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Turismo responsabile
di Vittorio Romano
Mai sentito parlare di "turismo responsabile"?
A Casalpalocco avremo finalmente la possibilità di avvicinarci a questa realtà.
È stata inaugurata infatti in via Senofane, presso la Bottega del Commercio Equo e Solidale, uno Sportello Turismo Responsabile che si propone di offrire viaggi un po' particolari all’utenza del nostro quartiere, esperienze in cui si entra realmente a contatto con la gente del posto.
Un viaggio in Brasile dove, per esempio, si riesca a vedere qualcosa del Brasile e non solo i grandi alberghi stile Hilton costantemente uguali a tutte le latitudini.
Tenendosi lontano da quelle strutture organizzate che costituiscono meri ambienti artificiali nei quali ci si chiude per un paio di settimane, prima di tornare a casa con la netta sensazione di non aver "viaggiato".
Dimensione essenziale del turismo responsabile è l'incontro.
Innanzitutto si parte quasi sempre in gruppo, si tenta di unire più persone attorno alla stessa meta e di concordare con l'operatore un tour di interesse per tutti.
Naturalmente il gruppo è un'entità mobile, chiunque può proporre esperienze diverse durante il viaggio o può staccarsi per un periodo.
Per "incontro" poi si intende il contatto che si stabilisce con le comunità locali, si può dormire ad esempio nei monasteri del Tibet, e seguire per poco i ritmi di vita dei monaci, può essere emozionante raccogliere le testimonianze degli artigiani dell'Ecuador, vederli lavorare il legno, o ci si può godere un escursione in piroga nel Parco Nazionale del Senegal.
Le comunità locali vengono sempre avvertite dell'arrivo di turisti e si richiede sempre il loro assenso prima che il gruppo giunga ad invadere il loro habitat con decine di flash e bizzarre richieste.
Non bisogna poi cadere nella tentazione di considerare i viaggi del turismo responsabile come esperienze per soli avventurieri, un club esclusivo per gente pronta a resistere a qualunque condizione di vita.
Non si tratta di questo. Ci sono mille opportunità che si aprono ai curiosi quando varcano la porta della Bottega del Commercio Equo: viaggi di nozze, pacchetti famiglia, campi di volontariato per ragazzi e non, brevi escursioni.
Tutte le proposte sono però animate dallo stesso intento: sostenere lo sviluppo locale.
Una quota del costo del biglietto serve infatti a finanziare progetti umanitari, come la costruzione di ospedali, centri di cura per i malati di aids, o viene direttamente utilizzata per sostenere l'imprenditoria locale.
Il viaggio è organizzato di modo che il turismo porti con sé un afflusso di moneta nel paese ospitante, si utilizzano quindi alberghi a gestione familiare e trattorie tipiche, si garantisce insomma un ricorso minimo all'industria turistica internazionale tramite la quale la maggior parte dei soldi che vengono spesi in viaggio tornano (tra birre e bistecche di importazione, aria condizionata etc etc) nel nostro paese.
Si evitano alberghi con piscine in posti dove la carenza d'acqua è un'emergenza nazionale, e si scarta ogni iniziativa che abbia un impatto dannoso sull'ambiente.
Questa in breve la carta di identità del "turismo responsabile", realtà da oggi vicina a tutti gli abitanti del XIII municipio.
Appuntamento dunque per i curiosi ogni Giovedì mattina presso la Bottega del Commercio Equo e Solidale di via Senofane.
Info: 06/5091.77.05 - ass.girasole@libero.it.
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