tanti. In genere le spose arrivano in chiesa con l'automobile, spesso una limousine o una vettura d'epoca.
"Ma in elicottero mai. È la prima volta che mi capita".

 
 

 
 
Rivoluzione in via Claudio: d'ora in poi solo uscieri in divisa SPQR
 
 
 

Sino a un mese andavano al lavoro in abiti casual.
Ora invece sono tutti in divisa. Una specie di rivoluzione, tra gli uffici del municipio di Ostia, dove ora i cittadini fermano gli uscieri complimentandosi per l'eleganza.
L'idea è del minisindaco Davide Bordoni: "Qualche settimana fa ero a cena in pizzeria con i commessi, quelli che stanno all'ingresso di anagrafe, servizi sociali, uffici commercio. Mi hanno suggerito di cambiare il loro look.
"Forse dovremmo tutti indossare le divise, saremmo più riconoscibili dalla gente", mi hanno detto"
.
Da anni il Campidoglio prevede quattro ricambi, due invernali e due estivi, ma in pochissimi ne fanno richiesta.
Il presidente del XIII ci ha pensato qualche giorno, poi ha firmato la disposizione.
E adesso i 43 commessi municipali di Ostia e Acilia vanno al lavoro con pantaloni, giacca blu e camicia azzurrina.
Le donne, che possono scegliere anche la gonna longuette, hanno segnalato una piccola discriminazione: chissà perché a loro non è stata consegnata la cravatta giallorossa con lo scudetto targato SPQR.
Per ovviare al problema se la sono comperata da sole...

 
 

 
 
Spari e benzina contro autosalone all'Infernetto
 
 

Cinque colpi di pistola calibro 7 e 65. Tutti esplosi nella notte contro la saracinesca di un autosalone all'Infernetto, lo stesso che sconosciuti, quasi certamente gli stessi, tre giorni prima cercarono di bruciare versando della benzina all'ingresso.
Un episodio inquietante: dall'inizio dell'anno è l'ennesimo sul litorale romano, preso di mira con incendi, bombe, spari intimidatori.
Bersagliati negozi e stabilimenti balneari. Carabinieri e polizia escludono la presenza di un racket organizzato: sarebbero tutti fatti slegati, sporadici tentativi di estorsione, magari conseguenze di "sgarbi".
Il titolare della concessionaria ha negato di avere ricevuto minacce.
L'autosalone (in via Wolf Ferrari, si acquistano Bmw, Porsche, Mercedes) si trova in un centro commerciale con diversi negozi.
Racconta che in zona “nessuno ha mai sentito parlare di racket" la titolare della lingerie Dora accanto alla rivendita di auto, la signora Dora Liparoti: "Nel quartiere semmai c'è un problema di sicurezza, sotto Natale per due volte mi hanno rubato nel negozio. Sono stata costretta a sistemare sbarre davanti la vetrina. Poco eleganti, ma efficaci".

 
 

 
 
Madonnetta, rapinati in casa mentre guardavano la tv
 
 


Sono entrati scavalcando la finestra al pianterreno, quella che dà sul giardino.
Uno era armato di coltello, l'altro di pistola.
A guardare la televisione in salotto c'erano Luciana B., 77 anni, ragioniera in pensione, e il figlio Aldo, di 43, insegnante di lettere.
Istanti: uno dei rapinatori punta la lama alla gola della donna, l'altro tiene sotto tiro l'uomo.
Sono le 21 e 30, la villetta presa di mira dai rapinatori è in via Nicomaco, tra Casalpalocco e la Madonnetta.
La signora B. è arrivata la scorsa settimana da Grosseto, dove vive, per trascorrere qualche giorno con i nipotini, tre bambini di 4, 8 e 10 anni che dormono nella cameretta al piano di sopra.
Uno dei banditi sale al piano di sopra, rovescia cassetti e armadi, sveglia i bambini che si mettono a piangere, terrorizzati.
A un tratto Aldo B. prende il portafogli e lo mostra al rapinatore che continua a tenerlo sotto tiro.
Dice: "Qui ci sono trecento euro. Prendili, ma di' al tuo complice di scendere, sopra non ci sono cose di valore".
Il malvivente non risponde, sembra crederci. Urla qualcosa all'altro che appare dopo poco, spintonando i tre piccini. Poi fuggono.

