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Il cappello virtuale è quello che si usa per posizionarlo sempre sulle cose positive e per assumerne la paternità.
Un po' come fanno i gatti per segnare il territorio.
Sabato 31 agosto, su un giornale locale, venivano annunciati, con toni trionfalistici, una cascata di milioni di euro per una serie di interventi qualificanti sull'entroterra di Ostia.
Per la precisione circa due milioni e mezzo di euro. Una goccia nel deserto dei problemi esistenti.
Il Presidente del nostro Municipio lodava la sinergia tra Campidoglio e Municipio e l'interesse della maggioranza attuale nel migliorare le condizioni dell'hinterland.
Guarda caso, tutto questo mentre soffia un forte vento di autonomia.
L'indomani, 1° settembre, sullo stesso giornale, veniva pubblicata una lettera del presidente dei Comitati di Quartiere dell'entroterra, Gianfranco Pulvirenti.
Nella lettera, infatti, vengono chiariti termini, modalità, responsabilità e meriti.
Si ribadisce con forza, infatti, che quei soldi servono per interventi voluti fortemente dai cittadini dell'hinterland che si sono rivolti direttamente al Campidoglio tramite il Coordinamento.
L'enfasi data da Bordoni a questo evento appare sproporzionata e chiaramente strumentale se si collega al desiderio di distacco dal XIII Municipio.
L'articolo di sabato 31 agosto, appunto, termina con una esortazione beffarda: "ripensateci a quello che state facendo!".
La prassi di porre il cappello ovunque, e sempre sulle cose positive, e di addossare ai governi precedenti quelli negativi hanno poco spazio in amministrazioni circoscritte come i municipi.
Le cose si conoscono bene e, grazie alla presenza sul territorio di giornali e periodici locali, si rischia di essere sbugiardati. Insomma, il cappello mobile non funziona.
Questo vale per tutti: destra, sinistra, nord, sud.
C'è un detto americano che dice: puoi far fesso una persona più volte, o molte persone una volta, ma non tutti tutte le volte.
Tra poco tempo verrà inaugurata la stazione dei carabinieri di Acilia, iniziata nel gennaio 2001, i cui fondi sono stati stanziati nel 2000.
I tempi sono chiari, pertanto evitiamo la solita pantomima e trionfalismi sull'altare della legalità e del controllo del territorio.
Il cappello, su questi temi, ce lo mettono tutti i cittadini in attesa del vigile di quartiere.
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