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Mal comune, mezzo gaudio allora? “Mica tanto. Per me, oltre al dispiacere morale di una medaglia olimpica, c’è stato un danno economico notevole.
Finita l’Olimpiade, la mia carriera professionistica è dovuta ripartire da zero e tutto quello che ho conquistato me lo sono dovuto sudare davvero. Anche se, a differenza di molti dei nostri calciatori, qualcosa poi l’ho vinto. Posso dire di essere stato campione del mondo, europeo e italiano: non so quanti dei reduci del Mondiale a fine carriera avranno vinto altrettanto...”
Forse Vincenzo se lo augura, almeno per i calciatori della Roma, di cui è un grandissimo tifoso, anche se per lui “conta più la maglia che non i calciatori”.
Fra tutti, le sue simpatie vanno a Vincent Candela, il francese dall’accento romano, “un ragazzo di un’umiltà straordinaria, semplice e senza grilli per la testa” al brasiliano Emerson e al giovane gioiellino Antonio Cassano, “due ragazzi straordinari”.
I tre sono abituali clienti dell’edicola, per cui c’è da domandarsi quali sono le loro reazioni dopo la lettura di titoli nei quali spesso compaiono da protagonisti.
“Capita spesso di farci un sacco di risate insieme, di quello che scrivono i giornali sportivi bisognerebbere fare la radice quadrata...
D’altronde, con l’edicola mi sono voluto togliere uno sfizio: siccome sono stato per 15 anni giudicato dai giornalisti, ora sono io che mi diverto a criticare loro!”
Da Ostia alla Madonnetta all’Axa. Vincenzo è cresciuto nel XIII Municipio per cui una domanda è d’obbligo sull’Axapalocco.
“Abito qui da dieci anni. Dieci anni fa era più tranquilla! Anche se l’Axa è sempre un quartiere stupendo. Forse c’è un po’ di delinquenza in più... Io comunque mi trovo bene dappertutto!”
Degli anni trascorsi sul ring Vincenzo ha conservato una qualità anche a distanza di tanti anni, la spettacolarità, di cui molti clienti abituali usufruiscono gratuitamente ogni mattina: la sua simpatia rende spesso l’edicola più simile al palco di un cabaret, coinvolgendo gli acquirenti in battute e barzellette che lo hanno reso famoso.
Non possiamo non chiedergli quante copie vende dei due quotidiani ostiensi, Il Giornale di Ostia, “mica tante, una a volte due” e di Nuova Ostia Oggi, “circa sei-sette al giorno”, fra una battuta e l’altra (“Ma perché ZEUS non lo vendi anche tu in edicola, sai i soldi che faresti!”) finché, gira e rigira, il discorso torna sulla boxe.
Sappiamo che Vincenzo si allena da una anno e sette mesi, ma da allora niente incontri...
Una sana voglia di tenersi in forma o qualcosa bolle in pentola?
“Sto aspettando una telefonata, se arriva, quando vieni a comprare il giornale sei il primo a sapere tutto!”
In bocca al lupo, Vincenzo. Chissà chi fra te e Vincent Candela riuscirà per primo a ridiventare Campione d’Europa...
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