 


 
 
La sorella di Massimo Troisi mette all'asta
la bicicletta de "il Postino"
 
 


Da anni la bicicletta era custodita nel garage di quel giardino in via Cavareno, all'Infernetto.
Ce l'aveva sistemata la signora Anna Maria, la sorella di Massimo Troisi, badando a che non fosse sfiorata da tubi di gomma, attrezzi e tutto quello che si può stipare in un ripostiglio.
La vecchia Bianchi da donna anni '50, vernice nera, freni a bacchetta, i copertoni a camera d'aria coi battistrada consumati, era quella del film Il postino, lo struggente film d'addio di Troisi.
La bici apparteneva a Mario Ruoppolo, il portalettere impersonato dall'attore napoletano che la usava per portare pacchi e buste a Pablo Neruda, interpretato da Philippe Noiret.
Ora Anna Maria la metterà all'asta, il ricavato andrà al reparto Pediatria dell'ospedale Grassi di Ostia.
Sarà il minisindaco Davide Bordoni a devolvere la somma per acquistare un'incubatrice, lettini termostatici e giocattoli per il reparto di Pediatria dell'ospedale.
L'idea è nata quasi per caso. "Parlavamo del film; mamma a un certo punto osservò che la bici era un ricordo di Massimo - prosegue Stefano con un sospiro - che in fondo appartiene a tutti, non solo alla nostra famiglia. Pensammo allora alla beneficenza: se dei bambini potranno stare meglio grazie alla somma raccolta, lui non potrà esserne che contento. Tutto qui".

 


 
 
Casalpalocco: rapinato l'ufficio postale
 
 


Colpo grosso all'ufficio postale di Casalpalocco.
I banditi erano in quattro, tutti con il volto coperto da passamontagna.
Mancavano pochi minuti alle otto quando hanno fatto irruzione. Nei locali, a quell'ora, c'erano solamente la direttrice ed un paio di dipendenti appena arrivati.
"Mi hanno colto di sorpresa alle spalle - racconta la donna, ancora sotto shock - e mi hanno chiesto di svuotare le casse minacciandomi con due pistole. Poi sono fuggiti a piedi".
Si è svolto tutto in pochissimi istanti: tre dei banditi, entrati nell’ufficio, hanno immobilizzato gli impiegati e raccolto i soldi, che hanno infilato in un sacchetto di plastica.
Il quarto ha fatto da palo fuori la porta di servizio, sotto due vecchie ed impolverate telecamere presumibilmente fuori uso, controllando che nessuno si avvicinasse.
Arraffati circa 30.000 euro, i malviventi sono scappati a piedi verso via Gorgia di Leontini dove probabilmente avevano lasciato un’auto per proseguire la fuga.

 


 
 
 
 
Entroterra, continuano le demolizioni di costruzioni abusive
 
 



Continuano senza sosta le demolizioni di costruzioni abusive.
A metà settembre c'è stato l'ennesimo abbattimento di due manufatti nel quartiere Infernetto nel XIII Municipio.
L'operazione, resa possibile grazie alle strutture e alle risorse affidate a AMA SpA, è stata fortemente voluta dall'assessorato e dal Municipio XIII e ha riguardato villini abusivi in corso di costruzione di circa 500 metri cubi ciascuno edificati all'interno di un'area protetta da vincoli di tutela ambientale, paesaggistica e archeologica.
L'operazione è stata possibile grazie a mezzi meccanici muniti di cesoie idrauliche che sbriciolano il cemento armato ed escavatori cingolati.
Sono stati necessari numerosi camion per la raccolta e lo scarico dei detriti in discariche differenziate.
Lo strumento che ha consentito di essere operativi rapidamente deriva dall'applicazione dell'articolo 4 comma 2 della legge 47/85 (cioè la demolizione immediata).
"Questo - ha detto il presidente del municipio Davide Bordoni - è stato l'anno in cui ci sono state più demolizioni in tutte le zone del litorale, a testimonianza dell'impegno di questa amministrazione di riportare l'urbanizzazione nei ferrei binari della legalità.”
Ad oggi sono stati già demoliti 5.000 mc di edifici abusivi.
L'Assessore ai lavori pubblici Giancarlo D'Alessandro e il Presidente del XIII Municipio Davide Bordoni hanno infine ringraziato le forze dell'ordine "per aver permesso con la loro presenza il corretto completamento delle operazioni".

 


 
 
Axa: zingarella "schiava" per chiedere l'elemosina
 
 


Chiedevano l'elemosina ai semafori utilizzando come esca, per impietosire gli automobilisti, i figli di diciotto mesi e sette anni ed una parente di 11.
Un gesto che a due rom, provenienti da un campo nomadi situato sull'Aurelia, è costato una denuncia per sfruttamento dei minori.
L¹operazione condotta dai vigili urbani del Nae (nucleo assistenza emarginati del Comando della polizia municipale di Ostia), diretti dal responsabile dell¹ufficio Clara Flotta, si è svolta ieri fra i due semafori che si trovano uno all¹incrocio della via del Mare con Ostia Antica e l'altro fra la Cristoforo Colombo e via Wolf Ferrari, all'Infernetto.
Al termine, due denunce per sfruttamento dei minori sono piovute sulla madre dei ragazzini, F.A. di 24 anni, e sul padre, F.V., di 26, fratello della bambina undicenne.

 


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