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Come non giustificare la grande maggioranza dei consorziati di Palocco che hanno disertato l'assemblea del 28 Giugno?
Una riunione per pochi addetti ai lavori dove le diatribe personali si mescolano a interessi economici e problemi reali.
Succede un po' di tutto. Il presidente Testa comincia l'esposizione della sua relazione: si parte dalle ultime novità per avvicinare il CdA ai consorziati come la creazione del nuovo giornale Pianeta Verde (sul quale non ci pronunceremo per evidente conflitto di interessi), l'installazione delle nuove bacheche a Casalpalocco, la possibilità di pagare tramite Internet il Consorzio, e si arriva via via ad analizzare i temi più caldi.
Sembrano pesare troppo sul Bilancio le numerose spese legali nelle quali il Consorzio, per la verità già da anni, è incorso; per le spese di manutenzione del verde le lamentele sono poche, perché tutti ne hanno compreso l'estrema importanza.
Altri successi del CdA sono stati l'aver quasi automatizzato l'impianto irriguo e l'aver aumentato la quantità d'acqua disponibile.
Assente il nemico n° 2 del Consorzio per lutto familiare (la zanzara tigre ha mandato comunque una lettera di protesta ai consorziati contro gli interventi antilarvali che avrebbero decimato la sua famiglia) era presente invece a sorpresa il nemico n° 1 del Consorzio, che interviene nel bel mezzo della baruffa con una frase a effetto pronunciata con movenze teatrali degne da star: "Lei è un falso - riferito a un consorziato che aveva preso parola - e io sono Corvini".
La folla trema, non se lo aspettavano proprio lì in mezzo, infiltrato, nascosto nelle ultime file proprio nella tana del lupo.
Lui non esita a dispensare insulti, mentre si dirige fiero al centro della sala per dare il suo voto, neppure all'innocuo redattore di Zeus.
Si toccano poi argomenti seri, come la questione dei terreni della ex vaccheria sulla quale sta per sorgere un centro commerciale (un altro?).
Il Consorzio ha ingaggiato una meritevole battaglia contro tali costruzioni che sono state infatti bloccate (solo in parte) dai vigili.
Si parla del sondaggio sulla vigilanza privata (accantonato) e poco prima della votazione, scoppia una piccola rivolta in aula.
Un gruppo di consorziati annuncia l'intenzione di abbandonare la riunione nel corso della votazione per protestare contro l'illegalità delle elezioni del CdA.
"Il mandato infatti doveva scadere a Novembre e secondo il codice civile - spiega Gatti - non può essere interrotto senza giusta causa. L'aver anticipato le elezioni ci ha portato alla situazione paradossale di avere una sola lista in gara".
Un'altra lista per la verità si era presentata, ma sembra che non tutti i partecipanti fossero consorziati, dettaglio questo non proprio trascurabile ai fini dell'ammissibilità della richiesta.
Poi si è finalmente votato: approvato sia il preventivo che il consuntivo con una schiacciante maggioranza.
“A sorpresa” viene anche riconfermato il precedente CdA, lista numero uno e unica di queste ultime noiose elezioni.
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