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Le ferie rappresentano un evento positivo se l'animo è ben predisposto e il programma ben studiato.
Siccome sono ben prediposto e desideroso di ferie, colgo l'occasione per farvi partecipe di una constatazione che, dovrebbe fare "incavolare" in altri momenti, attualmente fa solo ridere.
Tutti sanno del senso unico di Via dei Pescatori, dei vari tentativi di ripristinare il doppio senso e delle tante promesse mai concretizzate.
Chissà quante volte avete percorso quella strada per andare ad Ostia e quante volte avete imprecato per aver dovuto effettuare tutta una serie di deviazioni, dopo una drastica interruzione, per ritornare su Via dei Pescatori.
Infatti, l'interruzione obbliga a deviare verso destra (Longarina), si gira a sinistra su Via del Fosso di Dragoncello e poi ancora a sinistra su Via di Castel Fusano e si rientra a destra su Via dei Pescatori.
Scusate, ma non è colpa mia se la cosa è un po' tortuosa e quindi anche la spiegazione ne risente.
Ma non è sul problema di quel "riavviamento" del traffico che volevo far accentrare la vostra attenzione.
Sicuramente sono stati obbligati a fare quella scelta.
Vorrei, invece, parlare di Via del Fosso di Dragoncello.
È quella strada stretta che va dalla zona della Longarina, passa attraverso la pineta e termina su Via di Castel Fusano.
Sono sicuro che ora vi ritorna in mente. Sono anche sicuro che la ricordate in quanto è una "discarica".
Potrete trovarci di tutto: materazzi, materiale di cantiere, divani, televisori, sterpaglie ed erba secca sul bordo della strada.
È chiaro che il traffico di quella strada si sia moltiplicato a dismisura e quindi anche il pericolo che qualcuno butti una sigaretta.
In un paese normale si creerebbero due priorità: la salvaguardia della pineta, il ripristino di un certo decoro urbano nel rispetto di quei cittadini obbligati a passare per quella strada.
Immaginatevi, a questo punto, quante persone sono state impegnate a studiare quella viabiltà: vigili urbani, consiglieri del nuovo Municipio, Ufficio tecnico e varie ripartizioni del Comune di Roma.
È possibile che a nessuno di questi "signori" sia venuto in mente di sistemare al meglio quella strada?
Alcuni di questi "signori" sono costretti a passarci ogni giorno.
Ha ragione quel Signore che in una riunione tra comitati di quartiere sconsolato diceva: “la periferia è costretta a vivere in cattività anche perché siamo condannati ad avere amministratori di periferia”.
Ridiamoci su e andiamocene in ferie.
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